31 maggio 2009

E sei in prima fila

Finalmente qualcosa si muove nel panorama dell'informazione e dell'intrattenimento in italia.
Chi, disfattista, diceva che poteva andare solo peggio, si sbagliava!

E' recente la notizia del passaggio di Mauro Mazza, direttore del tg2, alla direzione di rai uno. Molti di voi conosceranno l'elevata caratura di questo telegiornale, gli elementi che sono riusciti a distinguerlo dagli altri, più comuni, tg. Come non ricordare l'introduzione della divisione tra prima e seconda parte del programma, con tanto di sigla tra i due tronconi perfettamenti identici fra loro?
Come ignorare il fatto che accanto alla normale dicitura tg, sia stato inserito "costume e società", per fare capire che non si parlava proprio di notizie, ma solo di gossip?
Come dimenticare i sondaggi, le notizie artefatte e quelle inutili?

(nessuna notizia d'attualità vale quanto un cane con un cappello buffo)

Tanti i cambiamenti per trasformare un semplice programma di informazione in un piccolo varietà con notizie buffe dall'estero e notizie basate sul sentito dire o sull'opinione delle persone. I fatti sono piccola cosa in confronto a quello che le persone comprendono, il direttore ha imparato bene questa lezione e infatti non si parlava più di ciò che accadeva nel mondo, nel suo tg, ma solo di quello che ne pensavano le persone.

Ma vediamo come il suo arrivo su rai uno cambierà il palinsesto e principalmente cosa cambierà nel tg.

Nota Politica: questa rubrica introdotta recentemente nel tg cambierà leggermente aspetto. Il collegamento in esterno da Montecitorio sarà reso più interessante dall'intervista dei presenti che salutano la mamma. E' previsto già un questionario tipo che servirà per le domande di base, eccone alcune:
"Sua madre che la sta vedendo adesso, cosa pensa del nuovo libro di poesie di Bondi?"
"Pensa che faccia più caldo qua o al Quirinale?"
"E' riuscito a farsi fare qualche autografo da un parlamentare o addirittura da un ministro?"
"E' vero che il suo cane ha abbaiato contro il leader dell'opposizione? E secondo lei perché?"
Previsti ovviamente i collegamenti telefonici da casa e eventuali incontri a sorpresa con parenti o animali che non si vedeva da tempo.

(secondo i nostri sondaggi il 73% degli italiani pensa che qualche parola bisognerebbe spenderla sulle cravatte rosa di Fini)

Ovviamente queste interviste prenderanno il posto di quelle riservate ai politici, specialmente quelli di opposizione (scusate il termine), meno interessanti e meno utili per la comprensione degli eventi nel nostro paese.

Il reparto cronoca verrà sostituito dal reparto "notizie bizzarre". Possiamo solo immaginare quali interessanti novità potrebbe portare questa rubrica, ma qualche indizio lo possiamo cogliere dalle ultime stravaganze riportate sul sito del tg2 nel reparto "notizie in pillole". Non discendiamo dalle scimmie, ma dai cani, e il polso bionico di Michael Jackson, sono solo due delle possibili varianti, ma c'è da aspettarsi che con i più ampi mezzi che Mazza avrà a disposizione nella prima rete di meglio verrà presto trovato, o così ci auguriamo.

(Temperare matite col sedere allunga la vita? Scopritelo prossimamente sul tg1)

Il meteo seguirà le orme della nota politica e invece di spendere i soldi del canone per pagare gli stipendi a inutili membri dell'esercito o peggio ancora per immagini satellitari, ci affideremo alle interviste e alla saggezza popolare. Quindi c'è da aspettarsi che aumenteranno i servizi sulle spiagge in cui si chiede ai bagnanti quanto fa caldo o com'è l'acqua, o, d'inverno, notizie sulla compattezza della neve. Inoltre verrà chiamata di settimana in settimana un'anziana signora, da diverse regioni (per dare una nota di colore), in grado di predire il tempo grazie ai propri calli. Parlerà in dialetto stretto e avrà bisogno di un interprete.

