18 gennaio 2008

La religione del porcospino

In tutta questa storia di Jo16 che non è andato alla Sapienza c'è qualcosa che m'è rimasto di traverso, ma non so esattamente cosa.

Un po' è quello che ha detto il puntogì nel suo blog, che mostra che il papa che vuole insegnarci come istruire e imparare, non è capace neanche di seguire gli insegnamenti della sua religione (e io vi mando come pecore in mezzo ai lupi, ma se i lupi abbaiano voi tornate all'ovile). Un po' c'entra anche il commento di diversamentequilibrata al discorso che avrebbe dovuto pronunciare il papa (non che nessuno s'aspettasse qualcosa di diverso da lui... ovviamente, ma come volevasi dimostrare, rimarca il primato della fede sulla scienza). C'entra anche quello che hanno detto Caluri e Pagani del Vernacoliere sul blog di Don Zauker.

Ma c'è ancora qualcos'altro.

E' che in questo sistema in cui ci stanno lentamente abituando al guinzaglio qualcuno che si lamenta fa sempre piacere. Ma quando vedi che lo fa in maniera sbagliata e che anzi dà più corda a loro per impiccarci, ti incazzi.

Ma non solo. Ti incazzi perché o sei con loro o sei contro di loro.
Non puoi rispettare i valori cattolici in generale e non concordare sui particolari, o essere semplicemente indifferente, vivendo la tua tranquilla vita da ateo (-agnostico, -razionalista, -scintoista, -scientista, -altra religione che prevede l'adorazione dei porcospini). Se non sei d'accordo sei proprio contro, tipo integralista islamico, paranoico e schizofrenico. Mi ricorda un film dove si diceva: "Ci sono due modi per fare questa cosa: il mio o quello sbagliato".

Per cui finisce che ti conviene stare in silenzio per non essere aggredito e definito anticlericale (se non peggio).

Ma non si può stare neanche in silenzio, che sennò dai ragione a loro. Nell'epoca dell'informazione il silenzio è assenso, e se non protesti li autorizzi a continuare sulla loro linea.

E poi mi sono ricordato anche di un libro di Stephen Hawking che avevo letto. Si chiama dal Dal Big Bang ai buchi neri.

Chi deve andare in bagno può farlo ora...

Se avete un po' di pazienza ve ne riporto un paio di pezzi, significativi del perché la religione è meglio se si tiene lontana dalla scienza.

Primo (da una piccola biografia di Galileo):
"Galileo [...] sostenne che le Sacre Scritture non intendevano insegnarci nulla su teorie scientifiche e che, quando la lettera della Bibbia era in conflitto col senso comune, si doveva supporre che essa si esprimesse in senso allegorico. Ma la Chiesa [...] adottò misure repressive."

Galileo, che come sanno tutti, teneva alla vita quanto alla religione, abiurò (due volte) e fu condannato (infine) pure agli arresti domiciliari. La parte interessante è che ora la Chiesa si difende dalle obiezioni scientifiche più difficili da confutare con le stesse parole che una volta usò Galileo.

Ma passiamo all'altro pezzo:
"[...] il mio interesse per gli interrogativi sull'origine e il destino dell'universo furono richiamati in vita mentre partecipavo ad un convegno sulla cosmologia organizzato dai gesuiti in Vaticano. La Chiesa cattolica aveva compiuto un grave errore nella vicenda di Galileo quando aveva tentato di dettar legge su una questione scientifica [...]. Ora, a qualche secolo di distanza, aveva deciso di invitare un certo numero di esperti per farsi dare consigli sulla cosmologia. Al termine del convegno i partecipanti furono ammessi alla presenza del Santo Padre (a quel tempo era Wojtyla). Il papa ci disse che era giustissimo studiare l'evoluzione dell'universo dopo il big bang, ma che non dovevamo cercare di penetrare i segreti del big bang stesso perché quello era il momento della Creazione e quindi l'opera stessa di Dio. Fui lieto che il papa non sapesse quale argomento avessi trattato poco prima nella mia conferenza al convegno: la possibilità [...] che non ci fosse alcun momento della Creazione."
Quindi, tre secoli dopo la morte di Galileo, quando la Chiesa al grande pubblico si mostra umile e chiede scusa per il suo comportamento dall'altra "minaccia" gli scienziati, ponendo nuovi paletti.

