24 settembre 2008

Romanticismo comodo

Ogni ragazzo o ragazza che sta per fidanzarsi, o lo è già da tempo dovrebbe conoscere una regola fondamentale per la sopravvivenza pacifica della coppia. Quello che potremmo chiamare il Protocollo di Kyoto delle relazioni amorose.

Il principio è semplice: il romanticismo dev'essere comodo.

Quello che ingiustamente la tv, la musica, la poesia, certa letteratura vuole farci credere è che una cosa è romantica e bella solo se è tremendamente scomoda. Preferibilmente se lo è solo per l'uomo, altrimenti possono soffrire entrambi.

Il romanticismo in questo senso prende il posto dell'antico compito (ben più semplice e soddisfacente) di far fuori i draghi per salvare le principesse.
Tanto tempo fa, nell'epoca conosciuta dai più accorti come Epoca Dragoniana, conquistare il cuore di una donna era un lavoro alla portata di qualunque gonzo con una spada e non erano richieste (come ora) decine se non centinaia di "miniprove" e dimostrazioni di affetto quotidiane.
Bastava uccidere un rettile volante sputafuoco di diverse tonnellate e poi eri a posto per il resto della vita. Non solo, tra i benefit rientrava il diritto di dare il primo vero "bacio" (voi avete capito cosa intendo, non mi fate ammiccare) di vero amore alla damigella.
Per questo tutte le favole di quel periodo si chiudevano con un "e vissero per sempre felici e contenti".
Insomma tutti i pregi di una relazione, nessun difetto.

Principessa: "Ci facciamo le coccole a letto caro?"
Cavaliere: "Ho ucciso un drago."
Principessa: "Ma solo un po' di coccole... è tenero!"
Cavaliere: "Ho ucciso un drago. Questo è tenero."
Principessa: "Dai potremmo restare abbracciati prima di dormire?"
Cavaliere: "Drago."
Principessa: "Almeno eviteresti di fare scorregge sotto le coperte?"
Cavaliere: "Drago."
Principessa: "..."
Cavaliere: "..."
Cavaliere: "E domani lucida l'armatura, c'è ancora della pupù di drago sopra... Donna."

(fig. 1: tipica idea di romanticismo d'epoca dragoniana)

Poi è arrivato il femminismo. Era circa tra il 1100 e il 1300 dopo Cristo.
Il medioevo, si sa, è stata un'età barbara, colpa probabilmente della nascita del nauseante amor cortese: la donna doveva essere idealizzata e rispettata come e più di una santa.
E non pensate, donne, che sia andata male solo agli uomini! Perché proprio in quel periodo si è affermato il concetto che se una donna non è una santa, di sicuro è qualcos'altro...

Comunque, da quel momento i rapporti sono andati peggiorando uniformemente per tutti. Si è smesso di usare le armature perché arrugginivano a forza di scambiarsi teneri baci sotto la pioggia, di conseguenza molti uomini sono stati facile preda per gli ultimi draghi rimasti, i quali potevano mangiare senza doversi portare l'apriscatole. A loro volta, i draghi, per colpa di tutte le smancerie di dame e cavalieri si sono estinti a causa del diabete.
Gli uomini, ormai rapiti da immagini mistiche di donne pure, da preservare, nelle cui coperte non si poteva scorreggiare liberamente, sono arrivati all'eccesso opposto.
Troppa gentilezza, accortezza e romanticismo sempre e ovunque.
E, ovviamente, le donne hanno ricominciato ad essere scontente.

Cavaliere: "Dama, luce del mio cuore, stella mattutina che guidi i miei pensieri nella valle delle tenebre e dei pericoli..."
Principessa: "Ahem..."
Cavaliere: "... il tuo candore, imago di purezza e sentimenti immacolati così come il diafano raggio di luna che nella notte..."
Principessa: "E' molto dolce, ma Cavaliere... io..."
Cavaliere: "... il giorno più luminoso non è niente al confronto del tuo sembiante..."
Principessa: "Voglio fare sesso."
Cavaliere: "... potessi io stringere la tua dolce ma... scusa hai detto?"
Principessa: "Voglio fare sesso."
Cavaliere: "Vuoi una rosa adesso?"
Principessa: "..."
Cavaliere: "..."
Principessa: "Sì, caro, proprio quello. Continua."

(fig. 2: a detta di molti sex & the city è nato intorno al 1247 d.C.)

E' evidente come tutto questo non potesse far altro che degenerare.
Le donne non hanno avuto vita facile. Col passare dei secoli oltre alla dicotomia medievale "santa/sgualdrina" si è aggiunto il terzo elemento: "strega", un ruolo inventato dalla Chiesa che sta molto vicino a quello della sgualdrina, differenziandosi solo perché la strega si fa pagare dai membri del clero per prestazioni che normalmente ricevevano gratis.

