Se siete tutti d'accordo e non avete nulla da aggiungere, io continuerei con l'analisi.
Il terzo libro di cui vorrei parlare è I guardiani della notte, primo libro di una mini saga dei Guardiani (ad ora quattro libri, collegati, ma autosufficienti). Merita una presentazione sia perché probabilmente è poco conosciuto, sia perché merita di essere conosciuto meglio. Qualcuno di voi potrà aver intravisto il film. Toglietevelo dalla testa, per piacere. Non c'entra nulla.
La storia è prettamente fantasy, ma rompe quasi tutti clichè del genere.
C'è la magia e ci sono il bene e il male, questi gli elementi in comune, ma per il resto tutto è diverso.
Innanzitutto è ambientato nel presente, in Russia, e neanche un presente parallelo sconosciuto agli uomini normali (metti Hogwarts), proprio gli stessi esatti luoghi in cui le persone vivono normalmente. La storia comincia proprio sulla metropolitana di Mosca e continua per le strade e gli edifici della città. Il protagonista, Anton Gorodeckij ascolta mp3 col suo ipod, e le citazioni dei testi delle canzoni mi hanno ricordato parecchio i tempi in cui leggevo Dylan Dog e Tiziano Sclavi scriveva le sue ballate a cavallo delle tavole.
La magia è un diritto di nascita. O lo possiedi e sei un Altro o non lo possiedi. La prima volta che si usa la magia si 'sceglie' da che parte stare, a seconda dell'atto magico che si compie.
Bene e male non combattono apertamente, ma convivono in una specie di guerra fredda. Le rispettive parti cercano sempre di avere qualche vantaggio, ma entrambi hanno capito che il proprio avversario è insopprimibile per il bene stesso del mondo, e questo è già un elemento di grande rilievo e novità per il fantasy.
Ma essere un altro della luce o uno delle tenebre non è così facile e lineare come succede praticamente in ogni romanzo fantasy. D'altra parte stiamo sempre parlando di uno scrittore russo.
Infatti essere un Altro delle tenebre in questo mondo non porta necessariamente ad essere cattivo.
Il Cattivo di turno, il capo della Guardia di giorno Zabulon, non è un arcinemico nel senso in cui l'abbiamo visto finora. Raramente porta attacchi diretti ai "buoni", o fare del male a degli innocenti. Spesso aiuta o difende membri dell'altra guardia, si comporta (apparentemente) bene con loro.
Al contrario il capo della Guardia di notte, Geser, è spesso enigmatico, autoritario e alcune volte esasperante nella sua neutralità.
Le motivazioni di bene e male sono chiare: cercare di aver un vantaggio sugli altri, ma le azioni fatte sembrano spesso contrastare con questi motivi.
E come in una partita di scacchi, anche perdere una pedina importante potrebbe essere solo una strategia per una vittoria più grande, ma questo non si scopre fino alla fine.
Anton, protagonista della storia, si sentirà spesso usato dai due capi nella loro infinita lotta tra bene e male e cercherà contro ogni possibilità di trovare una strada umana che riesca a camminare in equilibrio tra bene e male, entrambi in parte giusti (il male nella sua affermazione della libertà dell'individuo, il bene nel tutelare gli altri) e in parte sbagliati (il desiderio di prevalere a qualunque costo da un lato, e le eccessive restrizioni della persona dall'altro).
L'autore, inoltre, riesce a mostrare come in molte persone bene e male siano mischiate, al di là di ogni possibile categorizzazione, anche in coloro che per destino devono appartenere a l'una o all'altra schiera. E in maniera ancora più interessante ci fa vedere che ogni azione (buona o cattiva che fosse nella mente dell'autore) può avere ripercussioni grandemente al di là di ogni previsione.
In definitiva questo è un libro altamente consigliato, sia per l'ottima trama, complessa e ben orchestrata, che per i personaggi credibili (i cui nomi anche se russi son facili da ricordare) e profondi, nonché per i problemi morali di non facile soluzione, e la magia gotica in una Russia moderna.
Cosa volete di più?
[continua...]
Il terzo libro di cui vorrei parlare è I guardiani della notte, primo libro di una mini saga dei Guardiani (ad ora quattro libri, collegati, ma autosufficienti). Merita una presentazione sia perché probabilmente è poco conosciuto, sia perché merita di essere conosciuto meglio. Qualcuno di voi potrà aver intravisto il film. Toglietevelo dalla testa, per piacere. Non c'entra nulla.
La storia è prettamente fantasy, ma rompe quasi tutti clichè del genere.
C'è la magia e ci sono il bene e il male, questi gli elementi in comune, ma per il resto tutto è diverso.
Innanzitutto è ambientato nel presente, in Russia, e neanche un presente parallelo sconosciuto agli uomini normali (metti Hogwarts), proprio gli stessi esatti luoghi in cui le persone vivono normalmente. La storia comincia proprio sulla metropolitana di Mosca e continua per le strade e gli edifici della città. Il protagonista, Anton Gorodeckij ascolta mp3 col suo ipod, e le citazioni dei testi delle canzoni mi hanno ricordato parecchio i tempi in cui leggevo Dylan Dog e Tiziano Sclavi scriveva le sue ballate a cavallo delle tavole.
