22 maggio 2009

Cthulhu for president

Preparatevi ad un post a due mani moooolto lungo (una "o" per ogni cinque minuti di lettura o giù di lì). Post a due mani: i McLaud brothers di nuovo al lavoro... Prima ci sarò io con la parte leggera di questa discussione, poi verrà Al che si occuperà invece della parte seria.
Prendetevi il vostro tempo, ma vi consiglio di leggerlo tutto, anche a rate.
Vostri, Mario e, per la prima volta ufficialmente in un blog, Al McLaud.

---


Le elezioni europee si stanno avvicinando e con esse siamo chiamati nuovamente alle urne con il relativo dilemma etico. Chi votare? PD? PDL? Radicali?
Nel panorama politico attuale le persone non fanno nemmeno più finta di fare qualcosa di attraente per richiedere il voto. Da tempo ormai la scelta non viene fatta tra candidati i cui programmi siano più o meno aderenti alle nostre aspettative, ma quale tra essi forse ci farà meno male mentre è al governo.
Da troppo tempo siamo costretti a scegliere, insomma, il minore dei mali.

Ma è giunto il momento di dire basta!
Perché scegliere il minore dei mali?
Scegliete Cthulhu!

Cthulhu, ve lo posso assicurare, è certamente il peggiore dei mali. Progenie del male proveniente da altri mondi, esso dorme nella sua prigione d'acqua sotto gli oceani e sogna di portare distruzione e morte su tutta l'umanità da eoni. La sua mole è quella di una montagna, solo guardarlo può portare alla pazzia.
Cthulhu si è candidato all'europee e ha già un suo programma per quando, grazie ai vostri voti potrà, finalmente uscire dal suo sonno nella bara d'acqua delle profondità oceaniche e portare la fine dei giorni sulla Terra.
E adesso qualche domanda sul suo programma per capire meglio chi è Cthulhu.

- Quale posizione terrà Cthulhu nei confronti del testamento biologico?
- Il Grande Antico è favore della morte degli individui principalmente se causata da lui e se preceduta da decenni di follia e dolore, trova però che gli umani che siano troppo deboli per sopportare le sue torture non siano divertenti, per cui questi dovranno essere tutti uccisi il giorno della sua ascesa.

- Cosa pensa Cthulhu delle energie rinnovabili?
- Cthulhu pensa che bruciare i bambini per produrre energia sia una sua prerogativa, così come distruggere il pianeta, per cui bandirà i metodi di produzione energetica che potrebbero ridurre il suo divertimento con gli umani.

- Cthulhu pensa che la globalizzazione sia un male?
- Quello che Cthulhu pensa nel suo sonno d'acqua potrebbe rendere pazzi metà degli uomini della Terra nel tempo di un battito di ciglia e il male è solo lui.

- Cosa farebbe Cthulhu per tutelare i prodotti locali contro il fast food?
- L'Orrido Immortale odia i fast food, lui ama divorare le anime delle persone nel corso di eoni, consumare ogni residua sanità nel genere umano poco alla volta, regione per regione, assaporando le differenze di ogni carne e ogni mente.

- Cosa farà Cthulhu per il riscaldamento globale?
- Farà scendere le fiamme dal cielo e bollire il sangue di tutti i miscredenti, trasformerà l'acqua di fiumi in olio bollente e la terra su cui camminate in piombo fuso.

- Si batterà Cthulhu per il riconoscimento dell'uguaglianza tra uomini e donne?
- Per Cthulhu non c'è differenza tra uomini e donne, sono tutti giocattoli e cibo nei suoi orridi tentacoli che oscureranno il cielo e soffocheranno la speranza.

- Se Cthulhu verrà eletto quali provvedimenti assumerà per l'infanzia?
- Cthulhu macellerà i vostri primogeniti.
- Questo non sarà discriminante verso gli altri figli?
- Non per molto.

- Come si pone Cthulhu nei confronti delle altre religioni e delle loro interferenze nel campo medico scientifico?
- Non esiste altro dio all'infuori di Cthulhu. Lui lo sa. Per questo motivo annienterà ogni persona che crede in altre entità all'infuori di lui

- Secondo Cthulhu gli embrioni sono già esseri umani?
- Cthulhu trova che gli embrioni non siano divertenti quanto i veri esseri umani e quindi per lui non contano come tali, inoltre lo sfamano appena.

