15 marzo 2010

Accusare per primi


Vi sarà sicuramente capitato di sentirvi dire, almeno una volta nella vita, "tu non chiami mai", o "è colpa tua se ho fatto così".
Vi sarete chiesti come mai siete sempre voi ad essere in difetto e a sentirvi rinfacciare qualcosa, vero?
Beh, la risposta è semplice: chi accusa per primo ha ragione.

E' stato scientificamente dimostrato che al mondo esistono due tipi di persone, gli accusatori e quelli che si sentono in colpa. Gli accusatori vivono in un mondo perfetto in cui loro sono gli unici esseri superiori, dotati di sensibilità e finezza, maltrattati dal rude mondo esterno che non li degna neanche di una chiamata.
Quelli che si sentono in colpa, sono persone normali, che quando si sentono accusare, si fermano a pensare se effettivamente qualcosa di sbagliato l'hanno fatto. Non pensano neanche che possa essere tutta colpa della fervida immaginazione degli accusatori.

Quando incontrate un amico che non vedete da tanto tempo, se lui comincia a lamentarsi delle vostre assenze, usate la vostra migliore faccia di onice, presa dall'apposita tasca nel cappotto, e rispondete:

- Anche tu non ti fai mai sentire, ma almeno io ho la decenza di non fartelo pesare.

Aspettate che la mascella del vostro interlocutore ritorni al posto normale e poi sorridete candidi, aggiungere "imbecille" è a vostra discrezione.
O ancora meglio, e qui è questione di tempi e di esperienza, ditelo voi per primi. Diventate accusatori.
Per chi ancora non è esperto in materia, saprete che la persona con cui state parlando sta per accusarvi quando la sua bocca forma una "O".
Voi dovrete essere rapidi, decisi. Non lasciate neanche che inizi.

Purtroppo ad accusare ci si prende la mano quindi si parte dal rinfacciare agli amici di non averti risposto ai messaggi e si finisce per dare le colpe agli altri per ogni proprio errore.
Non c'è problema.
Basta non essere "gli altri".

E poi soprattutto, quando accusate, ricordate di addossare agli altri le vostre colpe, otterrete così, infatti, due risultati utilissimi.
Primo, non sarete costretti a sentirvi in colpa e a giustificarvi.
Secondo, potrete usare le argomentazioni dell'altra persona, se vi sembrano valide, in caso di necessità.
Inoltre ricordate che non esiste una cosa come "un'accusa inverosimile". Anzi, più è inverosimile più sarà difficile destreggiarsi e scappare dalla trappola.
D'altra parte anni di dibattito politico dovrebbero aver chiarito a sufficienza questo concetto...

Ed è per questo che accuso J. Cole di aver ucciso il colonnello Mustard, nella biblioteca, col candelabro.
Aha.

11 commenti:

  1. Finalmente è provato: se abbiamo vicino delle persone che ci accusano con tanta facilità delle colpe proprie, ammettiamolo, hanno ragione... l'hanno detto per primi! :D

    P.s. Visto che ci siamo: Non rispondi mai al telefono quando ti chiamo!

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  2. Non so com'è ma ogni volta che dici che è scientificamente dimostrato mi vien da chiedere chi ci sia dietro questi dati...
    ;-)

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  3. @ Clode: l'83% degli scienziati ha riconosciuto che qualunque cosa io mi inventi è automaticamente scientificamente dimostrabile e dimostrato.
    *attenzione le statistiche potrebbero variare in dipendenza della regione, fuso orario, opinioni personali, qualunque cosa direte sarà usata contro di voi*

    @ Nuvola: "E' perchè non voglio sentirti!"
    :-D
    Questa è la risposta perfetta per questo tipo di accuse.
    Nel dubbio su cosa dire, dite qualcosa di molto acido e fatelo passare per uno scherzo.

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  4. Si è trattato di legittima difesa! Il colonnello voleva attentare alla mia virtù ed io ho solo cercato di allontanarlo. E' stata un'esperienza davvero terribile e tu dovresti "avere la decenza di non farmela pesare"...CRUDELE!

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  5. Vostro onore, mi dichiaro non colpevole.
    Il fatto che l'infida Miss Scarlett abbia prima tentato di investire e poi avvelenato il mio gatto (bestiola colpevole esclusivamente di aver sradicato il suo maleodorante cespuglio di lavanda dal giardino), ne abbia seppellito il povero corpicino senza una adeguata funzione funebre e abbia infine ripetutamente sghignazzato di soddisfazione vedendomi impegnata notte e giorno nella disperata ricerca del mio amico, non è un movente sufficientemente solido. Io, è risaputo, non sono una personcina per nulla vendicativa.
    La robusta fune da marinaio capace di sostenere un peso di ben 80 chili (che solo per una curiosa coincidenza risulta essere lo stesso di quella zitella acida e cicciona) che alcuni testimoni mi hanno visto introdurre in casa della vittima serviva a completare il praticcissimo barometro a corda che l'anziano padre della Scarlett, il colonnello Mustard, qui fuori in attesa di essere giudicato in un processo per molestie, mi aveva a suo tempo chiesto di costruirgli.
    Il mio animo signor giudice, pur sconvolto per la perdita dell'adorato micio, è cristallino, e la mia estraneità al delitto palese.

    E comunque la informo che il reato è caduto in prescrizione.

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  6. @ J. Cole: Ah! Qui accusiamo le persone morte, eh? Non può neanche rispondere, il povero colonnello!
    Infanghiamo la reputazione, dopo averlo brutalmente assassinato...
    Certo sei più fredda e calcolatrice di quanto mi aspettassi, eh...

    @ Ross: e che mi dice del gigantesco graffito fatto con le bombolette spray all'interno del salone che diceva "Così impari a toccare i miei gatti zitellaccia! AhAhAh!"?
    Sembra sia stato proprio questo a condurre la polizia da lei...
    :-D

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  7. E' inoltre scientificamente provato che chi accusa per primo si libera magicamente anche dell'onere della prova.

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  8. Avete sentito i telegiornali? Miss Scarlett è viva, si trova in una baita in Svizzera. Quello era il corpo della sua sorella gemella...

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  9. @ Livio: se è scienza non si può negare che sia vero.
    E noi che siamo scienziati del diritto lo sappiamo bene...

    @ Veronica: sta buona tu, che mi ero dimenticato il favoreggiamento e concorso in omicidio...

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  10. *si allontana fischiettando*

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  11. Labbors14:28

    È stato scientificamente dimostrato che non è possibile dimostrare nulla in maniera scientifica.

    f.to Un Creazionista

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