Va bene.
Il mio dubbio era, lo faccio questo post, o per ricominciare fare discorsi seri non sono il caso?
Poi mi sono chiesto, ma di chi è questo blog, il mio o il vostro? (non rispondete)
Il bene e il male così come sono visti nei libri. Motivazioni e obiettivi dei cattivi.
La speranza è di riuscire a tirare fuori un discorso mezzo sensato su questi argomenti.
Libri presi in esame: Il signore degli anelli - Tolkien; Harry Potter - Rowling; I guardiani della notte - Sergej Luk'janenko; Il conte di Montecristo - Alexandre Dumas (padre).
Ovviamente questo discorso mi porterà a fare rivelazioni più o meno importanti, per alcuni libri, cercherò di avvisarvi in tempo.
L'idea era trattare solo i primi due, ma pensandoci su si sono uniti anche gli altri. Ovviamente il discorso potrebbe allargarsi a dismisura, proprio per questo è meglio cominciare finché è piccolo e non ne ho perso completamente il controllo.
Mi hanno sempre affascinato i cattivi, ma raramente sono arrivato a comprenderli nelle loro azioni e nelle loro motivazioni.
Tra questi risalta Sauron, il cattivo supremo del Signore degli anelli. Lui vorrebbe l'Anello, per avere più potere di tutti (come recita la poesia dell'anello: Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli, Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli).
Motivazione: Non c'è motivazione più semplice per le sue azioni. E' cattivo perché è cattivo e fa il cattivo per avere più potere e... diventare ancora più cattivo. I suoi servitori sono quasi tutti sue creature, quasi tutte generate attraverso la magia e la corruzione del male, quindi è inutile interrogarsi sulla loro fedeltà alla causa, non essendo altro che propagazioni di Sauron stesso.
L'obiettivo di Sauron è quello di devastare completamente la Terra di Mezzo e uccidere tutto quello che è bello e buono.
Verrebbe da dire: ok, e poi?
Sì, una volta dominati e soggiogati tutti gli altri, bruciati i campi e ammazzati gli animali. Poi? Sauron però non è umano, neanche lontanamente. Non ha neanche un corpo. E' solo un distillato di pura malvagità, di desiderio, di brama per il suo anello.
Chi ha bisogno di motivazioni quando si è un occhio di fuoco pieno di puro male?
Non è che non potrebbe vivere in un mondo senza nulla.
Certo sarebbe parecchio noioso, ma tant'è.
Voldemort (alias Tom Riddle)
E qui saranno necessarie alcune rivelazioni dalla trama dei libri.
Motivazione 1: Quello che tutti sanno fin dall'inizio è che Voldemort è molto cattivo (tanto cattivo che nessuno vuole neanche chiamarlo per nome... mah...) e che vuole uccidere Harry perché non è riuscito ad ucciderlo la prima volta che ci aveva provato.
Se vi pareva deboluccia la motivazione di Sauron... Beh, con questa scusa, la Rowling ci campa praticamente fino al quinto libro; anzi, della storia di Voldemort se ne parlerà solo un poco nel sesto e interamente solo nel settimo e ultimo libro della serie.
Infatti sui motivi che avevano spinto Voldemort a cercare di uccidere Harry la prima volta non se ne parla che verso la fine della saga.
E qui arrivano gli spoiler.
Motivazione 2: Voldemort è nato da una maga e da un umano, l'umano che era stato irretito con pozioni d'amore, non vorrà né la madre, né il figlio. Lei morirà, lui crescerà in un orfanotrofio, pieno di odio e rancore, finché non viene portato a Hogwarts (la scuola dei maghi), lì diventerà incredibilmente potente e incredibilmente più bastardo.
La sua infanzia lo porterà a desiderare un mondo della magia elitario destinato ai soli maghi purosangue, e il dominio dei maghi sui non-maghi.
Harry Potter c'entra perché i suoi genitori erano alcuni tra quelli che hanno combattuto Voldemort durante la sua prima ascesa e perché, secondo una profezia, il loro bambino avrebbe sconfitto Voldemort stesso (quinto libro, mi pare).
Più comprensibile come motivazione, già solo per il fatto che E' una motivazione.
