12 febbraio 2010

Una breve guida per la sopravvivenza

Una volta che capisci quali sono le caratteristiche tipiche degli aspiranti notai non ti puoi sbagliare. Li riconosci a distanza. C'è qualcosa, probabilmente un istinto primordiale di conservazione, quel brivido dietro il collo, le loro grosse ali coperte di squame che sbattono nelle tenebre, qualcosa dicevo, che nonostante le sottili differenze individuali, li riassume come gruppo e fa tremare chiunque si avvicini.
Cominciamo, dunque, ad esaminare le loro caratteristiche e vediamo se riusciamo a identificare il minimo comun denominatore di questi ragazzacci.

(Sono iene, ma solo nel senso che mangiano carogne)

Il capello.
Tra gli aspiranti notai di sesso maschile ci sono due mode principali in voga: la prima è capello cortissimo, forte stempiatura, forte calvizia dietro la testa. Chiaramente il testosterone, responsabile dell'aggressività e della competitività (ma anche della calvizie tra gli uomini) ha chiesto il proprio pedaggio. E allora questi tipi allampanati ciondolano con gran parte della loro testa sotto la luce del sole, risparmiandoci almeno dalla vista di qualche orrendo riporto.
La seconda tendenza molto più bieca è il capello ondulato lungo, sempre maschile. E' un'orribile via di mezzo tra lo schnauzer nano che ha in testa Emanuele Filiberto e scempio coifferistico che ostenta Lapo Elkann. Sembrano delle parrucche, dei tagli da vecchio su un corpo giovane. L'arrivo degli ultracorpi.

(Non pensateci troppo o la vostra testa potrebbe esplodere)

Dal lato femminile, ci si accorge di meno di questa tendenza alla parrucca (sarà perché le donne hanno il buon senso di non farsi il taglio cotonato delle loro madri). Domina più che altro il taglio incredibilmente-liscio, biondo tinto: evidentemente, è socialmente riprovevole portare i capelli più scuri del giallo cadmio, motivo per cui le poche ragazze coi capelli ricci sono costrette normalmente a farsi i capelli ancora più gialli.

(...ed è questo uno dei motivi per cui i loro parrucchieri usano maschere da saldatore)

La barba.
(Tanto dal lato maschile, che da quello femminile varranno le seguenti considerazioni)
La barba sembra non attecchire sui volti degli aspiranti notai, i quali anche a trent'anni sembrano dei preadolescenti che cercano di imitare il padre. Almeno hanno la decenza di tenere radi quegli stupidi baffetti di peluria che li renderebbero ridicoli. Quasi sempre, intendo.

(Sì, sto pensando a te e alla tua "barba", Leonardo.)

Alcune volte, però, la barba cresce incolta sui visi pallidi ed emaciati e non è un sintomo del raggiungimento della virilità (o di uso di steroidi per le donne): è solo la testimonianza di un eremitaggio portato all'estremo. "Per uscire dal bozzolo un giorno alla settimana - sembra dire quella barba - non ci sarà mica bisogno di darsi una sistemata!"

Gli occhiali.
Studiare fa diventare ciechi. Dovevano dire questo in chiesa e tutti ci avrebbero creduto. Basta vedere un gruppo medio di aspiranti notai: tutti con spesse lenti e occhi strizzati di fronte alla luce del sole. Ma il cattivo gusto per gli occhiali è veramente spettacolare, per fortuna ho dei pratici esempi a portata di mano. Pensate per le donne a Sara Palin e per gli uomini alla Gelmini e vi sarete fatti un'idea.

(Se state vedendo questa immagine, è già troppo tardi)

Vestiario.
Studiare, seguire le lezioni e frequentare uno studio non lasciano molto tempo per fare shopping e questo è particolarmente evidente nei miei colleghi. L'idea base è "marca=buono". Espandendo questo concetto ed elevandolo a potenza, si finisce per avere addosso più firme di quella volta che in terza media vi siete rotti il braccio e vi hanno messo il gesso. AJ spunta dai pantaloni, con un YSL che fa da cintura, mentre le bkmbrg sono le scarpe, borsa Altiero-coso-lì, portafogli gucci, maglia versace... Tutto l'insieme sembra un manichino di via Montenapoleone, spogliato e reindossato a caso. Ogni singolo capo basterebbe a ricomprare tutti i vestiti che indosso in una giornata media una o più volte, cosa che mi rende abbastanza contento di non essere loro.