Gli uomini dal canto loro, si sa, già non sono bravi a interpretare un segnale più complesso di "acceso/spento" del televisore, e hanno avuto il loro bel da fare a inserire nella giusta categoria le donne in quel periodo oscuro.

Principessa: "Oh, mio amato!"
Cavaliere: "Oh, preziosa luce del mio cuore, soffice rugiada mattutina, tene..."
Principessa: "Non starai ricominciando con quelle storie di cavallucci di zucchero e coniglietti di cioccolato, spero!"
Cavaliere: "..."
Principessa: "..."
Cavaliere: "Aveva ragione la mamma: sei una sgualdrina!"
Principessa: "No, un altro di quelli mi doveva capitare... caro... è che volevo solo stare abbracciata con te, e coccolarci e sentire le tue romanze... ma magari (ammiccando e dando grosse gomitate nelle costole al cavaliere) ... a letto..."
Cavaliere (con la fronte aggrottata): "...hum?"
Principessa: "Leeeeeeeetto."
Mamma del Cavaliere: "STREGA!"



Finalmente, passando attraverso un nuovo pseudo femminismo in cui le donne hanno lottato per essere (per quale motivo non so) più simili agli uomini, siamo arrivati ai giorni nostri.
Salvo casi estremi la domanda e l'offerta di romanticismo ora sono quasi livellate, con un certo scompenso a favore della domanda, ovviamente.
La mia teoria per riuscire a risolvere secoli di incomprensione è quella di eliminare la scomodità dal romanticismo, così che ogni uomo possa permettersi di essere romantico senza per questo odiare profondamente la propria compagna perché lo costringe a fare cose nel migliore dei casi fastidiose, nel peggiore dolorose e con possibili rischi per la salute.
Nei prossimi post analizzerò attentamente quali sono i peggiori atti romantici perpetrati dal genere umano, come evitarli e quali sono i possibili atti romantici comodi.
A presto con gli approfondimenti.

13 commenti:

  1. Se è vero che le donne vogliono essere al pari dei maschietti è vero anche che i cavalieri stanno cercando di superarle a colpi di lampade, cerette e cremine. E brillantini in qualche caso. Qunidi io proporrei anche una mascolinità naturale ad una artificiale e troppo...ibrida:D


    Uomo: tesoro, dove hai messo l'olio per idratare la pelle dopo la ceretta?
    Donna: mmh non mi ricordo caro...che ne pensi di venire qui a metterlo a me l'olio?
    Uomo: tesoro ho l'appuntamento dal parrucchiere, non posso andare con la pelle così arrossata, mi dici dov'è l'olio?
    Donna: caro, dai facciamo all'amore!
    Uomo: trovato! Era nel tuo beauty! Scappo, poi passo a fare shopping!

    PS:come sempre il post è assolutamente esilarante :D

    RispondiElimina
  2. La domanda nasce spontanea: quale episodio della tua vita attuale ha stimolato questo post?
    Hai dovuto uccidere un drago?
    Hai dovuto venderti un rene per comprare un diamante?
    Stai costruendo il tuo nido d'amore a mani nude?
    Hai dovuto pranzare con i suoceri?

    Sfogati con noi Mario, raccontaci... :D

    RispondiElimina
  3. Mi appassiono vieppiù

    RispondiElimina
  4. Eh eh eh!
    Concordo con j.cole, non temere, siamo qui per aiutarti a superare questo momento... :-)

    (sei troppo divertente!!!)

    RispondiElimina
  5. Veronica, excusatio non petita accusatio manifesta... Cosa vuol dire questa storia delle donne e degli uomini che vogliono somigliarsi a vicenda?
    Qualche problema coi riferimenti al Femminismo?
    ;-)
    Buona idea comunque questa...
    Se non la usi tu mi sa che forse te la ruberò!

    Jane e Gaz, purtroppo di episodi di romanticismo traumatico ne ho avuti parecchi, ma li affronterò singolarmente, così che anche gli altri possano imparare dalla mia esperienza!
    :-P

    Baol, c'ho piacere!
    :-D

    RispondiElimina
  6. HO trovato questo post profondamente interessante, e attendo con ansia gli approfondimenti.
    Avrei però da farti alcuni appunti circa l'esattezza statistica dei dati da te riportati: sorvolo sull'origine di sex and the city, che comunque io postdaterei di un paio di decenni,ma quando dici che l'offerta e la domanda di romanticismo quasi si compensano...
    Non ci siamo proprio...l'alternativa è pensare che vivo in avvallamento del tempo in cui sopravvive l'era dragoniana, ma questo, per il momento, non lo voglio pensare ._.

