25 agosto 2011

The Path: Scarlet

Riprendo per portare alla fine l'analisi di The Path, gioco indipendente e dai contorni onirici, interrotta ormai quasi un anno fa con l'esame di Carmen.

Ora tocca a Scarlet, la sorella più grande.
Vediamo la sua biografia sul blog degli sviluppatori:


Scarlet è la più grande delle sei. La primogenita. In una famiglia con una madre invisibile. Una discreta responsabilità. Responsabilità che lei affronta con determinazione, senso del dovere e orgoglio. Ha diciannove anni. Dovrebbe probabilmente godere quello che le è rimasto della gioventù. Ma con cinque sorelle più piccole, una più ribelle dell'altra, qualcuno deve mantenere l'ordine e la stabilità.
Non che Scarlet non desideri condividere il peso. O un momento di silenzio. Un momento di silenziosa comprensione con un'anima gemella. Un momento di vera unione. La sua solitudine è un segreto che lei porterà nella tomba. Prima di quanto si aspetti.

Pensieri positivi in chiusura, eh?
Comunque, Scarlet è una ragazza matura che si è presa la responsabilità della famiglia sulle spalle, visto che la madre è assente. Ma è un ruolo quasi naturale per lei, e anzi da alcune cose che dice sembra piuttosto fissata con la pulizia e l'ordine:
("Non capisco quelli che pensano che la natura sia meravigliosa. E' disordinata, puzza e ti fa perdere")

Un altro elemento che emerge è che dietro tutto l'impegno e le responsabilità lei vorrebbe solo un po' di tempo per se stessa, per la musica, l'arte, per i propri passatempi e per avere un posto perfettamente pulito e ordinato tutto per sè.

IL LUPO
Il lupo di Scarlet si trova in una radura con un piccolo teatro ed un piano.
Appena ci si avvicina si alza dal pianoforte e va ad appoggiarsi ad un palo tra le panche di fronte al palco di pietra. Provando ad avvicinarsi non succede nulla, ma sorge già qualche dubbio:


Questo lupo è un uomo o una donna?
E' giovane o vecchio?
Ha i capelli bianchi e lunghi, il viso sembra giovane però.
Il vestito è scuro e lungo, ma ha delle fasce verde chiaro sulle braccia e le sue labbra sembrano troppo rosse perché quello non sia del rossetto. Messaggi contrastanti in cui di sicuro non aiuta molto lo stile. Parte di questa androginia potrebbe essere voluta, parte potrebbe essere colpa dei creatori.

Avvicinandosi al pianoforte Scarlet comincia a suonare e dopo qualche tempo il lupo si avvicina e rimanendo in piedi accanto a lei sembra un po' correggerla e un po' aiutarla a suonare.
Si alza una musica di piano mentre la telecamera lentamente arretra e il sipario si abbassa.

LA CASA DELLA NONNA
Scarlet alzandosi si tiene il braccio destro con la mano sinistra e guarda in basso, sembra stanca più che triste o abbattuta.
Dentro la casa i mobili sono coperti da teli bianchi, e mancano oggetti alle pareti e nelle stanze, aleggia una nebbia bianca. Per terra, salendo al primo piano, messi in perfetto ordine, dei contenitori di vetro occupano tutto il pavimento:



Proseguendo si arriva in un corridoio che passo dopo passo si trasforma in un enorme biblioteca piena di libri ammonticchiati per terra, con gli scaffali vuoti.

Un'altra porta conduce in una piccola stanza con vari strumenti musicali che si muovono, galleggiano e in genere fanno cose da poltergeist.
La stanza di Scarlet è immersa nella foschia, ma sembra la finta nebbia che c'è ai concerti, tant'è che ci sono dei sipari illuminati da dei riflettori che si alzano, al centro nient altro che qualche oggetto coperto da teli bianchi.

LA MIA INTERPRETAZIONE
E' la prima volta che si fa esplicito riferimento alla mancanza di una figura adulta nel gioco.
Non solo, il ruolo assunto da Scarlet sottolinea questa assenza molto meglio di quanto non possano fare le parole.
Lei non solo si sente responsabile di quello che succede alle sorelle, lei "è" responsabile.
Si è presa il carico di tenere sotto controllo la famiglia, l'ordine, l'educazione delle altre ragazze, ma in tutto questo si è dimenticata di se stessa.

Lei desidera ardentemente poter perdere il controllo ed avere tempo per se stessa e per la musica, la sua passione (e a dire il vero un'arte ordinata e controllata che ben si confa al suo spirito).
Io penso che il suo lupo sia vedere il suo desiderio esaudito.
Tutte le sue sorelle sono scomparse, non c'è più nessuno cui lei debba andare dietro, niente da pulire, niente più da ordinare. Tutto è chiuso e fermo, la casa è abbandonata e aleggia la morte nelle stanze.
Solo la musica, la sua passione, in una minuscola stanza scoppia di vita propria che lei stessa non riesce a controllare e che sembra rivoltarsi contro di lei.
E alla fine la sua stanza non è altro che un palcoscenico vuoto. Tutte le cose importanti sono scomparse e non è rimasto nessuno che riempia la sua vita di significato.

Come pensavo io: molto meglio lasciare tutto in disordine.

Il video per il fallimento:

e il video per il successo:

4 commenti:

  1. Va bene.
    Mi manca solo un altro post per chiudere tutto con le ultime riflessioni e poi finalmente questo capitolo è chiuso.
    Fiuuu... c'è voluto un anno ma sembra che sto per chiudere. Meno male...

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  2. Ho sempre paura di perdermi nei videogiochi e non trovare la via d'uscita ... TRONphobia? ;-)

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  3. Al McLaud12:37

    Buuuuuuuh! Basta Mario-videogiochi! Facce ride!

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  4. Un lavoraccio eh? Ti capisco, a volte si prendono impegni che durano una vita :-/

    però è interessante!

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