29 ottobre 2010

Vive la revolution

Lo so che tutti voi vi state chiedendo che fine abbia fatto o che ne sia stato del concorso notarile che dovevo affrontare.
Questo sarà un post fiume, perché voglio scrivere tutto, finché è ancora chiaro e fresco nella mia testa.

La notizia è ancora freschissima. Il concorso notarile è stato sospeso e molto probabilmente verrà annullato, perché la commissione ha dettato una traccia che era stata già usata da una scuola notarile solo tre settimane prima.
Questo è quello che accaduto, raccontato da uno che era là.

Innanzitutto i numeri.
Le notizie parlano di più di 3000. La cifra più giusta è sui 6000 candidati presenti al concorso, divisi in due padiglioni alle fiere di Roma. Io ero nel padiglione 7, candidati da L a Z.
Si dice ci fosse il figlio di La Russa, ma non ho visto il suo nome tra i banchi.
Per chi non lo sapesse, il concorso notarile si divide in tre prove: atto di civile, commerciale e successioni. Ogni giorno una diversa, sorteggiata a caso il primo giorno.
Gli esami si svolgono solo a Roma e durano tre giorni. Ogni giorno per la prova danno otto ore dalla dettatura. La dettatura non può finire dopo le quattro del pomeriggio in quanto, considerando le otto ore concesse, il compito sforerebbe nel giorno successivo.
Ogni giorno viene sorteggiata la traccia, tra altre tre chiuse in busta, alla presenza di tre candidati.
Bisogna essere presenti dalle otto del mattino, ma la traccia viene dettata normalmente verso mezzogiorno.
Si finisce alle otto di sera.

Primo giorno, Civile.
Le prime cose strane: A qualche ora dall'inizio, annunciano i commissari che qualcuno è riuscito a passare con un codice commentato con la giurisprudenza (vietato al concorso) nonostante i controlli effettuati libro per libro. Si chiede ai candidati di presentarsi spontaneamente a consegnare il codice, pena l'espulsione. Non riesco a vedere se qualcuno adempie. La polizia di sorveglianza non può farlo e i commissari dovrebbero passare tra i banchi ad esaminare.
Qualche tempo dopo annuncia la commissione, sempre al microfono, che la polizia sta rilevando l'uso di cellulari. Si prega di spegnerli, pena l'espulsione.

Secondo giorno, Successioni.
Viene dettata una traccia che, scoprirò solo più tardi, era praticamente identica (e intendo con differenze così sottili da non essere praticamente influenti sulla trattazione) ad una che era stata usata in un corso tenuto da una scuola notarile di Roma, giusto questo ottobre, non più di tre settimane fa.
Non hanno cambiato i nomi, non hanno cambiato l'ordine delle cose da fare. Era praticamente la stessa.
Il compito si svolge in maniera relativamente serena.
La sera, sul forum più frequentato dagli aspiranti notai la notizia si sparge immediatamente.

Terzo giorno, oggi.
La maggior parte della protesta si è svolta nel padiglione 8, dove era la commissione.
I cancelli sono stati aperti alle otto e mezza, ma non si è avuta notizia della commissione fino a l'una.
Già al loro arrivo sono stati accolti da molti fischi.
Molte persone si sono avvicinate al banco della commissione e si sono lamentate.
Ogni volta che un commissario provava a leggere la nuova traccia era costretto ad interrompersi a causa dei fischi e delle lamentele.
Una commissaria ha a più riprese minacciato i candidati di espulsione, dicendo che chi fosse stato trovato in piedi sarebbe stato mandato fuori, invitando le forze dell'ordine presenti a prendere le generalità.
Col passare del tempo la situazione è andata degenerando.
La dettatura non era più possibile e attraverso il microfono continuavano ad arrivare le minacce della commissaria.
Ha accusato i protestanti di interruzione di pubblico servizio, di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, di essere incivili, di "Non fare onore alla classe cui vorrebbero appartenere." NOI.
Boati di urla si sono sollevati in entrambi i padiglioni.

