26 febbraio 2010

Trainspotting

Si sa, le Ferrovie stanno cercando in tutti i modi di darsi una ripulita, lustrare il proprio nome, fare bella figura. Magari cambiando i treni attualmente in funzione con alcuni veri potrebbe funzionare, per adesso, purtroppo, deve limitarsi a qualche opera di pubbliche relazioni.


E cosa c'è di meglio per riportare in auge le FS che ricordare i bei tempi, di quando c'era Mascellone, e tutto andava per il verso giusto? Poi diciamolo, quello zaino ha un aria sospetta, se non mi sbaglio quello che esce da dietro è il braccio di qualcuno...
Bisognerà controllare.


Le linee guida dell'attuale governo sono piuttosto chiare ed evidenti: il rosso è male. Il rosso porta male. Essere comunista, di sinistra, o semplicemente non di destra è un brutto, brutto, bruttissimo segno. Per fortuna i nuovi sistemi di chiusura automatica delle porte si prenderanno cura di tutti questi malati, sociopatici esseracci pieni d'odio.


Sui treni succedono sempre cose molto strane, per fortuna Trenitalia avverte i suoi passeggeri su quelle più strane, tipo quando qualche treno arriva in orario, o nel posto prenotato effettivamente ci sei solo tu.
In questo caso si spiegano strani oggetti in movimento e stalker da bagno. Tutto normale. Basta portarsi nelle borsette dei ferri di cavallo, e poi farle roteare alla bisogna.


Sinceramente devo ammettere che non riesco ad immaginare perché una donna debba farlo, ma dieci ore di treno possono causare dei danni davvero grossi nelle menti più deboli, e poi alla fermata eccezionale ad Ascea Pisciotta può succedere qualunque cosa.
Infine, potrà sembrare scontato, ma:


Sì.
Tutto può andare storto.
Le tre ore di ritardo su un viaggio di un'ora. Il fetore proveniente dai bocchettoni dell'aria condizionata ad ogni frenata del treno. I sedili che rivelano tracce di tessuto sotto tutte quelle organiche e pseudo organiche che sono stratificate sopra. I bagni. Il poggiatesta pensato per fare venire parestesie.
Tutto.
Ma non dovete assolutamente essere contenti quando il viaggio finisce.

Ed ora, se volete ammirare il volantino nella sua versione integrale potete andare qui: http://stranamente.deviantart.com/art/Treni-155496982

21 febbraio 2010

Un viaggio sicuro

Se è da un po' che non viaggiate forse non ve ne sarete accorti, se avete preso dei treni da un paio di mesi a questa parte anche voi vi sarete fatti la stessa domanda.
Ma perché Trenitalia deve spendere dei soldi per fare delle brochure sulla sicurezza in treno intitolate: "Un viaggio sicuro parte da te." sottotitolo: "Semplici regole per viaggiare in modo responsabile"?
Voglio dire, ce n'è una per ogni posto all'incirca, e sono fronte retro su carta leggermente patinata. Siamo sicuri che fosse veramente necessario spendere i soldi per queste cose?
La risposta è sì, e per capirlo dobbiamo vedere le immagini.
Cominciamo:


Chiaro come il sole, nonostante il testo originale blaterasse qualcosa sul cercare di prendere il treno al volo, il vero senso di questa immagine è un consiglio per tutti i viaggiatori. Se il vostro treno è in ritardo, fermo da tre ore in stazione, non provate a scendere e a farlo ripartire. Ne va della vostra salute.
E parlando di salute:


Lo so. Alle volte scappa. I bagni nella migliore delle ipotesi sono inaccessibili, nella peggiore ci si può persino entrare. Ore di treno, la bottiglia di Dreher e il termos di caffè non aiutano la vescica e il bisogno scappa. Ma vi prego: non lo fate. Lo dico per il vostro bene.


Se Ritorno al futuro ci ha insegnato qualcosa è che gli skateboard volanti esistono e che possono essere utilissimi quando si ha molta fretta. Ovviamente, quindi, avere uno skate a portata di mano per raggiungere il treno già in movimento sarebbe davvero molto utile.
Sarà bello quando potrà accadere. Intanto prepariamo gli utenti.


Se come me, avete spesso difficoltà a capire cosa viene annunciato dagli altoparlanti della stazione, non preoccupatevi: Trenitalia ha pensato anche a noi. Infatti presto verrà migliorato il sistema audio e sarà trasmessa musica per allietare l'attesa.
Solo... non state troppo vicino agli altoparlanti durante il ritornello.


Gli spazi sono stretti, l'aria poca, il treno è quel che è. Vogliamo anche cominciare una guerra?
Poi non dite che non vi avevo avvertito.

[continua prossimamente]

12 febbraio 2010

Una breve guida per la sopravvivenza

Una volta che capisci quali sono le caratteristiche tipiche degli aspiranti notai non ti puoi sbagliare. Li riconosci a distanza. C'è qualcosa, probabilmente un istinto primordiale di conservazione, quel brivido dietro il collo, le loro grosse ali coperte di squame che sbattono nelle tenebre, qualcosa dicevo, che nonostante le sottili differenze individuali, li riassume come gruppo e fa tremare chiunque si avvicini.
Cominciamo, dunque, ad esaminare le loro caratteristiche e vediamo se riusciamo a identificare il minimo comun denominatore di questi ragazzacci.

