28 marzo 2010

Il sentiero dorato

Seguitemi, che arriverò al punto, ma devo fare un discreto giro per farlo.
So che quasi nessuno di voi condividerà quello che sto per dire, ma mi andava di dirlo da parecchio.

"Dune" è il primo romanzo di un ciclo (piuttosto sfortunato) che ha al proprio centro l'omonimo pianeta.
Dune è una landa desertica e inospitale, unico luogo di produzione, raccolta e raffinazione del Melange o Spezia, una preziosa e insostituibile sostanza, fondamentale per la struttura simil feudale della società galattica, indispensabile per i viaggi nello spazio, potentissima droga, veleno, fonte di giovinezza e sostanza in grado di dare (limitati) poteri di previsione.

Al quarto libro di questo ciclo, Frank Herbert, l'autore, fa prendere alla storia una piega parecchio strana.
Si salta di 2500 anni in avanti rispetto al terzo libro e il protagonista, che nel libro precedente era un eroe, in questo è un tiranno mostruoso, che domina col pugno di ferro la galassia, attraverso il Melange, in nome di un fantomatico sentiero dorato. Sì, grazie a questa misteriosa sostanza è vivo da oltre 2500 anni e tutto va sempre peggio, grazie a lui.
Opprime, uccide, maltratta, rivolta l'umanità e la tiene stretta. Per il bene di tutti dice. Lui riesce a vedere nel futuro e sa che fare tanto male agli uomini non potrà che fare del bene.
Troppi complotti, troppa stagnazione, ci voleva la tirannia, dice lui. Un nemico comune contro cui tutti avrebbero potuto allearsi e lottare.
L'umanità prima ancora di un eroe al quale aggrapparsi, ha bisogno di ideali e di voglia di lottare.

Ecco.
Perché vi parlo dell'Imperatore di Dune il giorno che si va a votare?
Perché la mia idea è che visto che la presunta sinistra, probabilmente, perderà anche questa volta, secondo me è necessario che perda in maniera completa e assoluta.
Per me è necessario che l'Italia passi di nuovo sotto la tirannia più completa.
Se quello che è successo finora non è servito a risvegliare gli animi, allora è necessario il Sentiero Dorato.
La "sinistra" (scusate il termine) per come è adesso non è sinistra. Non è opposizione.
La migrazione verso la lega e verso la destra non sono avvenute perché loro parlano meglio al popolo.
La migrazione c'è stata perché nessuno diceva (cit. Moretti) o faceva più qualcosa di sinistra o qualcosa in generale.

La legge sul precariato, l'ha fatta la sinistra.
La riforma della giustizia era la legge Mastella.
La privatizzazione, l'ha fatta la sinistra.
La società del ponte sullo stretto e tutto il baraccone poteva chiuderlo la sinistra e non l'ha fatto (grazie Di Pietro).
La legge sul conflitto di interessi NON l'ha fatta la sinistra.
L'indulto.
E queste sono solo le prime cose che mi vengono in mente.

Mi auguro che alla fine di queste elezioni, il PD, l'italia dei valori e ogni presunto partito di sinistra si sciolga e rimanga il vuoto da questo lato del parlamento.

Ben venga una sonora, gigantesca sconfitta della "sinistra".
Che di sicuro questa "sinistra" non merita di vincere, neanche contro questa destra.

19 marzo 2010

Leggere le immagini

La verità è che disegnare non è così difficile come molti pensano e molti altri fanno pensare.
Certo, disegnare ad alti livelli richiede anni di studi, lavoro e sacrificio e nel peggiore dei casi tendiniti e sindrome del tunnel carpale, ma ad un livello base in teoria siamo tutti capaci di disegnare.

Il vero problema col disegno non è come impugnare la matita, quale pennello scegliere e la qualità della carta. Il problema è a monte.
La mente umana viene abituata, fin dalla più tenera età, ad interpretare ciò che vede, quindi, quando vedete una bocca, due occhi e un naso voi pensate ad un volto. Anche quando vedrete ciò che somiglia vagamente un volto voi penserete ad un volto. Anche per questo motivo, vedere le nuvole è così divertente.
Milioni di anni di evoluzione hanno fatto in modo che la scimmia che non sapesse riconoscere una tigre tra le foglie di una foresta, morisse. Proprio per questo motivo, ancora adesso noi abbiamo serie difficoltà a separare l'idea dalla forma.
E mentre il processo forma --> idea è abbastanza lineare e non ci da problemi, il processo inverso, idea --> forma, è parecchio più insidioso.
Di fatto, le persone hanno difficoltà a disegnare, semplicemente perché cercano di disegnare l'idea e non la forma. La forma è solo un insieme di elementi geometrici (un ovale, un triangolo, due ellissi...) senza significato o legami, l'idea è un volto, che sappiamo essere composto da occhi, bocca, naso, tutti elementi che hanno forme e aspetto differente a seconda del punto da cui li si vede, della luce, della distanza.