Comunque a pensarci bene, tutti gli indizi fanno pensare che lui fosse cattivo a prescindere dall'infanzia che ha avuto (avere una brutta infanzia non porta necessariamente a diventare il nemico dell'umanità, o ci sarebbe una fila infinita al collocamento per quel posto di lavoro)
(Voldemort: con tutto quel parlare di razzismo, in Italia ora avrebbe già un posto in parlamento)
[fine prima parte...]
Il mio dubbio era, lo faccio questo post, o per ricominciare fare discorsi seri non sono il caso?
Poi mi sono chiesto, ma di chi è questo blog, il mio o il vostro? (non rispondete)
Il bene e il male così come sono visti nei libri. Motivazioni e obiettivi dei cattivi.
La speranza è di riuscire a tirare fuori un discorso mezzo sensato su questi argomenti.
Libri presi in esame: Il signore degli anelli - Tolkien; Harry Potter - Rowling; I guardiani della notte - Sergej Luk'janenko; Il conte di Montecristo - Alexandre Dumas (padre).
Ovviamente questo discorso mi porterà a fare rivelazioni più o meno importanti, per alcuni libri, cercherò di avvisarvi in tempo.
L'idea era trattare solo i primi due, ma pensandoci su si sono uniti anche gli altri. Ovviamente il discorso potrebbe allargarsi a dismisura, proprio per questo è meglio cominciare finché è piccolo e non ne ho perso completamente il controllo.
Mi hanno sempre affascinato i cattivi, ma raramente sono arrivato a comprenderli nelle loro azioni e nelle loro motivazioni.
Tra questi risalta Sauron, il cattivo supremo del Signore degli anelli. Lui vorrebbe l'Anello, per avere più potere di tutti (come recita la poesia dell'anello: Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli, Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli).
Motivazione: Non c'è motivazione più semplice per le sue azioni. E' cattivo perché è cattivo e fa il cattivo per avere più potere e... diventare ancora più cattivo. I suoi servitori sono quasi tutti sue creature, quasi tutte generate attraverso la magia e la corruzione del male, quindi è inutile interrogarsi sulla loro fedeltà alla causa, non essendo altro che propagazioni di Sauron stesso.
L'obiettivo di Sauron è quello di devastare completamente la Terra di Mezzo e uccidere tutto quello che è bello e buono.
Verrebbe da dire: ok, e poi?
Sì, una volta dominati e soggiogati tutti gli altri, bruciati i campi e ammazzati gli animali. Poi? Sauron però non è umano, neanche lontanamente. Non ha neanche un corpo. E' solo un distillato di pura malvagità, di desiderio, di brama per il suo anello.
Chi ha bisogno di motivazioni quando si è un occhio di fuoco pieno di puro male?
Non è che non potrebbe vivere in un mondo senza nulla.
Certo sarebbe parecchio noioso, ma tant'è.
Voldemort (alias Tom Riddle)
E qui saranno necessarie alcune rivelazioni dalla trama dei libri.
Motivazione 1: Quello che tutti sanno fin dall'inizio è che Voldemort è molto cattivo (tanto cattivo che nessuno vuole neanche chiamarlo per nome... mah...) e che vuole uccidere Harry perché non è riuscito ad ucciderlo la prima volta che ci aveva provato.
Se vi pareva deboluccia la motivazione di Sauron... Beh, con questa scusa, la Rowling ci campa praticamente fino al quinto libro; anzi, della storia di Voldemort se ne parlerà solo un poco nel sesto e interamente solo nel settimo e ultimo libro della serie.
Infatti sui motivi che avevano spinto Voldemort a cercare di uccidere Harry la prima volta non se ne parla che verso la fine della saga.
E qui arrivano gli spoiler.
Motivazione 2: Voldemort è nato da una maga e da un umano, l'umano che era stato irretito con pozioni d'amore, non vorrà né la madre, né il figlio. Lei morirà, lui crescerà in un orfanotrofio, pieno di odio e rancore, finché non viene portato a Hogwarts (la scuola dei maghi), lì diventerà incredibilmente potente e incredibilmente più bastardo.
La sua infanzia lo porterà a desiderare un mondo della magia elitario destinato ai soli maghi purosangue, e il dominio dei maghi sui non-maghi.
