26 giugno 2007

Avidità e Avarizia


Molto spesso avidità e avarizia vengono confuse. Errore comprensibile perchè spesso questi due difetti vanno a braccetto (vedi immagine allegata).

Chi è avido vuole avere più di quello che ha.
Chi è avaro non vuole dare quello che ha.

La differenza sembra minima e invece c'è un abbisso in mezzo.
Faccio due esempi.

Io voglio fare il notaio perché sono avido. Voglio avere molti soldi per poterli spendere tutti. Quindi sono avido, ma non avaro. Il mio sogno sarebbe quello di guadagnare abbastanza da fare da mecenate. Potere finanziare tutte le attività culturali e artistiche che mi piacciono, così che almeno qualcuno possa campare d'arte. Mi piacerebbe anche aprire una libreria, e, beh, se avanzassero ancora soldi una radio. Anche in perdita, solo per il piacere di farlo. Ok, potrebbero essere spesi meglio, ma comincerei così, poi si vedrà.


La mia Capa, invece è avara. Mortalmente avara. Non dico quel tipo di avaro che non paga i praticanti (nel mondo dei praticanti creerebbe un tremendo stupore il contrario).
E' quel tipo di avaro che fa uno studio nuovo e non ci mette l'aria condizionata perchè costerebbe troppo (oggi il termometro segnava 38 gradi e 90% d'umidità, con vento di scirocco), anche se abbiamo clienti anziani, anche se il negozio di videonoleggio automatico ce l'ha, cazzo pure la fruttivendola ce l'ha...
Quel tipo di avaro che non paga una donna delle pulizie per sistemare lo studio dopo i lavori di ristrutturazione e il trasloco, ma fa pulire alle segretarie.
Quel tipo di avaro che paga la ditta dei trasporti per portare i mobili dentro lo studio, ma che fa sistemare gli scaffali e le scrivanie al proprio fratello e all'altro praticante (e la mia schiena deve ringraziare che ero a Pisa quando c'è stato il trasloco che sennò era la volta buona che me la giocavo e noi praticanti mica siamo assicurati).
Quel tipo di avaro che paga le collaboratrici 400 €, ma vuole i due euro di resto perchè così è sulla busta paga.
Quel tipo di avaro che poi si "scorda" di rimborsare la benzina alla ragazza che si deve fare 10 chilometri al giorno per arrivare al lavoro, anche se glielo aveva garantito.
Quel tipo di avaro che non dà l'assenza per malattia. Quel tipo di avaro che piuttosto dice alle segretarie: "organizzati con le altre ragazze per recuperare le ore più avanti". Dice.
Quel tipo di avaro che anche se avrà speso al massimo tre mesi di stipendio per rifare tutto lo studio ha alzato i prezzi degli atti perchè vuole rifarsi subito di quello che gli hanno tolto, i mariuoli.
Quel tipo di avaro che "mi dispiace farmi pagare da quella vecchina, ma intanto..." e poi fà gli sconti agli amichetti suoi, e vabbè fare gli sconti lo farei pure io, ma evitami l'ipocrisia.

Ma ecco.
L'ammiraglia, in tutto questo, non è avida.

Come? direte voi. Una come lei non vuole avere soldi a palate?

No.
Non molto almeno.

A lei il suo lavoro piace. Lei non lo fa per i soldi. Sul serio.
Si ammazza tutto l'anno prendendosi una sola settimana di vacanze (quella di ferragosto), esce (leggi: usciamo) di là alle nove di sera, quando non più tardi, ogni giorno solo perchè è una stacanovista.

C'è da aver paura, eh?
Mah...
Alla fine di tutto mi sa che mi comprerò un ventilatore portatile e andrò al 'lavoro' in bermuda. Se proprio va male, mi sa che farò una colletta nello studio e il condizionatore ce lo pagheremo noi, che si sa, i notai non guadagnano un granchè.......

6 commenti:

  1. Anonimo10:52

    ma siamo in studio assieme??...scherzo, comunque anche gli avvocati non è che siano noti per la loro generosità...che poi, accumulano, accumulano, non si godono la vita (il mio neanche a ferragosto va in vacanza), e poi quando saranno vecchi, e non avranno più la forza di afre niente, come spenderanno i soldi accumulati??pagandosi l'ospizio??che vita triste...

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  2. Anonimo14:02

    Bravo Skiopone! Sottoscrivo in pieno... certa gente non sa campare...

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  3. Ma gli avvocati d'estate lavorano pure? Ma quando chiudeva il tribunale non prendevano le ferie?!
    Mah... brutte persone.
    Come dicevo sotto (in questo post http://strana-mente.blogspot.com/2007/06/siediti-sulla-sponda-del-fiume.html) guadagnare i soldi non è il fine. E' il mezzo.
    Vivere bene è il fine.

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  4. Anonimo22:35

    Io vorrei vivere di arte.. ti devo sposare per questo o rientro nel gruppo di beneficiari? :-)
    Non mi rispondere và..preferisco non sapere. R.

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  5. Anonimo00:52

    aaaa..... io sono tra quelle che ha mollato un lavoro cosí.....

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  6. Anonimo01:06

    senza avidita' la gente non lavorerebbe, ne tanto meno studierebbe. senza avarizia, potremmo invece stare meglio tutti quanti.
    Il fatto strano e interessante in tutto cio', e' che nella storia, fatta da aristocratici, nobili e ovviamente ricchi e proprietari terrieri, infine governanti, l avidita', e' stata fatta risultare una caratteristica negativa nell individuo, mentre l avarizia una cosa accettabile. Se ci pensate bene e' ben chiaro il perche' di chi detiene il potere attraverso il denaro e la classe lavorante....

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