Per quanto riguarda il tg economia, ormai compreso che i grafici sono inutili e i numeri non li segue nessuno, si andrà nei mercati rionali (di Roma o al massimo Milano) e si chiederà alle persone quanto costano i cibi. Il conduttore sarà un ottantenne che si lamenterà del fatto che con l'euro le cose costano il doppio, l'esperto dei mercati un grassa opinionista di Uomini e donne. Il prezzo del petrolio sarà rilevato esclusivamente all'agip che sta a Corso Francia, Roma.

(Gli intervistati hanno detto unanimemente di preferire il sesso tra vegetali all'andamento del PIL)

Questi, a grandi linee, saranno i primi cambiamenti che vedremo sulla nuova rete. In attesa di vedere quali nuovi programmi saranno inseriti nel palinsesto, vi propongo un breve sondaggio che troverete sulla destra, per vedere cosa di nuovo potremmo aspettarci.
Conto sulla vostra intensa partecipazione per la definizione della nuova Rai.

Il vostro posto in prima fila.

22 maggio 2009

Cthulhu for president

Preparatevi ad un post a due mani moooolto lungo (una "o" per ogni cinque minuti di lettura o giù di lì). Post a due mani: i McLaud brothers di nuovo al lavoro... Prima ci sarò io con la parte leggera di questa discussione, poi verrà Al che si occuperà invece della parte seria.
Prendetevi il vostro tempo, ma vi consiglio di leggerlo tutto, anche a rate.
Vostri, Mario e, per la prima volta ufficialmente in un blog, Al McLaud.

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Le elezioni europee si stanno avvicinando e con esse siamo chiamati nuovamente alle urne con il relativo dilemma etico. Chi votare? PD? PDL? Radicali?
Nel panorama politico attuale le persone non fanno nemmeno più finta di fare qualcosa di attraente per richiedere il voto. Da tempo ormai la scelta non viene fatta tra candidati i cui programmi siano più o meno aderenti alle nostre aspettative, ma quale tra essi forse ci farà meno male mentre è al governo.
Da troppo tempo siamo costretti a scegliere, insomma, il minore dei mali.

Ma è giunto il momento di dire basta!
Perché scegliere il minore dei mali?
Scegliete Cthulhu!

Cthulhu, ve lo posso assicurare, è certamente il peggiore dei mali. Progenie del male proveniente da altri mondi, esso dorme nella sua prigione d'acqua sotto gli oceani e sogna di portare distruzione e morte su tutta l'umanità da eoni. La sua mole è quella di una montagna, solo guardarlo può portare alla pazzia.
Cthulhu si è candidato all'europee e ha già un suo programma per quando, grazie ai vostri voti potrà, finalmente uscire dal suo sonno nella bara d'acqua delle profondità oceaniche e portare la fine dei giorni sulla Terra.
E adesso qualche domanda sul suo programma per capire meglio chi è Cthulhu.

- Quale posizione terrà Cthulhu nei confronti del testamento biologico?
- Il Grande Antico è favore della morte degli individui principalmente se causata da lui e se preceduta da decenni di follia e dolore, trova però che gli umani che siano troppo deboli per sopportare le sue torture non siano divertenti, per cui questi dovranno essere tutti uccisi il giorno della sua ascesa.

- Cosa pensa Cthulhu delle energie rinnovabili?
- Cthulhu pensa che bruciare i bambini per produrre energia sia una sua prerogativa, così come distruggere il pianeta, per cui bandirà i metodi di produzione energetica che potrebbero ridurre il suo divertimento con gli umani.

- Cthulhu pensa che la globalizzazione sia un male?
- Quello che Cthulhu pensa nel suo sonno d'acqua potrebbe rendere pazzi metà degli uomini della Terra nel tempo di un battito di ciglia e il male è solo lui.

- Cosa farebbe Cthulhu per tutelare i prodotti locali contro il fast food?
- L'Orrido Immortale odia i fast food, lui ama divorare le anime delle persone nel corso di eoni, consumare ogni residua sanità nel genere umano poco alla volta, regione per regione, assaporando le differenze di ogni carne e ogni mente.