- Qual è la ricetta di Cthulhu per superare l'attuale crisi economica?
- Il Sommo Dormiente trova che la crisi sia una cosa buona e non farà assolutamente nulla per eliminarla. Anzi cercherà di alimentarla con ogni suo mezzo, così da portare il panico nel mondo intero.

- Ci saranno vantaggi per averlo votato?
- Morirete per ultimi.

- Non ho mai sentito parlare di Cthulhu, dove altro potrei informarmi per conoscerlo meglio?
- Tu morirai per primo tra infinite soffrenze. Comunque sebbene esista da sempre Cthulhu, il primo a parlarne pubblicamente è stato Lovecraft. Qualche altra informazione seppur non sempre veritiera (soprattutto quando afferma che Cthulhu sia stato creato dallo scrittore) la troverai qua.

Ricordate dunque, il 6 e 7 giugno, quando sarete nelle urne, non scegliete di votare il minore dei mali. Scegliete il peggiore.

Scegliete Cthulhu.



p.s.: una rappresentazione realistica di Cthulhu potrebbe fare esplodere i vostri bulbi oculari, per questo si è preferita un'immagine amichevole che non tenesse troppo conto del normale alone di morte e follia che circonda il Sommo Antico.

----
----

Su richiesta di Mario, farò qualcosa che ancora non avevo fatto in vita mia: scrivere un post. Non solo, sarà per giunta un post su un argomento particolarmente controverso quale le prossime elezioni europee.

Mario vi avrà sicuramente già fatto divertire, ma, poiché in lui alberga una neanche tanto celata tendenza al sadismo, ha ben pensato di farvi patire ora propinandovi le mie riflessioni in proposito.

Cercherò di essere breve e di concentrare gli argomenti, scusandomi fin da ora per la schematicità e per alcune affermazioni che potrebbero apparire eccessivamente categoriche.

1) Le istituzioni europee sono antidemocratiche: contrariamente a quanto sostenuto (forse per non sfigurare davanti ai figli) anche nel sito istituzionale ( http://www.europarl.eu/ ), il parlamento comunitario NON è "un attore importante e di rilievo nel processo decisionale dell'Unione europea". Il medesimo sito, però, ci dà anche un'informazione veritiera, ossia che il parlamento rappresenta "l'unica istituzione dell'Unione europea eletta direttamente".
Senza descrivere dettagliatamente il ruolo del parlamento tra le istituzioni comunitarie, né soffermandomi sulle bizantine procedure legislative che entrano in gioco non appena il parlamento UE potrebbe concorrere a decidere su un testo normativo di un certo rilievo (ma se proprio volete farvi del male, eccovi dei riassuntini: qui oppure qui ), sia sufficiente riportare quanto scritto sempre sul sito istituzionale: "Va rilevato che, in effetti, per le questioni cosiddette sensibili (fiscalità, politica industriale, politica agricola, ecc.), il Parlamento europeo esprime soltanto un parere consultivo".
Ma allora è proprio vero! Il parlamento conta così poco che loro stessi sono costretti ad ammetterlo! Senza contare, oltretutto, che la "Commissione europea [...] ha il monopolio dell'iniziativa normativa": quindi non possono scegliere nemmeno su cosa deliberare!
Svelata in estrema sintesi la scarsità del peso specifico del parlamento, resta però da vedere chi è che decide in realtà, ossia la Commissione ed il Consiglio.

- Il Consiglio è composto, volta per volta, dai capi di stato o di governo, oppure da esponenti dei governi dei singoli paesi (es.: se si discute di agricoltura, saranno presenti i ministri dell'agricoltura; se si discute di giustizia, i ministri della giustizia...).

- I componenti della Commissione, in breve, sono nominati dai governi degli stati membri, con un limitato intervento del parlamento europeo. In teoria, s’impegnano ad agire nell’interesse generale dell’Unione e a non ricevere istruzioni dai governi nazionali. Nella realtà, molti commissari hanno ricoperto rilevantissime cariche politiche in patria e sono legati a doppio filo con gli interessi nazionali, politici ed economici. Non solo, da qualche tempo a questa parte, la Commissione è diventata una specie di area di riciclaggio di premier variamente trombati, come è stato per Prodi ed ora con Barroso.