Harry Potter c'entra perché i suoi genitori erano alcuni tra quelli che hanno combattuto Voldemort durante la sua prima ascesa e perché, secondo una profezia, il loro bambino avrebbe sconfitto Voldemort stesso (quinto libro, mi pare).
Più comprensibile come motivazione, già solo per il fatto che E' una motivazione.
Comunque a pensarci bene, tutti gli indizi fanno pensare che lui fosse cattivo a prescindere dall'infanzia che ha avuto (avere una brutta infanzia non porta necessariamente a diventare il nemico dell'umanità, o ci sarebbe una fila infinita al collocamento per quel posto di lavoro)
Obiettivo: scopo di Voldemort (subito dopo il condivisibile "uccidere Harry") è dominare il mondo dei non maghi con un pugno di ferro ed imporre regole razziste e xenofobe su maghi e non maghi. Chiaramente è una variante del cattivo alla Hitler, ma è troppo cliché per affascinarmi e convincermi. E poi al settimo libro è anche un po' tardi per intrigare veramente.
(Voldemort: con tutto quel parlare di razzismo, in Italia ora avrebbe già un posto in parlamento)
[fine prima parte...]
Toc toc...Posso?!
RispondiEliminaMi permetto un'osservazione su Voldemort (tra l'altro dopo il film sto rileggendo il sesto...), perchè su Sauron posso solo accettare le tue parole.
L'infanzia difficile non è tanto perchè abbandonato mi pare, se no, d'accordo, ne sarebbe pieno il mondo, ma forse anche il rendersi conto di essere diverso (parli con i serpenti, muovi le cose, e questo genera paura nei tuoi simili, e mella mente di bambino questo diventa un modo per difenderti dal mondo che hai già scoperto non essere un posto del tutto meraviglioso). E anche così la condizione non è completa, l'attento lettore stabilirà presto un'analogia tra l'infanzia di Harry e quella di Tom (anche il nostro eroe parla la lingua dei serpenti e vive una condizione familiare non proprio idilliaca), e vedrà con i suoi occhi gli esiti diversi, come dice lo stesso Silente a proposito della Profezia ad Harry, siamo sempre noi a decidere il nostro destino, con le nostre azione, e non c'è profezia (o infanzia) che tenga.
Scusa l'intrusione, ho il brutto vizio di puntualizzare, e l'argomento ha richiamato il mio interesse!
Beh, innanzitutto, per motivi di spazio e di tempo (e di spoiler) tutte le ricostruzioni dovranno essere un po' semplificate rispetto alle trame.
RispondiEliminaPer cui ad esempio è vero che di Sauron e dei suoi motivi si sa poco e nulla, ma lui incarna il male come entità, non un antagonista reale. La sua semplice presenza nel mondo influenza tutti in maniera diversa.
Gli effetti del suo semplice essere si riverberano per tutta la terra di mezzo e cambiano alleanze, amicizie, fanno impazzire, creano odi intensi, attriti, lotte.
Il viaggio della compagnia è un viaggio verso il male e le sue forme, e anche se non c'è mai un confronto diretto con Sauron la sua presenza è sempre e ovunque, e per ognuno è qualcosa di differente.
E qui, per me, sta il bello del libro.
E' vero, la Rowling ha messo molte somiglianze, all'apparenza tra Voldemort ed Harry, ma ci sono anche grandi differenze.
Il padre di Voldemort non voleva figli e odiava la madre.
Al contrario la famiglia di Harry (per quanto lui non l'abbia conosciuta) era una famiglia idilliaca e lui non l'ha potuta conoscere per colpa di Voldemort.
Ma come dicevo, Voldemort sembra cattivo a prescindere dal suo passato.
Non ci dice esattamente come vivesse nell'orfanotrofio (al contrario sappiamo benissimo come vivesse Harry), ma fin dall'arrivo di Silente si capisce che già aveva fatto del male (rubare o usare la magia a fini offensivi). Il periodo passato ad Hogwarts ha solo aumentato la sua brama di potere, le sue conoscenze di magia oscura, e la sua cattiveria.
Inoltre apparteneva ad una famiglia di per sè elitaria e razzista, e contro questo sembra ci sia poco spazio per la redenzione (vedi anche Draco Malfoy mai veramente redento, anche se non completamente cattivo). Era il diritto di nascita di Voldemort a renderlo cattivo, come il fatto che parlasse serpentese.