- Cosa farà Cthulhu per il riscaldamento globale?
- Farà scendere le fiamme dal cielo e bollire il sangue di tutti i miscredenti, trasformerà l'acqua di fiumi in olio bollente e la terra su cui camminate in piombo fuso.

- Si batterà Cthulhu per il riconoscimento dell'uguaglianza tra uomini e donne?
- Per Cthulhu non c'è differenza tra uomini e donne, sono tutti giocattoli e cibo nei suoi orridi tentacoli che oscureranno il cielo e soffocheranno la speranza.

- Se Cthulhu verrà eletto quali provvedimenti assumerà per l'infanzia?
- Cthulhu macellerà i vostri primogeniti.
- Questo non sarà discriminante verso gli altri figli?
- Non per molto.

- Come si pone Cthulhu nei confronti delle altre religioni e delle loro interferenze nel campo medico scientifico?
- Non esiste altro dio all'infuori di Cthulhu. Lui lo sa. Per questo motivo annienterà ogni persona che crede in altre entità all'infuori di lui

- Secondo Cthulhu gli embrioni sono già esseri umani?
- Cthulhu trova che gli embrioni non siano divertenti quanto i veri esseri umani e quindi per lui non contano come tali, inoltre lo sfamano appena.

- Qual è la ricetta di Cthulhu per superare l'attuale crisi economica?
- Il Sommo Dormiente trova che la crisi sia una cosa buona e non farà assolutamente nulla per eliminarla. Anzi cercherà di alimentarla con ogni suo mezzo, così da portare il panico nel mondo intero.

- Ci saranno vantaggi per averlo votato?
- Morirete per ultimi.

- Non ho mai sentito parlare di Cthulhu, dove altro potrei informarmi per conoscerlo meglio?
- Tu morirai per primo tra infinite soffrenze. Comunque sebbene esista da sempre Cthulhu, il primo a parlarne pubblicamente è stato Lovecraft. Qualche altra informazione seppur non sempre veritiera (soprattutto quando afferma che Cthulhu sia stato creato dallo scrittore) la troverai qua.

Ricordate dunque, il 6 e 7 giugno, quando sarete nelle urne, non scegliete di votare il minore dei mali. Scegliete il peggiore.

Scegliete Cthulhu.



p.s.: una rappresentazione realistica di Cthulhu potrebbe fare esplodere i vostri bulbi oculari, per questo si è preferita un'immagine amichevole che non tenesse troppo conto del normale alone di morte e follia che circonda il Sommo Antico.

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Su richiesta di Mario, farò qualcosa che ancora non avevo fatto in vita mia: scrivere un post. Non solo, sarà per giunta un post su un argomento particolarmente controverso quale le prossime elezioni europee.

Mario vi avrà sicuramente già fatto divertire, ma, poiché in lui alberga una neanche tanto celata tendenza al sadismo, ha ben pensato di farvi patire ora propinandovi le mie riflessioni in proposito.

Cercherò di essere breve e di concentrare gli argomenti, scusandomi fin da ora per la schematicità e per alcune affermazioni che potrebbero apparire eccessivamente categoriche.

1) Le istituzioni europee sono antidemocratiche: contrariamente a quanto sostenuto (forse per non sfigurare davanti ai figli) anche nel sito istituzionale ( http://www.europarl.eu/ ), il parlamento comunitario NON è "un attore importante e di rilievo nel processo decisionale dell'Unione europea". Il medesimo sito, però, ci dà anche un'informazione veritiera, ossia che il parlamento rappresenta "l'unica istituzione dell'Unione europea eletta direttamente".
Senza descrivere dettagliatamente il ruolo del parlamento tra le istituzioni comunitarie, né soffermandomi sulle bizantine procedure legislative che entrano in gioco non appena il parlamento UE potrebbe concorrere a decidere su un testo normativo di un certo rilievo (ma se proprio volete farvi del male, eccovi dei riassuntini: qui oppure qui ), sia sufficiente riportare quanto scritto sempre sul sito istituzionale: "Va rilevato che, in effetti, per le questioni cosiddette sensibili (fiscalità, politica industriale, politica agricola, ecc.), il Parlamento europeo esprime soltanto un parere consultivo".
Ma allora è proprio vero! Il parlamento conta così poco che loro stessi sono costretti ad ammetterlo! Senza contare, oltretutto, che la "Commissione europea [...] ha il monopolio dell'iniziativa normativa": quindi non possono scegliere nemmeno su cosa deliberare!
Svelata in estrema sintesi la scarsità del peso specifico del parlamento, resta però da vedere chi è che decide in realtà, ossia la Commissione ed il Consiglio.

