30 ottobre 2007

Onanismo

Sui motivi che spingono la Chiesa a vietare la contraccezione e l'autoerotismo molto s'è detto e molto si è scritto.

Ci sono scelte morali o politiche che a volte portano anche ad alcune aberrazioni come l'affermazione che: « La Santa Sede non appoggia in alcun modo la contraccezione o l'uso dei profilattici, sia come sistema di pianificazione familiare sia nei programmi per la prevenzione dell'HIV/AIDS. » (Mary Ann Glendon, capo della delegazione vaticana alla Fourth World Conference on Women [1])

Frase che, se pensata in relazione ai problemi che ci sono nei paesi in via di sviluppo, fa cadere le braccia, ma che vuoi, per salvare la vita, questo e altro...

Il problema, però, dietro all'assoluto divieto di masturbazione sta in quello che una volta aveva detto un comico: "Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che si masturbano e quelli che non lo dicono."
Riconosciuto questo, per capire i motivi di questa ferrea proibizione bisogna andare indietro. Tornare dove questo ha avuto inizio.
Tutto ha a che fare con Onan.
Vecchio testamento, Pentateuco, Genesi.

Secondo la Bibbia, c'erano tre fratelli. Er, Onan e Sela.
Di Sela, vi dico già che non ce ne frega niente.

Il papà di questi tre pargoli, che si chiamava Giuda (come la metà della popolazione ebraica a quel tempo) "prese" una moglie di nome Tamar per suo figlio Er.
A quel tempo, c'erano svendite: capre col 3 per 2, lana col 10% alla cassa, e mogli fai da te.
La ragazza arrivò in scatola da montare, in pieno stile Ikea (che in antico aramaico vuol dire "Jahvè ti vuole mettere alla prova").

Er con pazienza inaudita cominciò a incastrare ginocchio con stinco, rotula con avambraccio, collo con piede.

Jahvè, volendo mettere alla prova Er non aveva fornito il manuale di istruzioni e nella scatola aveva fatto in modo che mancassero delle viti. Mancano sempre, d'altra parte.
Er, stanco di soddisfare le necessità di una mugghiante adolescenza con le pecore del suo gregge, ormai aveva perso il lume della ragione cercando di assemblare Tamar, e imprecava compulsivamente.

Dio:
"Allora, che te ne pare della nuova moglie che t'ho dato?"
Er: "Veramente me l'ha data mio padre."
Dio: "Io ho messo i saldi."
Er: "E visto che c'eri non potevi farla già montata? "
Dio: "Era per metterti alla prova!"
Er: "Per vedere che ne capisce di biologia un pastore? Ma non mi potevi lasciare alle mie capre?"
Dio: "Copulare con le capre è contro natura!"
Er: "E dove starebbe scritto?"
Dio: farfugliando qualcosa "beh... a pagina... nella mia edizione... cioè... se leggi bene... Bisogna interpretare il verbo..."
Er: "Io torno dalle capre."
Dio: "Brutto perverso! Se Dio mette i saldi sulle donne, tu allora non puoi toccare le capre, questo è il mio verbo! E ora va e costruisci tua moglie!"

Col suo comportamento e le sue continue osservazioni su cosa mancava nella Bibbia, Er si rese odioso al Signore, il quale pose fine alle sue soffrenze arrostendolo come un abbacchio il giorno di festa. Giusto quando aveva finito di montarla.

Papà Giuda, non volendo che una moglie appena costruita si buttasse via come vedova, la diede in sposa ad Onan, come era costume a quel tempo.

Dovette blandirlo un po', dicendo le frasi che tutti abbiamo sentito in queste occasioni, tipo: "Prendila che sennò si butta", "Pensa a tutti quegli uomini che muoiono di fame", "E' ancora buona, basta che togli la bruciatura esterna."

Alla fine Onan si convinse.

Giuda esultò, Tamar incrociò le dita e Dio si fregò le mani.
Onan rimase fregato.
Infatti c'era il trucco.
Il costume dell'epoca non era solo che il cognato si sposasse la moglie del fratello, ma, cosa più importante, i figli nati da questa unione sarebbero stati considerati come figli del morto.

In pratica i figli di Onan, sarebbero stati i figli di Er (tristemente noto al villaggio come incula-capre).

Colto da questo dilemma, Onan rimase numerosi notti sveglio.
Guardava Tamar, la quale lo provocava indossando ampie sottane di lana, e si rigirava tra le coperte.
Come fare?
E poi il colpo di genio.

In men che non si dica, Onan si spogliò, saltò addosso a Tamar e incominciò a copulare.
Fuori della tenda Giuda faceva il ballo della gallina per la felicità, Dio ormai si stava voltando dall'altra parte soddisfatto del lavoro, e Tamar stava finalmente raggiungendo lo scopo per cui era stata comprata, quando ad un certo punto Onan si fermò.

Onan: "Nonononononono.....aspè aspè...."
Tamar: "Che c'è? Perchè ti sei fermato?"
Onan: "Sai... E' che non voglio che i nostri figli vengano chiamati Incula-capre."
Tamar: "Beh... neanche io, ma che vuoi fare?"
Onan: "Semplice. Esco prima di venire."
Tamar: "Ma sei sicuro che non s'offende nessuno?"
Onan: "Sicurissimo."
Tamar: "E Dio?"

Il sorridente Onan (detto anche il fratello dell'incula-capre) fu trasformato in una nuvoletta di fumo nell'atto di versare il suo seme per terra. Tamar fu seppellita nel deserto in una notte di luna nuova, in quanto si dice che portasse sfiga.
Giuda puntò tutto su Sela.
Che si scoprì gay all'età di diciassette anni e cambio nome in Giuditta.

Da allora l'onanismo, per qualche oscuro motivo sinonimo di masturbazione, è diventato peccato, così come è diventato peccato ogni tipo di rapporto sessuale che non porti alla concezione di un figlio.
Anche se fai sesso con tua cognata.
E non sono visti di buon occhio neanche gli omosessuali.
Ma questo è un altro discorso.
Bizzarro.

Intanto un consiglio da Kris Wilson.

12 commenti:

  1. Anonimo11:52

    "Siamo nelle mani di Dio, speriamo che non applauda!"
    :D

    Terry

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  2. Anonimo18:34

    Hai superato te stesso.

    non mi chiedere in che senso però..
    ;)

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  3. Grande mariol.!!!!
    Qndo finirò di ridere ti scriverò dell'altro...intanto grazie x avermi fatto uscire dall'ignoranza!
    Fantastica anche la vignetta....aspetta ti rileggo!!!!

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  4. Dal Vangelo secondo Mario. Amen. :pp

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  5. Sono contento che vi sia piaciuta la storia, tra l'altro molto vicina al testo originario della Bibbia... :-D

    Povero Onan. Me lo immagino sorridente, col pisello in mano fatto a carbonella.... porello...

    Comunque trovo utile sapere perchè brucerai in eterno tra le fiamme dell'inferno se compri un preservativo o se ti tocchi nella "zona costume".

    Per la vignetta qualunque riferimento al Ku Klux Klan è voluto.
    A presto con nuove parabole...
    Mario l.

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  6. carinissima la storia! Mi è piaciuta molto e mi sono ammazzato dalle risate! Complimenti!

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  7. grazie mario, almeno adesso capisco tante cose che a catechismo non mi hanno spiegato

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  8. Intruso, al catechismo parlano solo delle conseguenze. Il vero problema sono le cause!!!

    Grazie Greg, sempre lieto!

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  9. fammi sapere quando uscirà la tua nuova edizione della BIBBIA chiaramente illustrata a dovere con le tue vignette avrai molti lettori

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  10. Anonimo09:43

    ma guarda che storia...non si finisce mai di imparare!!^__^

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  11. volevo scriverti altro....ma poimi sono messa a rileggere il post....ed ancora rido!!!

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  12. Anonimo18:49

    Grande!
    veramente complimenti.
    ti "ruubo" il post, ovviamente lo metto con link al tuo blog ;)
    Complimenti.

    http://canyrandagy.splinder.com/

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