La magia è un diritto di nascita. O lo possiedi e sei un Altro o non lo possiedi. La prima volta che si usa la magia si 'sceglie' da che parte stare, a seconda dell'atto magico che si compie.
Bene e male non combattono apertamente, ma convivono in una specie di guerra fredda. Le rispettive parti cercano sempre di avere qualche vantaggio, ma entrambi hanno capito che il proprio avversario è insopprimibile per il bene stesso del mondo, e questo è già un elemento di grande rilievo e novità per il fantasy.
Ma essere un altro della luce o uno delle tenebre non è così facile e lineare come succede praticamente in ogni romanzo fantasy. D'altra parte stiamo sempre parlando di uno scrittore russo.
Infatti essere un Altro delle tenebre in questo mondo non porta necessariamente ad essere cattivo.
Il Cattivo di turno, il capo della Guardia di giorno Zabulon, non è un arcinemico nel senso in cui l'abbiamo visto finora. Raramente porta attacchi diretti ai "buoni", o fare del male a degli innocenti. Spesso aiuta o difende membri dell'altra guardia, si comporta (apparentemente) bene con loro.
Al contrario il capo della Guardia di notte, Geser, è spesso enigmatico, autoritario e alcune volte esasperante nella sua neutralità.
Le motivazioni di bene e male sono chiare: cercare di aver un vantaggio sugli altri, ma le azioni fatte sembrano spesso contrastare con questi motivi.
E come in una partita di scacchi, anche perdere una pedina importante potrebbe essere solo una strategia per una vittoria più grande, ma questo non si scopre fino alla fine.
Anton, protagonista della storia, si sentirà spesso usato dai due capi nella loro infinita lotta tra bene e male e cercherà contro ogni possibilità di trovare una strada umana che riesca a camminare in equilibrio tra bene e male, entrambi in parte giusti (il male nella sua affermazione della libertà dell'individuo, il bene nel tutelare gli altri) e in parte sbagliati (il desiderio di prevalere a qualunque costo da un lato, e le eccessive restrizioni della persona dall'altro).
L'autore, inoltre, riesce a mostrare come in molte persone bene e male siano mischiate, al di là di ogni possibile categorizzazione, anche in coloro che per destino devono appartenere a l'una o all'altra schiera. E in maniera ancora più interessante ci fa vedere che ogni azione (buona o cattiva che fosse nella mente dell'autore) può avere ripercussioni grandemente al di là di ogni previsione.
In definitiva questo è un libro altamente consigliato, sia per l'ottima trama, complessa e ben orchestrata, che per i personaggi credibili (i cui nomi anche se russi son facili da ricordare) e profondi, nonché per i problemi morali di non facile soluzione, e la magia gotica in una Russia moderna.
Cosa volete di più?
[continua...]
Due cose:
RispondiElimina1) domani (11 settembre) parto per andare in Portogallo e rimarrò qualche giorno. Tornerò tra voi verso il 16 o il 17.
2) questo è il 299 post e siamo quasi a 39000 visite a questo blog. Un milioni di punti a chi riesce a salvare l'immagine del contatore quando arriva a 40.000 così da postarla sul trecentesimo post!
Se non sapete come fare a salvare lo schermo, basta premere insieme CTRL+Shift+PrtSc (a volte sulle tastiere invece di PrtSc troverete Stampa), poi aprire mspaint o un altro programma per disegnare e "incollate". Salvate il file e inviate.
A presto, Mario
Assolutamente soddisfaciente. Mi ricorda nella distinzione bene-male il Castello errante di Howl...lo conosci?
RispondiEliminaPS:poi controllo che numero sono e nel caso faccio come richiesto!
Bello il periodo Dylan Dog - Tiziano Sclavi
RispondiEliminaAnche 'sto libro non deve essere malaccio...quasi quasi...
Mi hai incuriosita con la tua recensione. Mi sa proprio che ci faccio un pensierino, su questo libro. Sì sì.
RispondiEliminaBuon viaggio e buon divertimento. Intanto mi preparo all'appostamento per cogliere il contatore in flagrante sulla cifra tonda.
Ciao ciao
Dal portogallo con amore (o meglio con una tastiera portoghese)...
RispondiElimina@ veronica, del Castello errante di Howl conosco il film (so che c'e´anche un libor ma non l'ho letto). In effetti anche la´ i personaggi non sono mai del tutto buoni o cattivi, non hanno neanche le caratteristiche tipiche di questi due schieramenti, sono solo parti opposte ognuna con le sue ragioni, ma questa e´ una tradizione orientale, dove si e´ affermata di meno la tradizionale dicotomia dei fantasy occidentali.
@ Baol, in effetti manca anche a me quel periodo. Adesso ho sentito che vogliono rifare un altro film...
Mah... Certe serie arrivate ad un certo punto dovrebbero finire, penso io.
@ Ross, il primo libro si trova anche in edizione economica della mondadori, quindi male che va la perdita e´ poca...
@ tutti: A presto!
Ho letto il servizio sul venerdì di Repubblica, l'attore protagonista è quello che ha fatto superman returns
RispondiEliminae poi non ci sarà Groucho...ma lì lo capisco...è stato un problema di diritti di immagine (si sarebbero svenati credo)