Facciamo un esempio.Vi mostrerò una foto di Venezia rovesciata. Per un attimo, forse, vi accorgerete che il vostro cervello fatica ad interpretare l'immagine, infatti sta provando a dare un senso a ciò che vedete. Raddrizza, mette a fuoco, illumina, compara con vostre precedenti esperienze. Il trucco è ignorare i tentativi della vostra testa di "leggere" l'immagine e osservarla il più a lungo possibile solo come un insieme di forme e colori.
Se volete potete anche provare a fare uno schizzo veloce di quello che vedete e poi girarlo.
Proviamo:
(cliccate sull'immagine per ingrandire)

Avete notato come la vostra mente tentasse di leggere la forma curva come una gondola? Bene, la verità è che è entrambe le cose. Solo che l'idea della gondola che abbiamo noi è confusa. E' un'immagine sicuramente tridimensionale, con gondolieri di ogni forma e aspetto alla guida, in differenti condizioni di luce e da diverse prospettive, può contenere refusi ed elementi inutili, probabilmente un disegno dell'idea di gondola vi porterebbe soltanto a mettere insieme diverse prospettive, distanze ed elementi senza davvero riprodurre un'immagine coerente.
Al contrario quella che vedete sopra è solo una forma di una gondola. Unica, facilmente riproducibile, una volta capito il trucco.

Quindi la prima cosa utile che vi posso insegnare per disegnare è cercare di non "leggere" quello che state guardando, ma solo di vederlo per com'è.
Un po' di esercizio con delle immagini rovesciate vi aiuterà a capire quando state disegnando quello che vedete e quando invece la vostra mente interferirà con quello che state disegnando.

Ovviamente questa tecnica aiuterà solo con le riproduzioni e non serve per creare dei disegni originali, ma vi aiuterà a capire che non esiste qualcosa di simile a non saper disegnare, manca solo la giusta educazione a vedere le cose. Inoltre, una volta imparato a vedere le cose, a distinguere le forme, sarà più facile riprodurle e dare una personale interpretazione di ciò che si vede.
La prossima volta:
Trucchi per disegnare gli occhi!

P.s.: Qui c'è l'immagine originale, se volete fare un confronto.

P.p.s.: ecco uno snoopy per un po' di allenamento facile:


15 marzo 2010

Accusare per primi


Vi sarà sicuramente capitato di sentirvi dire, almeno una volta nella vita, "tu non chiami mai", o "è colpa tua se ho fatto così".
Vi sarete chiesti come mai siete sempre voi ad essere in difetto e a sentirvi rinfacciare qualcosa, vero?
Beh, la risposta è semplice: chi accusa per primo ha ragione.

E' stato scientificamente dimostrato che al mondo esistono due tipi di persone, gli accusatori e quelli che si sentono in colpa. Gli accusatori vivono in un mondo perfetto in cui loro sono gli unici esseri superiori, dotati di sensibilità e finezza, maltrattati dal rude mondo esterno che non li degna neanche di una chiamata.
Quelli che si sentono in colpa, sono persone normali, che quando si sentono accusare, si fermano a pensare se effettivamente qualcosa di sbagliato l'hanno fatto. Non pensano neanche che possa essere tutta colpa della fervida immaginazione degli accusatori.

Quando incontrate un amico che non vedete da tanto tempo, se lui comincia a lamentarsi delle vostre assenze, usate la vostra migliore faccia di onice, presa dall'apposita tasca nel cappotto, e rispondete:

- Anche tu non ti fai mai sentire, ma almeno io ho la decenza di non fartelo pesare.

Aspettate che la mascella del vostro interlocutore ritorni al posto normale e poi sorridete candidi, aggiungere "imbecille" è a vostra discrezione.
O ancora meglio, e qui è questione di tempi e di esperienza, ditelo voi per primi. Diventate accusatori.
Per chi ancora non è esperto in materia, saprete che la persona con cui state parlando sta per accusarvi quando la sua bocca forma una "O".
Voi dovrete essere rapidi, decisi. Non lasciate neanche che inizi.

Purtroppo ad accusare ci si prende la mano quindi si parte dal rinfacciare agli amici di non averti risposto ai messaggi e si finisce per dare le colpe agli altri per ogni proprio errore.
Non c'è problema.
Basta non essere "gli altri".

E poi soprattutto, quando accusate, ricordate di addossare agli altri le vostre colpe, otterrete così, infatti, due risultati utilissimi.
Primo, non sarete costretti a sentirvi in colpa e a giustificarvi.
Secondo, potrete usare le argomentazioni dell'altra persona, se vi sembrano valide, in caso di necessità.
Inoltre ricordate che non esiste una cosa come "un'accusa inverosimile". Anzi, più è inverosimile più sarà difficile destreggiarsi e scappare dalla trappola.
D'altra parte anni di dibattito politico dovrebbero aver chiarito a sufficienza questo concetto...

Ed è per questo che accuso J. Cole di aver ucciso il colonnello Mustard, nella biblioteca, col candelabro.
Aha.