Per concludere.
Non sono d'accordo col papa, perché:
1) Non dovrebbe occuparsi di politica, di diritto, di filosofia o di scienza, né dovrebbe in alcun modo permettersi di limitarle, potrebbe (inserendosi in un più ampio dibattito) al limite suggerire delle linee guida che il singolo individuo potrebbe scegliere se seguire o meno.
La scientia (intesa in senso latino di sapere) rifiuta il concetto di Verità (assoluta ed immutabile), ed è per questo incompatibile con la fede.
2) Non dovrebbe porre nessuno di fronte alla scelta o con me o contro di me. Io posso essere d'accordo sui valori che sono presenti del Vangelo, ma non essere d'accordo con te. E allora?
Non sono neanche d'accordo, d'altro canto, col tipo di protesta che hanno fatto alla Sapienza, ma sono d'accordo sul fatto che bisogna protestare. Bisogna farsi sentire, mostrare il proprio dissenso, prima che il gunizaglio ce lo impedisca del tutto, ma senza passare dalla parte del torto.
E comunque io ora ho adottato nel mio piccolo la campagna un moccolo per la vita. Per cui al primo programma che si mette a parlare di religione, io, per par condicio, faccio un bel moccolo. E mi sento pure meglio.
Vabbè ora potete andare.
La messa è finita.

8 commenti:

  1. In tutta questa storia - oggetto di un sapiente ricamo della nostra stampa - condivido il fatto che la reazione degli studenti è stata eccessiva e condotta male finendo per echitettare - ahimè - gli studenti stessi carnefici e ostracisti.

    .. e adesso, scusami, vado a confessarmi :P

    ;)

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  2. ti ho nominato mio caro...nn potevo nn farlo ci tenevo!
    un bacio

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  3. Ma si,
    lo potevano far andare il papa alla sapienza invece di tenerlo incatenato in pantofole sulla sua comoda poltroncina: questi drogatacci di studenti universitari lo dovranno pur accettare prima o poi che il sole gira intorno alla terra con tutti gli altri pianeti, no?!

    Ciao, no, non sono matto, mi piace scherzare.

    Ho visto la tua nomina sul blog di Desaparecida e mi sono incuriosito.

    Complimenti, hai fantasia e buone idee. E da ciò che ho letto finora sono abbastanza d'accordo con te.

    Ciao

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  4. Anonimo12:44

    Non sono d'accordo con te, perché:
    1) Il Papa, in quanto sovrano del suo statarello e capo di una Chiesa deve, più che occuparsi, trattare di politica, di diritto, di filosofia (magari non di scienza). Non dovrebbe limitarsi a suggerire delle linee guida che il singolo individuo potrebbe scegliere se seguire o meno.
    Per quanto la scientia (intesa in senso latino di sapere) rifiuta il concetto di Verità (assoluta ed immutabile ed è per questo incompatibile con la fede) fortunatamente non è religione (e, sempre fortunatamente, questa non è scientia).
    2) La religione ed i suoi insegnamenti, proprio in quanto tali, non possono prescindere dai dogmi e da considerazioni quali quelle razionalmente abominiose dell'attuale e soprattutto del precedente pontefice (Santo subito! gridavano, ma poi hanno eletto Ratzingher... pazienza Santo, aspetta che muoia o abdichi questo, vedrai che la prossima è quella buona!). Che sia oppium, confortatrice o semplice mezzo (ossia sempre la stessa cosa) esiste per questo e non potrebbe fare altro. Nessun papa potrà mai dire che il diritto divino NON è gerarchicamente superiore a quello umano (a parte Santo, forse), tanto per fare un esempio. Dire il contrario è come dire che Dio, la Chiesa etc non esistono e non hanno alcuna legittimazione.

    Sono d'accordo con te, perché:
    -) Non dovrebbe porre nessuno di fronte alla scelta o con me o contro di me (solo io posso farlo: non è un caso che "io" faccia rima con "Dio").

    Sono ancora confuso sulla sua partecipazione o meno e sulla protesta, perché:
    1) libertà d'espressione? Be', si.
    2) A tutti? Be', no, ovviamente: ci sono chiari casi in cui ciò non può essere!
    3) Mi sembra che libertà per esprimersi ne abbia abbastanza... così come possibilità di farsi sentire...
    4) Ma: qual era il significato di scientia? Ah, si, ok mi sono chiarito: può andare ma non può parlare.

    Con riserva di non averlo riletto.

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  5. ...ma quando arriva il tanto decantato Papa NEro??? ;)

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  6. Anonimo17:03

    Vorrei solo inserirmi su quanto ho letto nel post e nei commenti con una piccola precisazione, che meriterebbe sicuramente molto più approfondimento e magari anche più tempo di quanto possa dedicarci...ma tant'è, dovrete beccarvela così com'è per ora.

    Innanzitutto, dubito onestamente che il capo della chiesa cattolica (come il rappresentante di qualunque altra religione o setta) possa dare un qualsivoglia contributo ad un dibattito filosofico. In un certo senso la religione è il contrario della filosofia. Mi spiego subito: è storicamente vero che molta della tradizione filosofica occidentale abbia mosso i primi passi dalle varie dottrine teologiche cristiane (le quali, a loro volta avevano mal digerito i neoplatonici - sul punto vale la pena di leggere il divertente post di Chinaski: http://chinaski77.splinder.com/post/11284369), ma questa stessa tradizione ha da tempo e ampiamente superato gli angusti limiti della teologia creandosi un proprio linguaggio e un proprio oggetto di studio.
    In questo la filosofia è, a mio modo di vedere, opposta alla religione: la filosofia indaga i dubbi ed i limiti della ragione con la ragione; la religione, invece, indica una risposta (dio) a cui si può attingere solo credendo e fornisce dogmi, misteri e prescrizioni che la ragione non può interrogare.