Alla fine sembra che Voldemort dovesse essere cattivo, non che lo sia diventato.
Almeno questa è l'impressione.
I cattivi godono nel fare del male, altrimenti non lo farebbero e purtroppo non è solo fantasia... comunque l'analisi delle personalità che emergono da alcuni libri fornisce interessanti spunti di riflessione e pertanto mi aggiungo tra i sostenitori per incoraggiarti.
RispondiEliminaCome hai osato paragonarmi ad una putain semianalfabeta inglese, sporco baffetto italiano!
RispondiEliminaScrivi l'altro post e ti scaravento addosso pazzi strafatti di crack e viagra il Conte, D'Artagnan ed i suoi amichetti, Richelieu e chi più ne ha, più ne metta!
Ma che bel post!
RispondiEliminaPer quanto riguarda Voldemort mi sento di aggiungere solo che Tom Riddle dalla famiglia materna ha ereditato una tara mentale (come si diceva una volta). Lo zio e soprattutto il nonno vengono descritti come due violenti squilibrati. Questo spiegherebbe soprattutto la sua tendenza al sadismo e alla prevaricazione presenti fin da bambino. Se non ricordo male si accenna a sue violenze nei confronti di animali e altri bambini (Tutte le puntate di "Criminal minds che ho visto mi saranno servite a qualcosa).
Quindi per concludere: Voldemort è stato abbandonato, è cresciuto senza genitori, ma era già pazzo di suo.
L'esperto di Tolkien tra noi due sei tu, ma devo dire che non ho mai pensato a Sauron come all'antagonista reale. La sua mi è sempre sembrata una figura fittizia, anche poco interessante. Per quanto mi riguarda il vero cattivo de "Il signore degli anelli" è l'anello stesso. Che possiede un potere di controllo, corruzione e fascinazione davvero perverso e pericolosissimo.
@ Jane, in effetti ci mancava solo da dire che faceva la pipì a letto e aver visto i genitori fare sesso, e avevano messo ogni possibile indizio per il futuro serial killer.
RispondiEliminaQuesta della tara me l'ero scordata, comunque a ben pensarci lui pazzo e violento nel senso stretto del termine non è. Lui è lucido e cattivo, fa molta violenza, ma non è esattamente violento.
Poi sempre per quanto riguarda l'ereditarietà della caratteristica Buono/Cattivo, si trova in tutte le famiglie: Potter, Malfoy, Paciock, Black (salvo uno), Weasley (salvo uno).
E vendendola da questa angolazione anche le eccezioni perdono un po' di senso, più che diversificare la storia (o saranno i miei occhi oscurati dal pregiudizio).
Per quanto riguarda il signore degli anelli in effetti un paragrafo a parte meriterebbe anche l'anello (con relativi spoiler). La malvagità che trasuda dall'anello contamina ogni essere che ci va anche solo vicino.
La cattiveria e il male in generale, divengono diffusi, più che centrati in Sauron, ma in fondo è sempre lui la causa (direttamente o indirettamente).
Quindi è lui che ho preferito trattare alla fine.
@ Mammachefatica, benvenuta nel mio blog!
Capiti bene dopo l'estate, che finalmente sto riprendendo a scrivere più seriamente quissù.
Spero di continuare e approfondire il discorso anche grazie ai vostri apporti e vedere poi cosa ne uscirà.
A presto,
Mario l.
@ Al posseduto Di' ciao al mio piccolo amico! SONO ANCORA IN PIEDI!!! Me ne sbatto delle vostre pallottole!!
Quando ho letto nel giro di poco più di un mese tutti 7 libri di Harry Potter (e loro ammetto con molta vergogna) avevo un'impressione positiva. Ma manco di altre figure per fare paragoni ed è per questo che non voglio attribuire troppi meriti alla Rowling se non quello di avermi fatto saltare la voglia di leggere altri libri.
RispondiEliminaIn attesa di Tolkien sto per finire il Conte di Montecristo:
quel tipo di cattiveria mi affascina. Voldemort in confronto è uno sfigato cattivone.
Il resto de la compagnia dei malamente lo vedrò dopo..non voglio leggere troppe anticipazioni! :D
Alla fine con tutti i suoi difetti Harry Potter di sicuro non è un brutto libro, anzi.
