11 aprile 2007

Cruelty free

Per fare questo se la devono essere pensata a lungo.
Stavo dando da mangiare a Marcello, il gatto.
Poveraccio gnaulava come un ossesso perchè il cibo secco non gli andava. Gli ho dato un'annusata pure io per solidarietà e in effetti puzzava abbastanza.
Vabbè, dico. Ti do il cibo in scatola, ma non lo dire a mamma.
Immediato raddoppio dei miagolii.
Prendo una scatoletta, l'apro, metto il cibo e mi fermo.
La scatola inclinata, il cucchiaio infilato dentro, Marcello che comincia a placcarmi i polpacci come un giocatore degli All Blacks al Sei Nazioni.
Gli do il cibo e guardo meglio la scatola, dal lato ingredienti e ne sono sicuro, ho letto giusto:

Forse mi sono sbagliato.
Forse non è un barattolo di cibo per animali, ma un rossetto. Una crema per il viso.
Prima di passarmene una manata sul contorno occhi guardo per bene il contenuto.
No.
E' decisamente cibo per animali.

Grossi pezzettoni di carne animale immersi in "succulenta" gelatina animale. Per l'esattezza, come recita poco più sopra l'etichetta, contiene il 45% di carne, di cui anatra 8%, fegato 6% (curioso animale il fegato, di compagnia comunque...) cereali, sostanze minerali (ferro? iodio? cadmio? uranio impoverito?), zuccheri, carragenine (che ignoro cosa diavolo siano, ma ci sono).
Quindi c'è carne. Almeno un otto per cento di anatra...


Hanno ucciso degli animali, li hanno fatti a pezzi, li hanno messi in una scatola (non necessariamente in quest'ordine). Questi pezzi andranno ad alimentare altri animali.
Però i produttori ci tengono a precisare che:
a) il prodotto è stato realizzato "SENZA CRUDELTA'"
b) non è stato testato su animali.

E ora mi chiedo: e su che l'avete testato?
E se non c'è crudeltà, che avete fatto, avete aspettatto che morissero di vecchiaia le anatre?
E il fegato come c'è entrato? Sempre le anatre di prima che hanno fatto donazione di organi?

Ma poi, senza crudeltà, dico io.
Che volevate un gatto vegetariano?
Non è per niente crudele che un gatto uccida e si mangi un coniglio, un'anatra o un pubblicitario, se se li trova davanti.
Magari lo fermerei di fronte al pubblicitario.
Meglio evitare.
Gli rimane un po' indigesto.

"Sono vegetariano non perché amo gli animali, ma perché odio le verdure."
Anonimo - Scritta in un bagno della stazione di Santa Maria Novella - Firenze

2 commenti:

  1. Anonimo13:31

    "Cruelty-free" sulle scatolette di cibo per animali significa che non è stato SPERIMENTATO sugli animali. Infatti ci sono molte aziende che per produrre i cibi per animali fanno esperimenti terribili su cani e gatti, tipo Iams, Eukanuba, Mars e tante altre. Quindi che il cibo che hai dato al tuo gatto sia cruelty-free è un'ottima cosa, credimi!

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  2. Questo l'avevo pensato anche io... Volevo solo sottolineare quello che mi sembrava un controsenso.
    Quali esperimenti si può far su un animale che comunque sarà macellato e cotto e messo a tocchetti nelle scatolette?
    Gli legano addosso il rosmarino?
    Li crescono direttamente nelle scatolette del cibo?
    Che fai lo carezzi e lo coccoli e poi gli tiri il collo? Aspetti che muoia di solitudine?

    Che poi diciamolo, non credo proprio che ci mettano il filetto nelle scatolette, ma gli metteranno grugno, zoccoli, becco, setole, cartilagine... insomma, tutti scarti della produzione della macellazione per gli uomini, ma con molti più coloranti, addensanti, conservanti, aromi innaturali.

    Poi quanto può essere un esperimento che riguardi dare del cibo a un gatto o a un cane per vedere se lo mangia?
    Faranno le ricette per vedere quanto becco d'anatra e segatura possono mettere prima che faccia schifo all'animale...
    I miei gatti fanno di peggio senza essere costretti...

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