    RispondiElimina
  7. Che fai come don Abbondio che farneticava in latino per raggirare il povero Renzo, eh? Non si fa così!

    Per l'idea la puoi usare, certo. Devi solo pagare una piccola quota per i diritti d'autore. E aggiungere un'altra piccola quota per le spese di ideazione. Se non ha i liquidi subito posso darti il numero di un mio amico che fa prestiti: vedrai, non potrai più farne a meno :D
    Comunque preferirei di gran lunga ascoltare i tuoi precedenti romantici scomodi, sissì...

    RispondiElimina
  8. esageraaaaaaaaaaaato ...

    ù.ù

    RispondiElimina
  9. certe volte mi chiedo xchè passo a trovarti così raramente.....

    X VERONICA=ecco una mia amica ha avuto una situazione simile...e nn scherzo!

    un saluto :)

    RispondiElimina
  10. ....sai dire che la domanda e l'offerta siano più o meno livellate non mi sembra giusto, più che altro siamo noi che abbiamo mutato l'offerta entrando in contatto con la nostra parte femminile... tra l'altro stiamo argomentando su un mercato nella quale la domanda tende ad aumentare esponenzialmente con l'aumentare dell'offerta....anzi non c offerta che non possa essere assorbita dalla domanda ....
    la politica di mercato corretta per un uomo è ; investimento a lungo termine - offerta minima con aumento proporzionato all'inflazione ; investimento a breve termine - offerta massima fino a esaurimento scorte... il più complicato è il medio termine ...anche perché ...diciamo la verità ...nessun uomo pensa di fare un investimento a medio termine...in genere si tratta di uno a breve o a lungo termine andato male.... Comunque Mario a parte le cavolate che ti ho scritto .... tu mi hai capito eheheheheh

    RispondiElimina
  11. Perdonami la iperpresenza sul tuo blog, ma ti devo informare che hai appena ricevuto un premio =D

    RispondiElimina
  12. Qualcosa mi dice che tra Vibo Valentia (è lì che abiti??) e Teramo ci passi qualche decennio, oltre che qualche km...
    Perchè qui, a parte Veronica, le donne romantiche e in cerca di un uomo che lo sia altrettanto, si sono estinte.
    Qui si apprezza gente rude. D'altronde siamo in Abruzzo.

    ^.^

    RispondiElimina
  13. Allora. Per tutti quelli che si sono lamentati per il pareggio tra domanda e offerta di romanticismo:
    Domanda e offerta difficilmente si pareggiano se si considera il brevissimo periodo e spazi ristretti.
    In un mercato non regolamentato in cui domanda e offerta hanno difficilmente modo di incontrarsi la distribuzione equa delle risorse è praticamente impossibile.
    Ma esaminando le potenzialità del mercato sappiamo per certo che domanda e offerta sono quasi pari, infatti, gli uomini anche volendo non possono più uccidere draghi e a loro volta le donne stanno incominciando a capire che l'amor cortese non fa per loro.

    Un altro punto della questione riguardante il mercato è il prezzo.
    Infatti spesso ci sono comportamenti scorretti che influenzano domanda e offerta.
    Se è vero che il mercato ha a che fare col romanticismo, è vero che ha anche a che fare col sesso.
    Gli uomini vendono romanticismo e si aspettano di essere pagati con sesso, le donne danno sesso per essere pagate col romanticismo.

    Se qualcuno incomincia a non pagare e, come diceva il nostro libro di economia politica, Livio, comincia a "fare il portoghese", allora il mercato va a rotoli.

    Nessuno ha interesse a pagare per qualcosa che potrebbe avere gratis.
    Per cui domanda e offerta vengono falsate.

    Fine dell'analisi macroeconomica del mercato "Romanticismo/sesso"

    Livio la tua analisi è attenta e precisa e inserendo i correttivi appena menzionati direi che è perfetta. Inoltre mi sento di aggiungere che si sta avvicinando il momento per lanciare il nostro brand. Il mercato è quasi pronto per la rivoluzione.

    Nuvola ahem... cough cough.... :-D

    Veronica posso dimostrare quando voglio che ho inventato io quell'idea, era solo per cortesia che chiedevo il permesso! IO POSSO FARE TUTTO!!! ahaahahahah (risata pazza/malefica)

    p.s.: Corro subito a vedere il premio :-D

    Leeloo mi sa che devo venire in Abbruzzo il prossimo viaggio che faccio... :-D

    RispondiElimina