- Il Consiglio è composto, volta per volta, dai capi di stato o di governo, oppure da esponenti dei governi dei singoli paesi (es.: se si discute di agricoltura, saranno presenti i ministri dell'agricoltura; se si discute di giustizia, i ministri della giustizia...).

- I componenti della Commissione, in breve, sono nominati dai governi degli stati membri, con un limitato intervento del parlamento europeo. In teoria, s’impegnano ad agire nell’interesse generale dell’Unione e a non ricevere istruzioni dai governi nazionali. Nella realtà, molti commissari hanno ricoperto rilevantissime cariche politiche in patria e sono legati a doppio filo con gli interessi nazionali, politici ed economici. Non solo, da qualche tempo a questa parte, la Commissione è diventata una specie di area di riciclaggio di premier variamente trombati, come è stato per Prodi ed ora con Barroso.

Quindi, il vero potere sta nelle mani di organi sulla cui composizione noi non influiamo affatto. O, per meglio dire, influiamo nel momento in cui concorriamo alle elezioni nazionali, da cui scaturiranno i parlamenti e, di seguito, i governi che comporranno o decideranno chi fa parte della Commissione e del Consiglio. Alla luce di tutto ciò, sostenere che sia ancora rinvenibile una sia pur remota legittimazione democratica è una conclusione che nessuno studioso si sogna seriamente di condividere.
Quando votiamo nelle elezioni politiche nazionali dovremmo tenere bene in mente che chi pensiamo di eleggere solo "in casa", in realtà avrà una cospicua influenza in seno alle istituzioni UE. Molto maggiore di quella che potrebbe avere un europarlamentare.

Ora, però, è troppo tardi: e forse già solo questo potrebbe essere un buon motivo per reagire criticamente a queste elezioni.

2) Il diritto europeo entra a casa nostra: anche questo è un argomento spesso usato, ma alla luce di quanto ho detto prima, potrò soffermarmi abbastanza brevemente. Certo, il diritto di origine comunitaria ormai permea molteplici aspetti dei nostri ordinamenti giuridici e della nostra vita quotidiana (basti pensare al denaro che usiamo) e sarebbe quanto meno auspicabile potere concorrere alla sua formazione. Tuttavia, come già accennato, questo diritto è primariamente prodotto dalla Commissione e dal Consiglio, e solo in talune limitate occasioni, il Parlamento può interloquire per alterare l'esito del procedimento legislativo. Non stupisce, quindi, che sia fortemente diffusa la sensazione che il diritto comunitario sia il prodotto di una burocrazia, più che di una democrazia.
Una burocrazia, peraltro, estremamente manipolabile (e concretamente manipolata) dall'interesse politico o da quello di potenti lobby economiche (banche, società farmaceutiche, chimiche, petrolifere, alimentari...).

3) Le elezioni europee come test elettorale nostrano: le istituzioni comunitarie ed il loro funzionamento risultano tanto lontane dalla conoscenza e dal sentire comune che i partiti politici in lizza si sono sentiti legittimati a sforzarsi decisamente poco in termini contenutistici per chiarire quale sarebbe stato il loro programma a Strasburgo. In effetti, dai mezzi di comunicazione di massa risuona più che altro l'enfasi riposta su questa tornata elettorale come strumento per tastare il polso all'elettorato italiano.

