07 gennaio 2010

Delle cose che rompono (l'immersione)

Vedere film è bello.
Ci si proietta in un altro mondo, si seguono le avventure dei protagonisti, si soffre, si gioisce (si urla "QUESTA E' SPAAARTAAA!!!" in un caso) e in generale ci si immerge nella storia dimenticando per qualche secondo che dentro dei pupazzoni pelosi ci sono delle persone che stanno sudando sette camicie, che gli zombie purtroppo non esistono, e che probabilmente gli spartani indossavano qualche vestito in più e avevano qualche addominale di gomma in meno (lasciamo perdere il resto della veridicità, tanto prende da un fumetto).

Insomma, la chiave per una buona serata al cinema è l'immersione.
Riuscire a ipnotizzare lo spettatore è un compito difficile, molto più facile, invece, è fargli perdere tutto il gusto per quello che sta vedendo.
Analizziamo dunque: LE COSE CHE ROMPONO.

1) L'ANTICIPAZIONE:

(a) papa Benedetto XVI; b) ...Luke, è tuo padre; c) la beffa più grande che il diavolo abbia mai fatto?)

Ancora non avete visto un film, ma ve l'hanno già rovinato. Film come I soliti sospetti, Fight club, il sesto senso, The village hanno una grande storia, ma anche una grande tensione creata attraverso il non detto. Una sola parola e potete dire addio a dei capolavori.
Ci sono film (tipo Requiem for a dream) di cui potete sapere in anticipo ogni cosa, e comunque faranno il loro effetto in pieno (nel caso di Requiem for a dream l'effetto è quello di volersi tagliare le vene con un coltello avvelenato mentre ci si impicca affogando in una pozza d'acido).

Ci sono film che mantengono un po' di senso anche sapendo la fine (Fight club), ma ti chiederai sempre se poteva essere più bello se fosse arrivato come una sorpresa.

E ci sono i film come I soliti sospetti che a sapere la fine puoi anche evitare di vederli.
In ogni caso, comunque, ogni film verrà intaccato da quello che vi è stato anticipato.
Ed è questo il motivo per cui uscendo dal cinema io dico sempre ad alta voce di fronte a quelli che entrano: "Bello, peccato che lui alla fine muore."
I bambini che volevano vedere Shrek si stavano mettendo a piangere.

2) IL BAMBINO DIETRO:

(O imparo a sputare fuoco dal culo come Godzilla o mi verrà un ictus)

E' un momento tragico. Il protagonista sta morendo, la soffrenza traspira in ogni fotogramma. I lucciconi affiorano agli occhi e poi una vocetta stridula si alza (per l'ennesima volta a dire il vero) da dietro: "Mamma perché lui fa quella faccia?"
Il tono è petulante, la voce alta, la domanda idiota. Il momento rotto.
Non sei più sulla spiaggia, sul tetto di un edificio, in mezzo ad una guerra. Sei in un cinema. E dietro hai un rompicoglioni e dei genitori che non sanno fare il loro lavoro.

Ogni volta che succede una cosa simile mi viene sempre in mente una scena del film True Lies.
Schwarzenegger è una spia e sta cercando di scoprire se sua moglie lo tradisce con un venditore usate. Questo si vanta con Arnold di quello che fa con le donne e poi...



Ecco.
Pugno sul bambino.
Sangue, breve applauso degli astanti, silenzio.

Non giudicatemi male, ma mi ricordo quando vidi Io sono leggenda, il film (se ve lo chiedete, non vale neanche la pena, ma il libro è uno dei migliori mai scritti).
Mi sono seduto, titoli di testa, immagine di New York deserta, bambino dietro che chiede: "Ma perché non c'è nessuno? Che cosa fa quell'uomo? Perché ci sono i leoni? Perché va in macchina? Di chi è quel cane? Perché....."
Ma perché non chiudi quella fogna e guardi il film!

Ahem...

3) IL CLICHE':

(Se ha segni di morso ed è nero è cominciate a correre, ringraziatemi poi...)

