04 agosto 2006

Fitter Happier

PIU' IN FORMA PIU' SODDISFATTO

Più in forma più soddisfatto
comodo
non bevi troppo
regolare ad andare in palestra (3 volte alla settimana)
vai più d'accordo con i tuoi
colleghi e contemporanei
rilassato
mangi bene (basta con il microonde e i grassi saturi)
un autista migliore e paziente
un'auto più sicura (il piccolo sorride sul sedile posteriore)
dormi bene (senza incubi)
nessuna paranoia
attento con gli animali (non mandi mai i ragni giù dal lavandino)
rimani in contatto coi vecchi amici (ogni tanto una birra assieme)
controlli spesso il tuo conto
in banca (morale) (un buco in una parete)
favori ricambiati con favori
interessato ma non innamorato
carità
ordini da evadere
di domenica al supermercato di periferia
(mai uccidere le falene
o versare acqua bollente sulle formiche)
macchina lavata (anche questo di domenica)
non hai più paura del buio
e della barba lunga
niente di ridicolarmente adolescienziale
e disperato
niente così infantile
con un ritmo migliore
più lento e più calcolato
impossibile fuggire
libero professionista
preoccupato (ma impossibilitato ad agire)
un membro della società
capace di agire e ben informato (pragmatico non idealista)
non piangi in pubblico
meno possibilità di star male
pneumatici che tengono sul bagnato
(istantanea del piccolo sul sedile posteriore)
buona memoria
ancora capace di commuoverti per un bel film
baci ancora con la lingua in bocca
non più vuoto e frenetico
come un gatto
legato a un bastone
infilato nella
merda invernale ghiacciata
(la tua capacità di ridere delle debolezze)
calmo
più in forma più soddisfatto e più produttivo
un maiale
ingabbiato
pieno di antibiotici.

Radiohead - Ok Computer

1 commento:

  1. Anonimo09:01

    Un po' come tutti noi, insomma.
    Ma la paura del buio è rimasta.
    Anche quella per i temporali. Anche le vertigini alla finestra del terzo piano; il terrore per i coltelli affilati, il disagio per le stanze completamente bianche, l'orrore per i ragni, e altre piccole paranoie quotidiane.
    Il buon Gesù di Nazzaret consigliava di tornare bambini. Aveva ragione. Da bambini non avevamo paura di nulla. La conoscenza porta le fobie. Fobia di un maiale ingabbiato e riempito di paranoie quotidiane di cui, a dire la verità, farebbe a meno molto volentieri.

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