Hanno detto di aver messo a verbale che alcuni candidati "impedivano la dettatura rivolgendo alla commissione insulti generici", anche se devo dire che gli insulti che ho sentito non lo erano tanto e quello più gettonato era "buffoni" (siam sempre persone a modo, noi...)
Hanno detto di aver messo a verbale le lamentele rivolte secondo cui "sussisteva una certa somiglianza tra la traccia presentata il giorno prima ed una certa traccia redatta da una scuola".
Hanno detto, solo verso la fine, di aver messo a verbale che la traccia dettata il giorno prima e quella della scuola erano quasi identiche, ma hanno sostenuto di aver redatto la traccia "ex novo" la mattina, e che la somiglianza era casuale (enormi boati di urla, fischi e insulti non generici) e che era stata sorteggiata dai candidati, e che si sarebbero riservati la possibilità di annullare la prova.

Hanno persino provato a ingannare le persone del padiglione otto, sostenendo in due occasioni, che la traccia nel nostro padiglione era stata già dettata e che noi stavamo già scrivendo il compito.
Per far sentire la nostra solidarietà e il fatto che anche noi non stavamo affatto lavorando all'altro padiglione che protestava abbiamo incominciato a battere le mani sui tavoli, fischiare e urlare.

Hanno minacciato di nuovo di espellere chi si fosse trovato in piedi e mi ha detto un poliziotto che a quel punto i candidati del padiglione 7 si sono seduti e si sono messi a sventolare i fogli e a fischiare.

Sempre la stessa commissaria ha detto che avrebbe preparato delle fotocopie da farci avere della traccia per potere comunque procedere col concorso.

Nel nostro padiglione, c'era chi si lamentava, chi era sperduto, chi aveva già fatto la traccia della scuola e voleva continuare e chi voleva continuare anche senza aver fatto la traccia con quella scuola.
Chi aveva sentito e compreso qualche brandello della traccia cercava di avvantaggiarsi scrivendo qualcosa, gli altri protestavano fra di loro o con i poliziotti, non essendo presente in aula neanche un membro della commissione.
Quando si è sollevata la voce che qualcuno era in possesso della fotocopia della traccia, le persone si sono buttate come avvoltoi.
La situazione di stallo stava continuando da ore, ma si stavano avvicinando le tre e mezza. La dettatura di una traccia può prendere molto tempo, e non potevano superare il limite delle 4 del pomeriggio, per cui alle quattro meno venti un commissario ha cominciato a leggere la traccia (leggere, non dettare), e non si è fermato neanche di fronte alle proteste di leggere più piano, di fronte ai fischi e alle urla che coprivano la voce o al fatto che la voce non arrivasse bene da noi.
Sapevo dove voleva arrivare.
La sua voce si è fatta improvvisamente più chiara verso la fine, dove in un momento di silenzio ha detto: "La dettatura della traccia è stata completata alle ora 15 e 59. I candidati hanno tempo fino alle 23 e 59 per redigere l'atto."
Boato di urla, fischi, incazzature, delusioni e frustrazioni.
Ci siamo accalcati verso le uscite per cercare di capire cosa succedeva.
Dopo dieci minuti di confusione pura, un commissario riprende la parola e dice: "Il concorso viene sospeso. Mancano le condizioni per proseguire."
Dopo altri cinque minuti si è presentata nel nostro padiglione la commissaria di sopra, dicendo di aver portato le fotocopie della traccia da svolgere. Evidentemente impegnata a farle, si era persa gli ultimi sviluppi.
Non capiva perché ce ne stavamo andando.
Quando ha comunicato con gli altri membri della commissione ha detto soltanto che non sapeva neanche se il concorso era sospeso o del tutto annullato.

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Ora, prima di chiudere voglio dire giusto una cosa. Se avessero voluto aiutare Qualcuno, con una traccia, non avrebbero certo scelto una traccia tanto famosa. Dietro questo io vedo la sciatteria e anche della malafede, ma non il desiderio di favorire qualcuno in particolare.
La situazione, per me per certi versi rincuorante, ha del tragico.
Mi rincuora vedere qualcuno che, di fronte a delle ingiustizie e delle disparità, abbia ancora la forza di alzare la testa e protestare, e farlo tanto da vincere, anche se solo per questa volta.
Mi rattrista vedere la meschinità di molte persone, come alcune che ho visto, che hanno detto "la traccia era su internet, se non l'hai vista, sono cazzi tuoi.", o quella di altre persone che preferiscono tenere la testa bassa e sopportare comunque tutto questo, con la speranza di essere premiati prima o poi, come cani maltrattati dai padroni.
Mi dispiace in genere per tutte le persone che spendono anni della loro vita in questa impresa e mettono tutto il loro impegno, anche trascurando la propria vita e i propri affetti, e che poi si vedono ripagati in questa maniera.
Io posso dire di esserne uscito bene, non appartenendo alle persone dell'ultima classe e avvicinandomi molto di più a quelle della prima.