Premesso provocatoriamente che normalmente l'affluenza alle urne in questo tipo di elezioni è talmente bassa, che forse un sondaggio potrebbe raccogliere un campione rappresentativo più ampio ed affidabile, questo palese travisamento della funzione elettorale non fa altro che rivelare l'elevato disinteresse che i partiti politici nutrono per l'Unione Europea. Non sembra infatti risultare altrettanto importante cosa si farà nella camera parlamentare comunitaria, quanto poter proclamare una (quanto meno inattendibile) schiacciante superiorità in patria.

Perché assecondare allora la volontà di chi interpreta e manipola i risultati di questa prossima elezione per trarne conferme o smentite sulla politica interna?

4) Le regole? Non fanno per noi italiani: è sufficiente dare uno sguardo alle liste dei candidati di tutti i maggiori schieramenti per constatare la presenza più o meno massiccia di soggetti che, una volta eletti, si troverebbero in una situazione di incompatibilità, ricoprendo altri ruoli politici in patria; rispetto a questi incarichi dovrebbero optare di abdicare, oppure di rimanere attaccati allo scranno.
Non so se questo sia un fenomeno esclusivamente nostrano, anche perché non posso permettermi il lusso di perdere tempo ad esaminare le liste dei candidati straniere (che comunque non potrei votare). Ad ogni modo, ciò testimonia lo sprezzo che i nostri politici dimostrano per le regole delle competizioni elettorali: candidandosi per cariche che sanno di non potere/volere ricoprire, svolgono un mero ruolo pubblicitario di attrazione del consenso, mentre rendono assolutamente opaco capire chi saranno effettivamente i "rincalzi" eletti.

Non solo, pur non essendo ciò probito dalla legge, si assiste in più liste a fenomeni di candidature multiple, in virtù delle quali si garantisce ai soggetti favoriti il sicuro ingresso nel parlamento europeo, contribuendo però ancora una volta a rendere fumoso ed imprevedibile chi sarà effettivamente eletto nelle varie circoscrizioni.

5) Le preferenze sono una burla di cattivo gusto: non è privo di significato il fatto che nelle liste siano inseriti in posizione di spicco i candidati di cui si auspica l'elezione e che tra costoro si possano reperire soggetti incompatibili, con candidature plurime ed eventualmente anche appena usciti dal consesso parlamentare in cui aspirano di tornare. Chi si trova oltre il sesto o il settimo posto generalmente è un illustre sconosciuto e quindi presumibilmente non accumulerà mai un quantitativo di preferenze tale da consentirgli di essere eletto direttamente (ossia, a meno che non sia "ripescato" per rinuncia di chi lo precede). E' praticamente certo che sarà eletto chi sta in cima all'"hit parade", anche se la sua statura e rilevanza politica è perfino inferiore a quella di chi lo segue.

Che cosa significa, poi, poter esprimere una preferenza quando la caratura dei candidati è spesso dubbia o scadente? Non posso parlare dettagliatamente dei "riciclati", dei politici di professione, dei parenti, dei cortigiani e delle cortigiane (presenti non solo nel PDL...), dei soggetti dalla moralità o dalla fedina penale più o meno sudicia...

La preferenza, strumento essenziale per un'elezione veramente democratica, qui rappresenta poco più che l'adesione a scelte prestabilite.

In chiusura, sono consapevole di aver scritto troppo (per alcuni) e di aver detto troppo poco (per altri), e mi scuso con gli uni e con gli altri. Resto a disposizione di tutti per ogni ulteriore chiarimento e per discuterne proficuamente, però mi preme concludere lanciando un invito: bisogna opporsi sia alla nostra classe politica, sia all'attuale conformazione delle istituzioni UE.

- Non votare non farebbe in alcun modo emergere la protesta: l'astensionismo può essere interpretato in migliaia di modi differenti.

- Una scheda bianca non sarebbe significativamente distinguibile dall'astensionismo.