Quindi, il vero potere sta nelle mani di organi sulla cui composizione noi non influiamo affatto. O, per meglio dire, influiamo nel momento in cui concorriamo alle elezioni nazionali, da cui scaturiranno i parlamenti e, di seguito, i governi che comporranno o decideranno chi fa parte della Commissione e del Consiglio. Alla luce di tutto ciò, sostenere che sia ancora rinvenibile una sia pur remota legittimazione democratica è una conclusione che nessuno studioso si sogna seriamente di condividere.
Quando votiamo nelle elezioni politiche nazionali dovremmo tenere bene in mente che chi pensiamo di eleggere solo "in casa", in realtà avrà una cospicua influenza in seno alle istituzioni UE. Molto maggiore di quella che potrebbe avere un europarlamentare.

Ora, però, è troppo tardi: e forse già solo questo potrebbe essere un buon motivo per reagire criticamente a queste elezioni.

2) Il diritto europeo entra a casa nostra: anche questo è un argomento spesso usato, ma alla luce di quanto ho detto prima, potrò soffermarmi abbastanza brevemente. Certo, il diritto di origine comunitaria ormai permea molteplici aspetti dei nostri ordinamenti giuridici e della nostra vita quotidiana (basti pensare al denaro che usiamo) e sarebbe quanto meno auspicabile potere concorrere alla sua formazione. Tuttavia, come già accennato, questo diritto è primariamente prodotto dalla Commissione e dal Consiglio, e solo in talune limitate occasioni, il Parlamento può interloquire per alterare l'esito del procedimento legislativo. Non stupisce, quindi, che sia fortemente diffusa la sensazione che il diritto comunitario sia il prodotto di una burocrazia, più che di una democrazia.
Una burocrazia, peraltro, estremamente manipolabile (e concretamente manipolata) dall'interesse politico o da quello di potenti lobby economiche (banche, società farmaceutiche, chimiche, petrolifere, alimentari...).

3) Le elezioni europee come test elettorale nostrano: le istituzioni comunitarie ed il loro funzionamento risultano tanto lontane dalla conoscenza e dal sentire comune che i partiti politici in lizza si sono sentiti legittimati a sforzarsi decisamente poco in termini contenutistici per chiarire quale sarebbe stato il loro programma a Strasburgo. In effetti, dai mezzi di comunicazione di massa risuona più che altro l'enfasi riposta su questa tornata elettorale come strumento per tastare il polso all'elettorato italiano.

Premesso provocatoriamente che normalmente l'affluenza alle urne in questo tipo di elezioni è talmente bassa, che forse un sondaggio potrebbe raccogliere un campione rappresentativo più ampio ed affidabile, questo palese travisamento della funzione elettorale non fa altro che rivelare l'elevato disinteresse che i partiti politici nutrono per l'Unione Europea. Non sembra infatti risultare altrettanto importante cosa si farà nella camera parlamentare comunitaria, quanto poter proclamare una (quanto meno inattendibile) schiacciante superiorità in patria.

Perché assecondare allora la volontà di chi interpreta e manipola i risultati di questa prossima elezione per trarne conferme o smentite sulla politica interna?

4) Le regole? Non fanno per noi italiani: è sufficiente dare uno sguardo alle liste dei candidati di tutti i maggiori schieramenti per constatare la presenza più o meno massiccia di soggetti che, una volta eletti, si troverebbero in una situazione di incompatibilità, ricoprendo altri ruoli politici in patria; rispetto a questi incarichi dovrebbero optare di abdicare, oppure di rimanere attaccati allo scranno.
Non so se questo sia un fenomeno esclusivamente nostrano, anche perché non posso permettermi il lusso di perdere tempo ad esaminare le liste dei candidati straniere (che comunque non potrei votare). Ad ogni modo, ciò testimonia lo sprezzo che i nostri politici dimostrano per le regole delle competizioni elettorali: candidandosi per cariche che sanno di non potere/volere ricoprire, svolgono un mero ruolo pubblicitario di attrazione del consenso, mentre rendono assolutamente opaco capire chi saranno effettivamente i "rincalzi" eletti.

