Natale: una tragedia che si poteva evitare, titolava tempo fa la rivista satirica Cuore.
Ebbene sì! Anche qui il caos regna sovrano.
I barbari (studenti ed emigranti) ridiscesi per le vacanze dalle remote regioni del nord (da Catanzaro, all'Islanda) vanno in giro spavaldi, insieme ai membri delle tribù locali e invadono le strade con le loro cavalcature (per lo più Mercedes affittate in Germania per mostrare "che lì i soldi si fanno", o Mini Cooper, per mostrare che anche se non si fanno i soldi, qui sappiamo come buttarli).
Le famiglie escono fuori dalle loro grotte grondanti di olio per garantire un sano diabete alla prole ipernutrita.
Nelle strade impera il panico (la strada ormai è invasa dalle forze del male....).
Tutti vanno da nessuna parte, ma molto in fretta (secondo l'espressione inglese "Going nowhere fast" o quella più nostrana "Facite ammuina"). Le vie, i marciapiedi, i negozi, i parcheggi sono intasati di gente dall'espressione incazzata e dai tratti che Lombroso non avrebbe esitato a descrivere come criminali.
La cortesia (merce già di per sè rara) non dimora più nei negozi, e i commessi che ti servono lo fanno controvoglia e ci tengono a dimostrarlo in ogni gesto.
Sulla radio, qualunque radio, passano solo canzoni natalizie che parlano di felici natali in famiglia, bastoncini di zucchero che piovono dal cielo e allegria che sprizza dentro e fuori i cuori della gente meglio dei blocchi di colesterolo da strafritto natalizio.
E io invece dico basta!
Attenzione, non dico che il Natale dovrebbe essere abolito: la mia avidità mi impedirebbe una simile affermazione.
Abbattiamo, invece, l'ipocrisia!
Togliendo la parte religiosa e quella del riunirsi obbligatoriamente tra famiglie e lasciando solo il lato consumistico della questione, credo infatti che sia un'ottima festa.
Fortuna vuole che siamo sulla buona strada per realizzare i miei propositi...
E' solo questione di tempo.
Quindi: EVVIVA IL NATALE!!!
FELICE CAPODANNO!!!
Per chiudere, e per entrare pienamente nello spirito festivo, consiglio l'ascolto di un cd dei Vandals, gruppo punk-rock americano. Il cd è "Oi to the world!", speciale per Natale. Al suo interno spiccano canzoni come "Christmas Time for My Penis" (E' tempo di natale per il mio pene) e "Hang Myself From the Tree" (Mi impicco all'albero), che, lo confesso, mi fanno sopportare persino i commessi dell'Euronics che non ti guardano in faccia quando gli chiedi le cose.
Tanti auguri.