Probabilmente tutto questo porterà ad un cambiamento. In peggio. Le prove diventeranno ancora più difficili e le possibilità di riuscire si assottiglieranno, ma per un giorno abbiamo fatto storia.
Questo è quello che è successo.

16 ottobre 2010

Compatibilità

Avete presente quanto trovate una persona attraente e non sapete perché?
Beh, forse è meglio continuare a non saperlo:



Cliccare sull'immagine per ingrandirla.
Fumetto di Zach Weiner, tradotto da me.

01 ottobre 2010

The Path: Carmen

Siamo arrivati a Carmen, e ve lo dico subito, è una delle ragazze che mi è piaciuta di meno.
Come al solito ecco la biografia dal blog degli sviluppatori:

Avendo lasciato alle spalle il proprio corpo da bambina, lei si diverte a mettere in mostra la nuova Carmen. E' pienamente cosciente delle teste che si voltano quando passa. Lei offrirà persino un po' di più da osservare. Una mossa col bacino. Un ammiccamento. Ma niente di più. A Carmen piace pensare a se stessa come una femme fatale, forse. Ma dentro sa che tutto quello che vuole è solo un po' di attenzione. Magari da un uomo avvenente e focoso. Che possa tenerla al sicuro. Tenerla stretta. Con una forza che si approssimi alla violenza. Non c'è bisogno che sia sregolato come lei, ma non farebbe male.


C'è bisogno di dirlo? Lei troverà quello che cerca, ma quello che cerca non è probabilmente la cosa migliore che poteva capitarle. Non puoi sempre avere quello che desideri, cantano i Rolling Stones, e certe volte è per il meglio.


Carmen è una ragazza abbastanza cresciuta, ma sembra viziata, superficiale, bisognosa di attenzione, sicura del proprio aspetto e insicura per tutto il resto. Cerca qualcuno che la ammiri e la veneri, d'altra parte sa di essere bella (convinta lei).
Non c'è molto da scoprire in lei, perché anche quello che dice nel bosco continua soltanto a rivelare una forte superficialità e un discreto egocentrismo. Anche quando esprime il bisogno di qualcuno, è un bisogno allo stesso tempo carnale ed egoista. Vuole fare sesso, e vuole che la persona con cui lo fa la veneri. Bah.

IL LUPO
Il lupo di Carmen sta in una piccola radura del bosco in cui ci sono due tende, una normale e una più piccola, di colore rosso, in cui si aggira la ragazza in bianco, un piccolo fuoco e un capanno chiuso. Neanche a dirlo il lupo di Carmen è un boscaiolo. E citando il sito di Carmen  "l'uomo che ci doveva salvare è il distruttore".


C'è da dire che non è difficile da capire che questo sia un lupo. Arriva una ragazza al tuo campo in mezzo al bosco e tu continui a cercare di abbattere degli alberi che non cadono mai.
A differenza degli altri lupi, questo sembra proprio deciso a non fare nulla a Carmen. Ad avvicinarsi a lui, Carmen gli ruba il cappello (un berretto da baseball rosso e nero con il logo del lupo) e lo indossa. Lui la guarda per un momento, come a dire "ma chi mo fa fà?" e continua a darci di accetta. Nella radura si può cercare di aprire il capanno, ma è chiuso. Si può cercare di interagire con la ragazza in bianco, ma Carmen non sembra interessata, non vuole giocare. Le uniche cose con cui si può interagire sono delle birre che l'uomo ha lasciato accanto alla tenda, e il fuoco.
Visto che qui il lupo non sembra interessato ad ammazzare Carmen, tanto vale prendersi una birra ed andare al fuoco:



Ma davvero non pensi ad altro?
Vabbè.
Aspettando abbastanza a lungo lì seduti, senza fare nulla, il boscaiolo capirà che non ce ne andiamo finché non c'ha cacato e si avvicina. Si siede accanto a noi e si comincia a bere. Dissolvenza.