Non solo, pur non essendo ciò probito dalla legge, si assiste in più liste a fenomeni di candidature multiple, in virtù delle quali si garantisce ai soggetti favoriti il sicuro ingresso nel parlamento europeo, contribuendo però ancora una volta a rendere fumoso ed imprevedibile chi sarà effettivamente eletto nelle varie circoscrizioni.

5) Le preferenze sono una burla di cattivo gusto: non è privo di significato il fatto che nelle liste siano inseriti in posizione di spicco i candidati di cui si auspica l'elezione e che tra costoro si possano reperire soggetti incompatibili, con candidature plurime ed eventualmente anche appena usciti dal consesso parlamentare in cui aspirano di tornare. Chi si trova oltre il sesto o il settimo posto generalmente è un illustre sconosciuto e quindi presumibilmente non accumulerà mai un quantitativo di preferenze tale da consentirgli di essere eletto direttamente (ossia, a meno che non sia "ripescato" per rinuncia di chi lo precede). E' praticamente certo che sarà eletto chi sta in cima all'"hit parade", anche se la sua statura e rilevanza politica è perfino inferiore a quella di chi lo segue.

Che cosa significa, poi, poter esprimere una preferenza quando la caratura dei candidati è spesso dubbia o scadente? Non posso parlare dettagliatamente dei "riciclati", dei politici di professione, dei parenti, dei cortigiani e delle cortigiane (presenti non solo nel PDL...), dei soggetti dalla moralità o dalla fedina penale più o meno sudicia...

La preferenza, strumento essenziale per un'elezione veramente democratica, qui rappresenta poco più che l'adesione a scelte prestabilite.

In chiusura, sono consapevole di aver scritto troppo (per alcuni) e di aver detto troppo poco (per altri), e mi scuso con gli uni e con gli altri. Resto a disposizione di tutti per ogni ulteriore chiarimento e per discuterne proficuamente, però mi preme concludere lanciando un invito: bisogna opporsi sia alla nostra classe politica, sia all'attuale conformazione delle istituzioni UE.

- Non votare non farebbe in alcun modo emergere la protesta: l'astensionismo può essere interpretato in migliaia di modi differenti.

- Una scheda bianca non sarebbe significativamente distinguibile dall'astensionismo.

E' perciò necessario votare ed annullare la propria scheda lanciando un messaggio preciso, che, per quanto mi riguarda, sarà questo: "Rifiuto le istituzioni europee antidemocratiche e non concorro alla farsa della loro formazione. Disprezzo il comportamento dei partiti politici italiani nel formare le liste di candidati. Biasimo l'avvilimento del voto che si realizza in queste elezioni, per il loro fine e per la lettura che ne danno i partiti politici. Il cambiamento è necessario".

...oppure, se volete, votate Cthulhu!

8 commenti:

  1. Innanzi tutto complimenti a tutti e due, il post non era troppo lungo o barboso, ma chiarissimo ed esauriente. Questo è un campo in cui sono davvero ignorante, quindi mi ha fatto piacere un post così specifico. Che dire...la situazione è davvero deprimente, nn mi sento di aggiungere altro, anche in merito alla mia non-conoscenza. Voterò per Cthulhu, almeno non spara cavolate...

    RispondiElimina
  2. Alle Europee quest'anno andrò a votare con una tale sfiducia verso il mio partito che quasi mi porta sulla strada dell'anstensione ma, come già ben osservato, non votare non è nè un segnale di ribellione, nè utile.
    E' bene che sull'argomento si abbiano le idee chiare ( a dire il vero le idee si confondono quando ci si rende conto, anche in minima parte, della situazione). Mi consola il fatto che avevo già raccolto qualche informazione, quelle poche che ci propinano quotidianamente sono confuse, ambigue e fuorvianti. Il post è scorrevole e molto chiaro, anche i link rimandano a schemi di immediata comprensione quindi doppi complimenti.
    Alla luce di tutto questo comunque resto convinta che andrò a votare per il partito.. Chtulhu lo escludo a priori perchè non fa altro che mangiare e dormire e - quando non si dedica a nessuna delle due attività - semina panico e confusione. Niente di nuovo rispetto ai politici che abbiamo adesso, inoltre è troppo egocentrico ed in questo mondo in due si sta stretti..
    ù.ù.

    RispondiElimina
  3. Il problema è che Cthulhu è già stato eletto....


    Grande Lovecraft

    RispondiElimina
  4. Labbors09:49

    Mhm... è inutile dire che non sono daccordo con quest'analisi.
    La democraticizzazione dell'UE è un processo graduale che sta portando pian piano ad avere un Parlamento con sempre più poteri e sempre più rappresentativo.
    Passerà del tempo, non si può avere tutto e subito.
    Per questo motivo bisogna votare e far votare:
    DdL-PpD-DDT (Democratici delle Libertà - Parlamento più Democratico - Diritti dai Terroni)e come preferenza, scrivete e fate scrivere: Labbors!DdL-PpD-DDT: noi sappiamo tutelare i nostri diritti!Cchju pilu quasi pe' tutti... e 'nto culu all'opposizioni e a De Santis... ah! Vastasu! (cit.)

    RispondiElimina
  5. Veronica: ci siamo impegnati nei rispettivi ambiti per dare il meglio. Pensa che persino io non mi sono addormentato leggendo la parte di Al, questo vuol dire che deve aver fatto un buon lavoro!
    :-D

    p.s.:Cthulhu non spara cavolate, non spara affatto. Fa tutto a mano, dice c'è più gusto.

    Nuvola, è vero che l'attività di Cthulhu è già portata avanti dai nostri politici, ma solo a livello amatoriale. Loro sono i turisti della domenica della distruzione, mentre Lui ci lavora su da parecchio. E' una bella differenza!
    :-P

    Baol, e no, e no... non confondiamo. Ce ne saremmo accorti se Cthulhu fosse salito al potere.
    Per esempio per il fatto di poter vedere coi nostri occhi l'interno dei nostri polmoni.
    Sono sicuro che ci sia solo un imitatore al governo.
    Ave al male maggiore!!!

    Labbors, ma perché aspettare tanto tempo per vedere la democrazia nell'unione europea, quando si potrebbe avere l'apocalisse subito?

    Se non funziona comunque il piano Cthulhu, punto sul CPPM (Cchiù Pilu Pi Mia) partito sempre affidabile.
    O il caro vecchio Nessuno di pisana memoria:
    TUTTI PROMETTONO, NESSUNO MANTIENE, VOTA NESSUNO.
    Dè.

    RispondiElimina
  6. McLaud23:48

    Nella mia veste di coautore di questo post, mi ricopro anch'io vezzosamente dell'autorità di rispondere come mi pare e piace agli altri commentatori.

    Ragione per cui:

    @veronica: fa piacere sapere che è servito a qualcosa scrivere tutto questo papello. Se volessi sapere altro, chiedi pure: noi risponderemo. Cthulhu, invece, potrebbe "graziarti" con una magnanime follia.

    @Nuvola: non so quale sia il tuo partito, ma il tono rassegnato di chi sostiene "voto comunque il mio partito" mi fa subodorare quello spirito di pessimistica adesione che solo un sinistroso può avere.

    In realtà, non suggerisco di astenersi, ma di protestare vivamente attraverso l'annullamento della scheda elettorale. Infatti, in queste elezioni, per i motivi che mi sono sforzato di sintetizzare (e per altri ancora che vengono sempre in mente una volta finito di scrivere), ogni manifestazione valida di voto è inutile.
    In breve, il parlamento europeo non conta niente e chi ci siederà lo farà nella maggior parte dei casi immeritevolmente.
    Bisogna protestare contro questo stato di cose...oppure attendere sereni l'apocalisse con Cthulhu.

    @Baol: Lovecraft è grande, ma Cthulhu lo è molto di più e potrebbe aversene a male (anzi, sicuramente se la prenderà) per essere stato pretermesso.
    Essendo seguaci del suo culto, potremmo comunque convincerlo a ridurre le tue pene di qualche millennio...con un indulto paranormale.

    @Labbors: due cose:

    1) adoro quando scherzi;
    2) parlando sul serio, dove trovo la tua lista? Sai, alla fine ho deciso che esprimerò comunque un voto "utile".

    @Mario: ma Cthulhu ha qualcosa a che vedere con gli zombie?

    RispondiElimina
  7. Al: devo ancora trovare qualcosa che non abbia a che fare con gli zombie.

    RispondiElimina
  8. Mah...forse hai ragione...però...con Cthulhu saremmo già morti...quindi mi sa che è quello che stiamo vivendo, il male maggiore...mumble mumble

    RispondiElimina