E' perciò necessario votare ed annullare la propria scheda lanciando un messaggio preciso, che, per quanto mi riguarda, sarà questo: "Rifiuto le istituzioni europee antidemocratiche e non concorro alla farsa della loro formazione. Disprezzo il comportamento dei partiti politici italiani nel formare le liste di candidati. Biasimo l'avvilimento del voto che si realizza in queste elezioni, per il loro fine e per la lettura che ne danno i partiti politici. Il cambiamento è necessario".

...oppure, se volete, votate Cthulhu!

14 maggio 2009

Letture

Periodo di bassa.
Ho visto tutto Boston Legal (video), sto vedendo House e l'ultima puntata che ho visto m'ha lasciato anche male, How I met your mother dura sempre troppo poco.
Lost... lost... sul serio, magari riprenderò a vederlo quando sono sicuro che hanno finito con le stronzate. L'ultima pubblicità dice "non chiedetevi dove, ma quando?" Ecco. No. Quando diranno che hanno finito tutto forse me lo vedo che ero rimasto alla terza stagione o giù di lì e poi m'ero rotto.

Libri.
Ho letto quasi tutto Terry Pratchett di quello che c'è in italiano e adesso sto traducendo anche Interesting times dall'inglese. Se ce la faccio a finirlo prima del Ragnarök può essere che lo propongo alla Tea Due (o a chi se ne occupa).


Ho letto tutto quello che c'è in italiano di Douglas Adams e meritava quasi tutto.
Ho letto quasi ogni cosa di Bradbury, Asimov quanto mi andava, Gibson (La notte che bruciammo Chrome è nella mia top ten, è quanto dire), Sterling e Dick non mi piacciono anche se ho letto comunque alcune cose loro. Il Signore degli anelli tre volte di cui una in inglese, l'hobbit e quel libraccio che è il Silmarillion e sì, tutto almeno dieci anni prima che quel panzone di Peter Jakson prendesse in mano la faccenda e rovinasse tutto.



Tutto Harry Potter, m'è piaciuto, ma essendo un fan di Tolkien mi sento sempre un po' in colpa ad ammetterlo.
Ho letto un libro di racconti di Gaiman e non credo mi piaccia (non m'è piaciuto Buona Apocalisse a tutti neanche tanto...), ho letto Hornby, ho letto anche almeno quattro libri del ciclo di Shannara e tutti i libri delle Dragonlance.
Matheson, certo, Io sono leggenda (sì anche questo prima dell'orrido film) e anche una sua raccolta di racconti, ma altri non so se prenderli e comunque su e-bay non si trovano per ora.
Ho letto Chandler, Simenon.
Abbastanza libri di Palahniuk per non volerne leggere per un po'.
Moby Dick, ho letto Moby dick, ma faceva schifo. Il conte di Montecristo che invece è stupendo.
Il Don Chisciotte nella versione che ho io è troppo antiquato e non mi piace.
Tutto il ciclo di Dune, almeno finché il figlio non ha preso in mano le redini.
L'ultimo elfo e l'ultimo orco di Silvana De Mari. Mai pensato prima che persino in Italia si potessero scrivere dei fantasy decenti (ma non lo penserò più dopo aver letto Le cronache del Mondo emerso di Licia Troisi, quella raccomandata).
Ho letto diversi libri di Baricco e penso sia bravo anche se non eccezionale. Ha uno stile sostanzialmente "femminile" come creazione di immagini, se mi passate la misoginia letteraria, (no, non me la passerete), nel senso che fa descrizioni di situazioni belle ed eteree (Oceanomare per eccellenza) accostamenti audaci di parole e situazioni, ma sempre un po' inconsistenti, come mangiare nouvelle cousine, un pesce con una spruzzata di bergamotto e odore di tartufo di Quadri, insaporito in foglie di glicine. Non so. Secondo me, per scrivere ci vogliono più idee che sensazioni. Che nei suoi libri la bellezza sta quasi solamente nell'occhio che legge e immagina, ma vabbè, non divaghiamo, tanto prima o poi parlerò di cosa io penso sia la scrittura, o no?