LA CASA DELLA NONNA
Poteva mai andare bene quello?
Quando si sveglia, Carmen sembra avere un gigantesco dopo sbronza: si tiene le mani dietro il collo, unite e guarda verso il basso. Ti aspetti che da un momento all'altro chieda un'aspirina.
La casa della nonna presenta subito diversi elementi strani come una sega circolare al posto del ventilatore all'entrata, o le croci rosse sulle porte, come quelle che si segnano sugli alberi che devono essere abbattuti.
Carmen, invece di salire, va verso il basso dove incontra:


Una piscina, con un albero tagliato e delle sedie dentro, con dell'acqua che gocciola e una sedia come un trono sopra dei materassi?
Perfettamente normale, vero?
Solo io comincio a pensare a questo punto che la nonna dovrebbe dire due parole all'architetto?
Va bene, avrà un significato anche quello che spero di trovare prima di arrivare alla fine del post.
Continuando a camminare si entra in un corridoio stretto, che sale, con le pareti di legno, Si vedono ancora le stesse X rosse, che indicano quali alberi devono essere tagliati.
Si sente rumore di seghe, martelli e gemiti. Sì, gemiti come in un rapporto sessuale.
Prosegue il giro nel corridoio di legno (che per un attimo torna ad affacciarsi sulla piscina, ma da un'altra direzione) e poi si entra in un altro corridoio, invaso stavolta dai rami. Si sale ancora finché non si arriva di fronte a una grossa testa di cervo appesa ad una parete di fronte a noi, una botola sul pavimento e delle asce incrociate sulle pareti.



Uhm. Va bene, ci penso dopo.
Si passa per un secondo da uno stanzino con il tappeto arrotolato che non desta il minimo sospetto che ci sia un cadavere dentro, e si apre una porta su un corridoio con una gigantesca sega rotante conficcata in una parete, dove ha lasciato un taglio di tutto rispetto.


Se solo fosse meno inclinata poteva servire come comodino.
Poi si cammina su dei tronchi che da un lato sono in fiamme (interessante modo per riscaldare la casa, forse poco economico) e si entra nella stanza di Carmen:

 (sapete, come direbbe Freud, un grosso tronco che trapassa il ventre di una persona stesa in un letto a volte  è solo un sigaro)


La cosa che attira l'attenzione non è la cenere che cade dal cielo, direi. Un albero molto grosso spunta dal letto. Si intravede sotto le coperte la forma di una persona, l'albero passa dalla pancia. Le pareti della stanza sono sollevate e si intravedono delle poltrone rivolte verso il letto e degli alberi sullo sfondo.

Dei tre flash che si intravedono alla fine, nessuno è molto confortante: in uno c'è Carmen che è sdraiata con le gambe da un lato e il corpo dall'altro, in un altro c'è il boscaiolo con l'ascia alzata, nell'ultimo Carmen ha una croce rossa sulla fronte.


LA MIA INTERPRETAZIONE
Ehm.
Non doveva parlare con gli sconosciuti. Fine.
...
...
Non basta?
Quello che mi ha appassionato di meno di questa ragazza, rispetto alle altre, è il fatto che c'è poco simbolismo. Lei non è strettamente parlando un "archetipo" di donna. La sua non è una metafora, è una storia. La storia di una ragazza come tante, troppo conscia e fiduciosa del suo aspetto fisico, troppo vuota ed egoista per relazionarsi in maniera matura con le persone. Desidera attenzione, sempre, e non importa se sia il giusto tipo di attenzioni. L'importante è che non sia ignorata.
Quando arriva nella radura fa di tutto per distogliere dal lavoro il boscaiolo, il quale (c'è da dire) fa di tutto per ignorarla, lasciandole prendere anche il cappello.
Alla fine fanno sesso (e a giudicare dai gemiti che si sentono dentro la casa, sembrerebbe anche consensuale) eppure sembrerebbe facile dire che sia quello il problema, ma non credo. E allora cos'è il suo lupo?

"Non ogni tipo di attenzione è buona?" o "Mai bere e flirtare?"
E' difficile trovare una morale profonda per una ragazza tanto superficiale.
C'è qualcosa nella sedia messa come trono sopra i materassi di fronte alla piscina, come per dire che per lei questo è tutto un gioco, in cui lei è la regina; lo specchio d'acqua rappresenta il suo narcisismo e il tronco con le sedie rappresentano... un tronco con delle sedie (ok, ci rinuncio).
Per me è difficile inquadrarla, forse perché non mi piace come tipo. In ogni caso, se a voi quelle immagini hanno suscitato qualche idea in più, ditele pure, che sono le benvenute.


E ora il filmato per il fallimento:



Per il successo:



E la canzone dei Rolling Stones, che ci sta sempre bene: