05 ottobre 2014

Lucy - una recensione

"L'uomo medio usa solo il 10% del proprio cervello. Immaginate cosa potrebbe fare lei con il 100%"

(indossare una parrucca?)

A quanto pare... non molto?
Devo dire che dopo L'uomo d'acciaio onestamente non credevo che ci sarebbe stata una simile delusione delle aspettative così presto.
Voglio dire: Luc Besson, uno dei miei registi preferiti per la sua capacità di fare film d'azione avvincenti, originali e divertenti (e non scordiamoci del suo film di fantascienza, Il quinto elemento) e in generale la sua bravura nel creare personaggi femminili forti e credibili, uno dei pochi, se non l'unico nel mondo dei film ad altissimo budget a farlo (saluto doveroso va a Ridley Scott per la parte di Sigourney Weaver in Alien).

Questo film, invece?

Con questo film Besson ha toppato.
E, intendiamoci, il problema non è (solo) la stupida premessa.

(mettersi delle lenti a contatto colorate?)
Sì, la storia che gli umani usano solo il 10% del proprio cervello è solo questo: una storia.
Usata bene, tuttavia, può anche essere una base discreta per un film fantascientifico (si potrebbe anche obiettare che, fantascienza per fantascienza, la droga/composto magico/altra fesseria assunta faccia funzionare al 200% il cervello, partendo dal normale 100% e così si salta a piè pari 'sta cosa). Ma vabbè, ignoriamo questo.
Il punto è che ci fai con questo potenziale?

(sparare con delle pistole?)

La risposta è non molto.
Voglio dire, nel trailer si vedono alcune scene promettenti, con telecinesi, telepatia e qualche altro superpotere (come capire le altre lingue o vedere le comunicazioni dei cellulari), ma la verità è che il trailer mostra praticamente tutte le scene con i superpoteri.
Tutte.
(fare un inseguimento in macchina?)

Immaginate che vi invitino ad una cena, mostrando una foto di una bella torta. Nella foto la torta sembra molto gustosa e vi aspettate, di conseguenza, che il resto della cena sia a livello, ma una volta arrivati vi accorgete che il resto della cena sono delle ciotole di salatini, due tramezzini col tonno e la torta per quanto carina, è troppo dolce e piena di coloranti.

(stare al computer con venti finestre aperte lo faccio pure io, sentite...)


Ecco, questo è Lucy.
Sembra un film fantascientifico d'azione con il lancio di una protagonista femminile (tanto per cambiare). Quasi una storia di origine di una nuova supereroina, e invece l'azione è un pretesto per filosofeggiare in maniera spicciola sul potenziale umano, l'origine della specie, la destinazione dell'uomo e altro.
E' praticamente impossibile ignorare il pretesto del 10% del cervello, visto che periodicamente fanno vedere Morgan Freeman che pontifica, di fronte ad un pubblico rapito di una università francese, cosa potrebbe succedere se utilizzassimo meglio il nostro cervello.
Anzi, a conti fatti, sembra che l'azione sia il pretesto per poter parlare del cervello umano.
Peggio ancora, tutto il film è un continuo collasso della trama, piena di buchi e cose senza senso.

Nei primi dieci minuti del film si dovrebbe spiegare come Lucy venga a contatto con la droga e stabilire il cattivo. Ecco come il film si presenta:

Lucy (Scarlett Johansson) dovrebbe essere una studentessa a Taipei, non si sa come, perché, cosa faccia o come si mantenga. Anche perché non capisce neanche una sola parola della lingua. Uhm?
Passa il suo tempo facendo feste con abuso di alcol e droga, e in una di questa ha conosciuto un paesano, Richard, che la coinvolge, contro la sua volontà, nella consegna di una valigetta misteriosa. Ok...
Mentre lei va a consegnare, lui viene ucciso da dio sa chi, senza alcun motivo e non si parlerà mai più di lui. (chi gli spara? Da dove? Perché?) Uhm?
Lei viene portata in una stanza di un albergo dove la persona che deve ricevere la valigetta, un boss della malavita locale, non sapeva di dover ricevere nulla. Non sa cosa contenga. La fa aprire a Lucy sotto minaccia armata e si scopre che dentro c'è una droga azzurra. Si scopre, inoltre, che il boss aspettava questa droga. Ma scusa...
Che questa droga è stata preparata da un dottore, che poco dopo si troverà nello stesso palazzo (e allora perché spedirla con una valigetta data ad un tossico americano?) Uhm...
Il dottore e il boss decidono di usare Lucy e altri tre sventurati come cavie per trasportare la droga in altri paesi tenendola nello stomaco dopo averli aperti e richiusi (invece di prendere degli scagnozzi ben pagati e disposti a farlo per lavoro, facendogliela ingoiare in dei palloncini come succede normalmente?) Uhm...
Tuttavia Lucy, invece di essere mandata all'aeroporto come tutti gli altri, viene portata in una specie di prigione dagli scagnozzi per violentarla (Uhm?!)

Questo circa nei primi dieci minuti.
Insomma, tante piccole (o grandi) inconsistenze che in un buon film d'azione sarebbero state forse tollerabili, in questo continuano a sommarsi e fanno perdere ogni interesse. Nulla viene spiegato o giustificato: perché Lucy non si occupi dei cattivi una volta per tutte con i superpoteri, per esempio, perché abbia bisogno di avere accanto a sè un poliziotto francese, visto che è perfettamente in grado di fare TUTTO, perché deve convincere quattro scienziati di chi è e cosa è in grado di fare, e così via.

In conclusione.
Non vedetevi Lucy.
Non merita.
Se proprio avete dubbi, guardatevi il trailer che riassume tutte le principali scene con effetti speciali, non c'è altro che meriti in questo film.
Guardatevi (o riguardatevi) piuttosto Alien, il silenzio degli innocenti, 28 giorni dopo, Nikita, Leon, il quinto elemento.
Altri film che meritano, con donne forti e scene d'azione interessanti, trame più curate.
Non vedetevi questo film.
A presto.

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