Chi ha detto che se si rompe la magia è sempre colpa delle persone che stanno accanto? Uno dei peggiori modi per perdere interesse in un film è vedere un cliché.
Chissà se Catherine Zeta Jones da professionista niu-iorchese tutta concentrata sul lavoro diventerà una fidanzata romantica grazie al nuovo cuoco che la stupirà con la sua eccentricità (meno mille punti per chi riconosce il film)?
Chissà se un vecchio burbero ritroverà l'affetto e la disponibilità per gli altri grazie ad una serie di avventure che sarà costretto a passare?
Chissà se Meg Ryan e Tom Hanks, Hugh Grant e Julia Roberts finiranno per stare insieme?
Chissà se quello strana ferita a forma di denti sul braccio è un morso che cerchi di nascondere durante un'invasione zombie?
Chissà se morirà prima il tizio di colore che si è appena fatto una canna o il ragazzo biondo che gioca a football?
La bruna che si rifiuta di fare baldoria o la bionda che ha mostrato le tette?
A voi l'ardua sentenza...

7 commenti:

  1. E se pensate che ci metta molto a fare i post, aggiungete 3-4 ore per vignetta...

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  2. Il vecchio burbero è il nonno di Heidi? :D
    Sono orripilata dal bambino con la maglia con i gormiti...E' TROPPO SOMIGLIANTE ALLA REALTA'!
    Diciamo che un altro fattore fastidioso sono gli smack e i bisbigli degli innamorati che vanno al cinema NON per vedere il film.

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  3. I bambini sono fastidiosi, ma non è colpa loro se i genitori se li trascinano dietro a vedere film inadatti.
    A me danno molto, ma mooolto più fastidio gli adulti che fanno domande o commenti scemi, perché cercano di fare gli spiritosi o semplicementi perché sono proprio cretini.

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  4. Lei: ah però ..con questi occhiali per il 3d si vede benissimo, eh? Si..si.. certo..all'inizio da un pò di fastidio...

    Lui: (mostrando i canini).....grrrrrr

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  5. @ Veronica: no, non era lui. Il nonno di Heidi rimane burbero comunque, d'altra parte il cartone animato era giapponese, che ci si poteva aspettare?

    @ Jane: ovviamente i genitori possono trascinarsi anche Jack lo squartatore nel cinema, l'importante è che se deve ammazzare qualcuno, sappia farlo in silenzio, o i genitori devono intervenire per zittirlo (o almeno tenere ferma la vittima prima della morte...)

    @ Jane e Veronica: quando vogliono gli adulti dentro i cinema riescono ad essere grandemente peggio delle loro controparti giovani *guarda in cagnesco Nuvola* ogni riferimento è puramente casuale si intende...
    :-P

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  6. ... e poi c'è quello che fa il figo cercando di indovinare le prossime scene.
    Comunque per chi non l ha ancora visto Kaiser Soze è ....

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  7. Al McLaud20:21

    @Mario: I soliti sospetti resta un filmone e se qualcuno prova a rivelare chi è Kaiser Soze...muore.

    L'immersione, in ogni caso, non c'è soltanto nei film col finale a sorpresa (che costituiscono una porzione notevole di quelli che hai ricordato). Certe volte, anzi, i registi di Hollywood farebbero meglio a ricordare che una storia vale la pena d'essere raccontata anche se non ha il colpo di scena finale (ed anche il contro-colpo di scena, e pure il contro-contro-colpo di scena...).

    Questo è anche un po' il motivo per cui bollo molta dell'ultima produzione cinematografica di Shyamalan (di cui scopro addirittura su Wikipedia che è famoso per i finali ad effetto). Lui non ha fatto vari film: a partire dal Sesto senso ne ha fatto uno solo, ripetendolo varie volte.

    Intendo dire che l'immersione nel suo caso è certamente funzionale a non capire troppo presto come andrà tutto a finire, così come un prestigiatore cerca di allontanare l'attenzione dalla mano che fa sparire una carta nella manica. Tuttavia, dopo aver visto il Sesto senso, appunto, capisci tutto subito: i trucchi troppo noti sono frusti. In questo senso, mi permetto di dire che The village, oltre ad essere prevedibile, a me è parso anche piuttosto lento.

    Comunque sia, una notazione finale per tutti: nell'immagine col bambino scassapalle non c'è un autoritratto di Mario, bensì di Caparezza. ( sì, Mario, non t'assomigghjia ppe nenti! )

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