Sono le 9:41 dell'undici settembre 2001.
Due aerei si sono schiantati contro le Torri Gemelle a New York e mentre le fiamme e denso fumo nero si sollevano dalle voragini lasciate dai velivoli nei grattacieli, l'attenzione è rivolta a chi è ancora dentro.
Richard Drew è un fotografo per l'Associated Press ed ha il suo obiettivo puntato sulle torri quando riprende un'immagine che passerà alla storia con il nome "The Falling Man".
Linee verticali bianche e nere, al centro un uomo a testa in giù. Pantaloni neri, camicia bianca sferzati dal vento.
L'uomo non è mai stato identificato.
Forse fuggiva dalle fiamme e dal fumo, forse cercava una via d'uscita.
Si stima che quel giorno oltre duecento persone si siano lanciate dalle finestre dei due edifici in fiamme ( https://web.archive.org/.../09/10/nyregion/10jumpers.html... ).
Circa 2600 persone sono morte alle twin towers.
Una persona su dieci ha deciso di buttarsi nel vuoto.
Sono le 4 di domenica notte, 26 febbraio 2023, quando un peschereccio partito quattro giorni prima da Smirne (Turchia) si avvicina alla costa calabrese, nei dintorni di Crotone. A bordo ci sono tra 150 e 200 migranti di diverse nazionalità: in prevalenza iraniani, afghani e pachistani.
A un certo punto, quando l’imbarcazione è a 100 metri dalla riva, succede qualcosa, forse l’urto con uno scoglio.
Le ricerche continuano, ma si teme che siano oltre cento i morti, tra cui bambini, anche piccolissimi.
Il ministro dell'Interno Piantedosi afferma: «L’unica cosa che va detta ed affermata è: non devono partire» ( https://www.open.online/.../naufragio-cutro-piantedosi.../ )
Capisco che il ministro abbia dato una risposta politica e non umana, parlando ai tanti che come lui preferiscono non avere nulla a che fare con i migranti, quasi che i problemi dell'Italia siano causati da loro, ma mi chiedo se per davvero queste persone siano convinte di queste parole.
Davvero credono queste persone che i migranti "scelgano" di partire?
Non si sono mai chiesti da che cosa fuggono queste persone da trovare l'idea di viaggiare per mare in queste condizioni preferibile a restare dove sono?
Provo orrore per tutto questo.
Un orrore profondo e sconcertante.
Mentre tante persone a me care si sono dovute trasferire in giro per l'Italia ed il mondo anche solo per trovare lavoro, ma hanno avuto la fortuna di potersi spostare senza problemi solo perché italiani, io penso a quando eravamo noi italiani gli indesiderati in mezzo mondo, dagli USA al Belgio, passando per l'Australia.
Avendo anche lavorato direttamente con i migranti, affermo con assoluta convinzione che bisognerebbe costruire ponti e non muri, affinché tutto questo non si ripeta più.