RispondiEliminaMa non è neanche stupendo, e con un occhio critico e una conoscenza un poco più ampia della letteratura in generale i difetti risultano evidenti.
Se comunque riesce a spingere le persone alla lettura meglio, ce n'è sempre bisogno.
:-D
Per quanto riguarda i prossimi libri di spoiler cercherò ancora di farne il meno possibile.
Non vedo l'ora di fare il caro Conte...
Lui sì che è un personaggione!
Interessante riflessione. Ti dico la mia: Harry Potter è un libro per ragazzi e ho avuto la fortuna di leggerlo anno dopo anno, dagli 11 ai 18 anni. Ogni cosa rimanda alla vita di un adoescente particolarmente sensibile, solo che ci si trova in ambiente magico...insomma ti permette di crescere sognando. Queste le motivazioni per le quali credo Harry Potter sia un ottimo libro per ragazzi e quindi per nulla paragonabile al Signore degli anelli. Tornando al maghetto...Voldemort non è il male in sè per sè, non è il cattivo per eccellenza, è l'ostacolo, la cattiveria che confusamente si inizia a incontrare quando si cresce.
RispondiEliminaDa accanita fan della Rowling non citerò più il maghetto più famoso di Inghilterra (l'ambiente non è favorevole ;)) ma mi veniva da chiederti: nella scelta dei personaggi cattivi non hai scelto dei personaggi "troppo cattivi"?
RispondiEliminaMi spiego meglio, quelli che hai fin qui descritto sono comunque delle personalità così malvagie da non essere verosimili, quelli che si definiscono di solito "larger than life", non sarebbe più interessante vedere dei cattivi realistici, e dunque più complessi?!
@ Clode: Beh, potevo scegliere sempre delle persone cattive a un livello più umano, ma le motivazioni del Cattivo (il villain, l'archetipo del male) sono molto più interessanti, anche perché è più difficile renderle credibili.
RispondiEliminaUn semplice cattivo cercherebbe di fare del male ad una persone per invidia o gelosia, ma come si giustifica la volontà di conquistare il mondo di una persona?
Mi interessava trovare e mettere in luce le contraddizioni della malvagità di questi personaggi (e dei Cattivi in generale) che cercano di dominare e distruggere il mondo, quando vediamo coi nostri occhi che si può essere molto più cattivi anche soltanto cambiando qualcosa.
In ogni caso di sfumature di cattiveria e malvagità anche più umane ne vedremo ne Il conte di Montecristo, che lì di umanità varia ce n'è in abbondanza, con ogni suo difetto (e, anche se raramente, qualche pregio).
Per quanto riguarda Harry Potter, mi spiace ogni volta sembrare così accanito contro di lui, anche perché ripeto, i libri li ho letti tutti e mi sono piaciuti per molte cose, ma avendo un occhio critico vedo male alcuni escamotage narrativi, spesso anche per colpa di preconcetti o aspettative sbagliate...
:-(
@ Veronica,si nota fin da subito come Voldemort sia l'antagonista perfetto di Harry (come si vedrà più avanti con la profezia ancora doveva nascere e già era destinato a combattere).
Ma credo che anche la Rowling quando aveva iniziato non avesse le idee chiare.
Solo successivamente si è definito come malvagio con motivazioni e storia a sè.
Invece il male che si affronta crescendo era tutto quello che non riguardava Voldemort secondo me.
Con i classici cliché del bullismo e della prevaricazione a scuola da parte di alunni e professori (ma non ci sono già abbastanza commedie americane in proposito?), tra l'altro, a differenza del Signore degli anelli, non necessariamente collegati al Cattivo (vedi i Dursley che trattavano male Harry anche se babbani).
La miscela dei due ambienti (giovani studenti e magia) che per lei ha portato tanto successo per me invece rovina entrambi.
Ma questo è sicuramente dovuto alla mia preferenza per i fantasy classici e per l'odio per le commedie all'americana (bulletti, sport e primi amori...), tant'è che tutte le sotto trame romantiche mi sembravano semplici riempitivi, mentre per molti lettori riconosco che erano uno degli elementi portanti.
Manca un libro alla disamina: "Una storia italiana"
RispondiElimina:D