    In secondo luogo, mi pare inevitabile che il confronto su temi tanto centrali per la vita dell'uomo e le sue libertà si estremizzi quando raggiunga livelli di massa (come sono di massa i mezzi di comunicazione che questo confronto amplificano). In questo, il fatto che ci si trovi a "pesare" sulla bilancia libertà di religione e libertà di espressione non può che acuire la tensione: ogni grande religione, infatti, ha pretese di esclusività, per cui o si è "con", o si è "contro", tertium non datur. In definitiva, mi pare decisamente difficile che in un dibattito esacerbato dalla superficialità mediatica si possa cercare di costruire un confronto sereno...un confronto che sarebbe possibile forse solo in un paese dove è diffusa la convinzione che il credere o il non credere sono scelte che attengono alla sfera interna dell'individuo.

    Purtroppo l'Italia non è questo paese, altrimenti non avremmo ogni giorno un esponente delle alte gerarchie ecclesiastiche a cercare (e riuscire) di imporre alla politica (mai stata così debole e prona) i propri desiderata.

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  7. Anonimo00:36

    Duplice post-scriptum: ritiro le osservazioni tolleranti che ho scritto nell'altro post: ogni esternazione di qualunque prelato dovrebbe essere verificata, eventualmente censurata e poi, se proprio del caso, autorizzata alla diffusione. Era da molto che non sentivo un ecclesiastico, ma oggi pomeriggio mi è capitato di ascoltare una trasmissione di Radio24 in cui il commentatore (incapace di qualunque commento, il che è quanto meno strano per un commentatore) presentava alcuni mirabolanti brani del predicatore cattolico per eccellenza: don Livio Fanzaga di Radio Maria (adesso potete pure fare ogni sorta di gesto scaramantico).

    Nei brani scelti, l'equanime e filantropico uomo di fede ha sostenuto che: 1) Satana esiste nel mondo e specialmente in certe università, ove si annidano "professori cornuti con tanto di tridente e di coda"; 2) Gli omosessuali e pure le unioni di fatto sono il frutto della "pazzia della ragione" di questi tempi moderni: il maschio è maschio e la femmina è femmina, e il matrimonio è l'unico vincolo ammesso, rigorosamente tra maschio e femmina; 3) Prodi, Amato e Bagnasco hanno fornito ciascuno la propria versione su ciò che è successo in relazione all'assenza di Papzinger dalla Sapienza, ma è ben chiaro chi dei tre dica la verità.

    Non credete voi, apostati, scismatici e comuni miscredenti che nel 2008 siano state pronunciate simili parole da un membro della Chiesa Cattolica®? FATE BENE A NON CREDERE! Ma prendetevi comunque un secondo di tempo per ascoltare il podcast di Radio24 di ieri (martedì 22 gennaio), tra le ore 19 e le 20 (a partire dal minuto 28 in poi del file). Il link è questo: http://www.radio24.ilsole24ore.com/archivio-mp3.php#

    Perché non vi do il link di Radio Maria? Primo: non voglio che vi laviate accidentalmente il cervello. Secondo: dovete iscrivervi al sito lasciando l'email e per me creare un indirizzo email nuovo solo per soddisfare la mia curiosità malata è decisamente troppo.

    Ma questo era un duplice post scriptum, per cui eccovi l'altro messaggio. E' una battuta geniale, e proprio per questo non può essere mia: "Se proprio fosse vero che Podi e Amato hanno sconsigliato il papa dall'andare all'inaugurazione dell'anno accademico della Sapienza, si tratterebbe del primo atto di ingerenza dello stato nelle decisioni della chiesa!"

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  8. Ciao D, benvenuto!!
    Anch'io ho ricambiato la visita risalendo la catena del meme!
    Quei fricchettoni non hanno il minimo rispetto per i poveri vecchi, dove andremo a finire di questo passo dico io!
    :-D

    Mio caro Labbors, perfettamente con le tue considerazioni. E sono anche d'accordo su quelle poste da McLaud.
    Cerco di pensare in via ottimistica, tuttavia, per non dire utopica. Non spero che il papa letto il mio blog decida di cambiare modus (e forse non lo voglio neanche, è molto più divertente così!). Però se devo sperare nel bene, mi auguro che sia possibile un dialogo. Così da convincerli che abbiamo ragione.
    Per poi prenderli civilmente a frischi e piriti.
    Spero troppo?

    Mimmo, un papa nero? Non credo che avremo neanche un presidente degli Stati Uniti nero.. mi sa che ci sarà da aspettare mooooolto tempo... :-P

    Mario l.

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