Fisico.
Studiare diritto fa male e, se non fosse bastato tutto il resto, allora la visione dei corpi nascosti sotto quegli abiti farebbe capire molto meglio cosa succede.
L'effetto sulle donne è logorante. Muscoli e forme si limano e si assottigliano. Spuntano ossa e tendini, la pelle si ritira e l'unico colore è quello del trucco. Sensuali come maratonete, le aspiranti notaie fanno pressione coi loro corpi nei punti più reconditi del cervello maschile e spingono gli uomini a correre nel senso opposto per salvarsi la vita.

(Prova a carico A: magro è brutto)

Certo. C'è sempre qualche eccezione, ma generalmente queste donne più formose finiscono per fare come mestiere quello di moglie-di-notaio...
Gli uomini non sono uno spettacolo migliore (e qui lo dico, la faccenda diventa pericolosamente autobiografica). Col fisico da piegatore di fogli di carta, l'aspirante medio non sembra in grado di sopravvivere a due piani di scale. E' coperto da un discreto strato di adipe, a causa del mangiare convulso durante lo studio e della totale assenza di movimento per ore. Le spalle sono di una "sensuale" forma di bottiglia e spesso ha il collo da tacchino ed il culo piatto.
Si penserebbe che entrambi vadano in giro curvi e schivi, e invece (saranno i vestiti da manichino) spingono in fuori il petto e hanno uno sguardo alto e sicuro.

Ma tutto questo non basterebbe ancora a far capire qual è esattamente quel qualcosa che unifica tutte queste persone.
Perché quel qualcosa è una "dote morale".
Qualcosa che non vedevo dai tempi del liceo.
Quando li vedi insieme, sembrano tutti amici, gentili e cordiali.
Ma la verità è che l'amicizia, la gentilezza e la cordialità finiscono esattamente dove comincia un vicolo buio e senza testimoni.
Ed è questo che si avverte quando li si guarda.

Quindi, mi raccomando: state attenti! Adesso avete anche i dati per identificarli e tenerli lontani!
Non avvicinatevi per nessun motivo e, se proprio dovete, non date mai loro le spalle.

9 commenti:

  1. *Cullandosi nel proprio adipe* Sì, hanno bandito il concorso, sì, sto studiando, no, non so quanto spesso aggiornerò *mangia nervosamente un altro biscotto* devo studiare, ancora sembro troppo un essere umano...

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  2. Ah quanto mi mancava un bel post Mario-style *con gli occhi luccicanti*
    Hai già scelto un nuovo paio di occhiali arancione evidenziatore?
    E soprattutto...capigliatura parrucchino o cranio lucidato con la cera?

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  3. dimenticavo: DACCI DENTRO E SPACCA TUTTO!!!

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  4. hanno bandito anche il mio di concorso ...moriremo tutti...

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  5. Eh, lo so, anche io mi mancavo parecchio...
    Per la pelata non sembra ci sia speranza, quindi lavoro per il parrucchino.
    :-D

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  6. Non bisogna fare di un capello biondo tinto una coda di cavallo giallo-paglia (forse non recita proprio così l'antico adagio popolare ma tant'è..): anche nelle tinte c'è del buono, basta solo saperlo trovare.

    Comitato a Difesa del Capello Biondo

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  7. Labbors10:24

    Devo dire che c'è qualcosa che non va nell'orologio dei tuoi post.

    Detto ciò ho apprezzato molto il "qual è" senza apostrofo.

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  8. Un post nuovo di Mario ed io me lo stavo perdendo???? Giammai!!!

    E' inutile che critichi e ti ribelli, presto o tardi verrai assimilato: arrenditi subito, così sarà meno doloroso!uahuahuahuahuahauahuahauaha

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  9. Anonimo16:34

    ciao mario l.
    sono Benigno Pizzuto sono al primo anno di giurisprudenza all'unical (a Cosenza siamo co-regionali) e volevo delle info a riguardo della professione notarile che come vedo anche a te interessa molto , anche se da un punto di vista lato, comunque ho letto molto nel tuo blog, il fatto è che tu scherzi e ironizzi molto sul descrivere questa professione. grazie per la tua disponibilità. Benigno Pizzuto

    puoi contattarmi su questa mail:benignopizzuto@yahoo.it

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