11 febbraio 2012

Sogni

Cliccateci sopra l'immagine per ingrandire.
Prendetevi il tempo di leggerlo, tanto lo so che non avreste di meglio da fare.

Fumetto originale creato da xkcd, io ho fatto solo la traduzione.

Per chi avesse problemi a leggere, ecco il testo:


1: Dovresti fare più attenzione quello che scrivi. Non si può sapere quando un futuro datore di lavoro potrebbe leggerlo.

2. Quand’è che abbiamo dimenticato i nostri sogni?

1. Che?

2. Le infinite possibilità che ogni giorno offre dovrebbero far tremare la mente. Il semplice numero di esperienze che io potrei fare è incalcolabile, toglie il respiro, e io sto seduto qui ad aggiornare la mia mail. Viviamo intrappolati in dei circoli, riviviamo pochi giorni ancora e ancora, e immaginiamo solo poche strade aperte di fronte a noi. Vediamo le stesse cose ogni giorno, rispondiamo nello stesso modo, pensiamo gli stessi pensieri, ogni giorno una piccola variazione rispetto al passato, mentre ogni momento segue senza sforzo la gentile curva delle norme sociali.
Agiamo come se superando l’oggi, domani i nostri sogni torneranno da noi.
E no, io non ho tutte le risposte. I non so come scuotere me stesso per riuscire a vedere ogni momento cosa potrebbe diventare. Ma io so una cosa: la soluzione non comprende dissolvere ogni mia piccola idea e impulso creativo  per avere la speranza, un giorno, di conformarmi. Non comprende l’attenuazione della mia vita per adattarsi meglio alle aspettative di qualcuno. Non comprende il trattenersi costantemente per paura di scuotere le cose.

2. Questo è molto importante, per cui voglio dirlo il più chiaramente possibile:

FANCULO
A QUESTE
STRONZATE

05 febbraio 2012

Uomini che odiano le donne - Una recensione

Le domeniche sono fatte per girarsi sotto le coperte e cercare di riprendere sonno perché è ancora troppo presto. E' sempre troppo presto.
Le domeniche sono fatte anche per parlare del film che ho visto ieri sera:
Uomini che odiano le donne.


Ammeto di essere andato a vedere questo film con un certo timore.
David Fincher, il regista, ha fatto nella sua carriera film splendidi come Seven e Fight club, e film orribili come Zodiac e Panic room.
Inoltre questo era un film basato su un libro e sul film che ne era già stato tratto.
Quanto questo film sarebbe stato influenzato dai precedenti lavori e quanto invece sarebbe stato di sua mano?
Questo film sarà un Seven o uno Zodiac?
Anticipando la conclusione, posso dire che questo è un buon film, anche se non ottimo, inquietante e violento, ma non ai livelli di Seven, sia come contenuti che come realizzazione (forse anche a causa della produzione non holliwodiana).

("un sacco più avanti!" ora che ci siamo tolti di mezzo questa battuta, possiamo restare seri?)
La storia è parecchio complessa e intrecciata e vede due i protagonisti della locandina incontrarsi solo verso la metà del film.
Il primo è Mikael Blomkvist (interpretato da Daniel Craig), un giornalista che, condannato per diffamazione, accetta di lavorare per un magnate industriale per scoprire chi sia l'assassino della nipote, scomparsa quarant'anni prima durante una riunione familiare sull'isola di famiglia.
La seconda protagonista è Lisbeth Salander (interpretata da una camaleontica Rooney Mara, se non mi credete: questa era lei nel 2009, questa è lei nel film) una giovane hacker dal grande talento investigativo, dall'infanzia problematica e da un presente a tratti ancora peggiore.
Quello che all'inizio sembra essere un semplice giallo presto si tinge di nero. Non si tratta di una semplice indagine su un delitto compiuto molti anni prima, ma di trovare un efferato serial killer.


E questa picchiata in acque gelide è davvero inquietante.
Chi parte aspettandosi un classico enigma della camera chiusa, rimarrà probabilmente deluso.
E' vero che la storia parte da quell'incognita, ma da quel punto la trama si allontana scendendo in oscuri abbissi.
Il protagonista è l'odio e la violenza verso le donne, che viene rappresentato in maniera cruda.
Fortunatamente in questo film la violenza incontra la sua punizione, ma nonostante la catarsi rimane addosso la sensazione di sporco e di ingiustizia per non poter cancellare qualcosa di così sbagliato e ingiusto.
Magari per fare bene queste cose bisognerebbe chiamare il Conte di Montecristo, che quanto a vendetta è il massimo.



Complessivamente il film è ben fatto e, per quel poco che posso dedurre da internet, più aderente al libro del primo film.
Sebbene la fine concluda le vicende relative al mistero della nipote, la storia dei protagonisti rimane aperta, lasciando un leggero amaro in bocca.
Se ci sia da aspettarsi il remake anche degli altri due film della trilogia, dipenderà dal successo al botteghino di questo. Di sicuro non mi dispiacerebbe vedere quali altri misteri Lisbeth e Mikael possono risolvere, e come la loro storia proseguirà, e questo cast con questo regista hanno dimostrato di saper lavorare davvero bene.
Vi consiglio di vedere questo film che vale un bel sette su dieci pieno, con l'avvertimento che alcune immagini crude e scene violente potrebbero dare fastidio ai più sensibili.