Shantaram. Grosso, ma a suo modo interessante se superi l'idea che probabilmente anche se biografico, l'autore s'è inventato la metà delle cose. E Johnny Depp si è comprato i diritti per farne un film. Chissà.

No, Stephen King c'ho provato e penso sia uno scrittore orribile e senza idee. Mi perdonino i suoi fan, ma è davvero, davvero, davvero brutto.



Ecco ho letto quasi tutti i racconti di Poe e persino Gordon Pym. Quasi tutti i racconti di Lovecraft e persino le Montagne della follia.
Dracula, Frankestein, Carmilla, persino tre libri di Laurell K. Hamilton su zombie, vampiri e licantropi, e mi sono bastati e avanzati. Sì, ho anche il manuale per sopravvivere agli zombie e in arrivo da Amazon.co.uk c'è anche World War Z, guerra mondiale contro gli zombie. Detto tutto.
(e meno male che ho visto dopo Pride and Prejudice and Zombies altrimenti era un acquisto sicuro)
No e poi no. Non mi leggerò mai, dovessi togliermi tre vertebre e mangiarmi il mio stesso sedere, twilight.
Ho provato a leggere il Maestro e margherita ma si vede che non è il mio genere. Sono diventato troppo americano e dopo 150 pagine, o giù di lì, l'ho abbandonato.
Ho letto Faulkner, Steinbeck, Hemingway. E adoro Steinbeck. Lui dice tutto quello che deve dire con parsimonia di parole, in poche immagini che sono semplici, chiare ed evidenti, non ha bisogno di imbrogliare, lui. Non ha bisogno di paragonare la nebbia a nuotare in una tazza di latte... I pascoli del cielo, Pian della Tortilla. Sono stupendi.

Garcia Lorca e Cent'anni di solitudine sono stati, invece, un patimento immondo.
Svevo. Italo Svevo è uno stronzo. Ecco cos'è. Certo me lo dovevo immaginare che se volevo programmare una rimpatriata nella letteratura classica italiana dovevo trovarmi qualcuno di meglio di quel coglione di Zeno. Ma tant'è. La rimpatriata è rimandata.
Michael Ende insieme a Bradbury sono i miei autori preferiti.
Orwell, Orwell. Va bene all'incirca un libro ogni cinque o sei anni, per riprendersi dalla dose di realismo dei suoi libri. E visto che ho già letto La fattoria degli animali e 1984 per un po' mi ritengo a posto.

Poi credo che ci siano anche parecchi altri di cui mi sto scordando, ma sono piuttosto sicuro che voi ve ne siate andati già da diverso tempo.
Il succo del discorso qual è?
Non so che vedere.
Non so che leggere.
Raccolgo suggerimenti, chi passa di qua dia il suo contributo.
Generi preferiti fantascienza, fantasy e relative varianti, narrativa preferibilmente americana (no, non sud americana, c'ho provato, non ha funzionato tra noi), horror anche se di meno, bei libri in generale indipendentemente dal genere, o libri che voi ritenete dei capolavori e che non avete trovato qua. Se volete criticare i miei pessimi gusti o controbbattere per difendere l'uno o l'altro scrittore, fatevi avanti.

08 maggio 2009

Hail to the king

Potrebbe sembrare ovvio, ma se non sono qua, probabilmente sto facendo altro.
Tra le altre cose che ho fatto in questi giorni c'è questa:

Cliccare sopra per ingrandire.

La Silfide è una creatura immaginaria che si crede viva nell'aria. Il suo nome viene dal latino, da sylvestris - della foresta, e nympha - ninfa.

E' veramente raro individuare una Silfide nel sottobosco, perché probabilmente sarà mimetizzata. Comunque, se si guarda attentamente le foglie di un bosco e si rimane fermi, qualcuna potrebbe apparire...
La Silfide è: ChamberStock.
Foglie/ali di: TreeClimber-stock.
Tiara di: MissyStock.
Funghi magici di: Amaries-Stock.
Azioni di Photoshop di:
Manicho.

Se volete vedere altre cose fatte da me potete anche passare a trovarmi nella mia galleria su DeviantArt.