(Sono iene, ma solo nel senso che mangiano carogne)

Il capello.
Tra gli aspiranti notai di sesso maschile ci sono due mode principali in voga: la prima è capello cortissimo, forte stempiatura, forte calvizia dietro la testa. Chiaramente il testosterone, responsabile dell'aggressività e della competitività (ma anche della calvizie tra gli uomini) ha chiesto il proprio pedaggio. E allora questi tipi allampanati ciondolano con gran parte della loro testa sotto la luce del sole, risparmiandoci almeno dalla vista di qualche orrendo riporto.
La seconda tendenza molto più bieca è il capello ondulato lungo, sempre maschile. E' un'orribile via di mezzo tra lo schnauzer nano che ha in testa Emanuele Filiberto e scempio coifferistico che ostenta Lapo Elkann. Sembrano delle parrucche, dei tagli da vecchio su un corpo giovane. L'arrivo degli ultracorpi.

(Non pensateci troppo o la vostra testa potrebbe esplodere)

Dal lato femminile, ci si accorge di meno di questa tendenza alla parrucca (sarà perché le donne hanno il buon senso di non farsi il taglio cotonato delle loro madri). Domina più che altro il taglio incredibilmente-liscio, biondo tinto: evidentemente, è socialmente riprovevole portare i capelli più scuri del giallo cadmio, motivo per cui le poche ragazze coi capelli ricci sono costrette normalmente a farsi i capelli ancora più gialli.

(...ed è questo uno dei motivi per cui i loro parrucchieri usano maschere da saldatore)

La barba.
(Tanto dal lato maschile, che da quello femminile varranno le seguenti considerazioni)
La barba sembra non attecchire sui volti degli aspiranti notai, i quali anche a trent'anni sembrano dei preadolescenti che cercano di imitare il padre. Almeno hanno la decenza di tenere radi quegli stupidi baffetti di peluria che li renderebbero ridicoli. Quasi sempre, intendo.

(Sì, sto pensando a te e alla tua "barba", Leonardo.)

Alcune volte, però, la barba cresce incolta sui visi pallidi ed emaciati e non è un sintomo del raggiungimento della virilità (o di uso di steroidi per le donne): è solo la testimonianza di un eremitaggio portato all'estremo. "Per uscire dal bozzolo un giorno alla settimana - sembra dire quella barba - non ci sarà mica bisogno di darsi una sistemata!"

Gli occhiali.
Studiare fa diventare ciechi. Dovevano dire questo in chiesa e tutti ci avrebbero creduto. Basta vedere un gruppo medio di aspiranti notai: tutti con spesse lenti e occhi strizzati di fronte alla luce del sole. Ma il cattivo gusto per gli occhiali è veramente spettacolare, per fortuna ho dei pratici esempi a portata di mano. Pensate per le donne a Sara Palin e per gli uomini alla Gelmini e vi sarete fatti un'idea.

(Se state vedendo questa immagine, è già troppo tardi)

Vestiario.
Studiare, seguire le lezioni e frequentare uno studio non lasciano molto tempo per fare shopping e questo è particolarmente evidente nei miei colleghi. L'idea base è "marca=buono". Espandendo questo concetto ed elevandolo a potenza, si finisce per avere addosso più firme di quella volta che in terza media vi siete rotti il braccio e vi hanno messo il gesso. AJ spunta dai pantaloni, con un YSL che fa da cintura, mentre le bkmbrg sono le scarpe, borsa Altiero-coso-lì, portafogli gucci, maglia versace... Tutto l'insieme sembra un manichino di via Montenapoleone, spogliato e reindossato a caso. Ogni singolo capo basterebbe a ricomprare tutti i vestiti che indosso in una giornata media una o più volte, cosa che mi rende abbastanza contento di non essere loro.

Fisico.
Studiare diritto fa male e, se non fosse bastato tutto il resto, allora la visione dei corpi nascosti sotto quegli abiti farebbe capire molto meglio cosa succede.
L'effetto sulle donne è logorante. Muscoli e forme si limano e si assottigliano. Spuntano ossa e tendini, la pelle si ritira e l'unico colore è quello del trucco. Sensuali come maratonete, le aspiranti notaie fanno pressione coi loro corpi nei punti più reconditi del cervello maschile e spingono gli uomini a correre nel senso opposto per salvarsi la vita.

(Prova a carico A: magro è brutto)

Certo. C'è sempre qualche eccezione, ma generalmente queste donne più formose finiscono per fare come mestiere quello di moglie-di-notaio...
Gli uomini non sono uno spettacolo migliore (e qui lo dico, la faccenda diventa pericolosamente autobiografica). Col fisico da piegatore di fogli di carta, l'aspirante medio non sembra in grado di sopravvivere a due piani di scale. E' coperto da un discreto strato di adipe, a causa del mangiare convulso durante lo studio e della totale assenza di movimento per ore. Le spalle sono di una "sensuale" forma di bottiglia e spesso ha il collo da tacchino ed il culo piatto.
Si penserebbe che entrambi vadano in giro curvi e schivi, e invece (saranno i vestiti da manichino) spingono in fuori il petto e hanno uno sguardo alto e sicuro.

Ma tutto questo non basterebbe ancora a far capire qual è esattamente quel qualcosa che unifica tutte queste persone.
Perché quel qualcosa è una "dote morale".
Qualcosa che non vedevo dai tempi del liceo.
Quando li vedi insieme, sembrano tutti amici, gentili e cordiali.
Ma la verità è che l'amicizia, la gentilezza e la cordialità finiscono esattamente dove comincia un vicolo buio e senza testimoni.
Ed è questo che si avverte quando li si guarda.

Quindi, mi raccomando: state attenti! Adesso avete anche i dati per identificarli e tenerli lontani!
Non avvicinatevi per nessun motivo e, se proprio dovete, non date mai loro le spalle.